venerdì 7 agosto 2015
Victory Through Air Power
Anno 1943
Documentario a scrittura mista
fonte: la tana del sollazzo
Pare strano che nella categoria dei film Disney a scrittura mista che ha sempre visto come regola generale d'inclusione una percentuale di animazione inferiore a quella live action, sia presente questo stranissimo lungometraggio di propaganda bellica che dell'animazione fa un larghissimo utilizzo. Certo, i contenuti e la forma ne fanno idealmente più un documentario divulgativo, di certo non un film d'intrattenimento che si possa tramandare di generazione in generazione, e infatti la maggior parte dell'animazione presente è composta di schemi e frecce. E' proprio per poterlo editare che Leonard Maltin ha creato l'occasione giusta, inserendo nella line up dei Treasures il preziosissimo On The Front Lines, in cui oltre ai corti d'intrattenimento a tema bellico ha avuto la premura di infilare quelli sponsorizzati e una selezione di materiale destinato ad istruire i soldati sul funzionamento delle loro armi. Come il Treasure Behind the Scenes of the Walt Disney Studios era il pretesto per editare Il Drago Riluttante, Questo prezioso cofanetto offre quindi per la prima volta dalla sua apparizione l'inedito Victory Through Air Power, lungometraggio di poco più di un'ora che rappresenta un unicum nella produzione animata Disney.
Nel 1943 l'esercito americano aveva praticamente preso in ostaggio lo studio di Walt convertendo la maggior parte della produzione animata in materiale che servisse per la causa bellica. Questo lungometraggio deriva però dall'entusiasmo personale di Walt verso il trattato omonimo scritto dall'ufficiale russo Alexander de Seversky, naturalizzato statunitense, che predicava la vittoria contro l'asse se si fosse puntato quasi completamente sull'aviazione: comprati i diritti, Walt invita lo stesso Seversky a "recitare" nel lungometraggio, illustrando le sue idee e i suoi schemi tattici. Il film si può suddividere idealmente in tre tronconi, della durata di una ventina di minuti ciascuno: la prima parte è quella che al giorno d'oggi è rimasta maggiormente fruibile. Si tratta di una storia dell'aviazione raccontata con stile cartoonoso, che va dal volo dei fratelli Wright ai primi impieghi bellici dell'aviazione. Abbastanza estrapolabile e molto gradevole, specialmente i primi contrasti aerei tra nazioni durante la prima guerra mondiale, nella buffa scena del mattone.
Si passa poi ad una seconda parte più seria in cui si inizia a introdurre la parte live action. Si racconta la biografia di Seversky tramite un album animato di...foto live action, per spostarsi poi sul setting vero e proprio del film che è l'ufficio di Seversky, che con un certo anticipo sulle apparizioni televisive di Walt si muove per lo studio con alle spalle modellini e librerie. Seversky introduce la seconda parte animata, una sintesi dei primi anni della seconda guerra mondiale, narrata con uno stile realistico. Non appaiono personaggi ma veicoli e ci sono parecchie scene spettacolari, come la soggettiva delle bombe che vengono sganciate o la scena dell'attacco a Pearl Harbor. Sicuramente però il livello di dettaglio con cui vengono raccontati gli avvenimenti (una prospettiva tipica di chi in quegli eventi ci è immerso) rende questo secondo troncone assai meno fruibile del primo. Ma niente in confronto alla terza parte, una mezz'oretta piuttosto pesante in cui Seversky tramite cartine e schemi parzialmente animati illustra alcune proposte per attaccare il Giappone, facendo uso di aerei capaci di percorrere lunghe distanze. Quello che è il punto d'arrivo del film, e il motivo per cui era stato prodotto all'epoca diventa oggi la sua parte più debole e meno fruibile, anche per un pubblico assai aperto. Il finale del film è però da applausi a scena aperta: dopo aver illustrato i modi per conseguire la vittoria Seversky si fa da parte per mostrare una scena finale metaforica in cui l'America riesce ad aver ragione del Giappone, rappresentati idealmente da un aquila imponente (forza aerea) e una viscida ed enorme piovra (forze navali). L'animazione, gli effetti, e la musica forniscono alla scena un respiro incredibile, creando un climax potente che fa dimenticare gli ultimi momenti di noia.
Il lungometraggio rappresenta forse uno dei pochissimi casi in cui un prodotto artistico ha influenzato la storia, dal momento che Churchill lo adorò e lo mostro immediatamente a Roosevelt, adottandone i consigli immediatamente. Insomma, quello che per noi è un prodotto quasi completamente infruibile non va certo dimenticato, anche solo per i grandi meriti avuti sul campo.
Pubblicato in:
DVD mancante - Walt Disney Treasures - Disney on the Front Lines
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