lunedì 17 agosto 2015

L'Ombrello Blu (The Blue Umbrella)



Anno 2013

fonte: la tana del sollazzo
Portare la CGI Pixariana ad un livello tale da non riuscire a distinguerla dal fotorealismo. Questa fu la sfida ingaggiata dal team che ha prodotto The Blue Umbrella, la cui idea venne al regista passeggiando per New York e imbattendosi in un ombrello sgualcito. La poetica degli oggetti animati, che vivono una dimensione complementare a quella umana, subendo le avversità del fato, fa parte dello spirito Disney sin dal tempo che fu. Le Silly Symphony e i cosiddetti Special Cartoons erano infatti spesso incentrati su questa tematica, basti pensare a Little House o Susie the Little Blue Coupé, ma di certo è proprio il segmento di Musica Maestro dedicato ai due cappelli innamorati, Johnny Fedora & Alice Bluebonnet, a ricordare maggiormente il corto in questione.
La sfida fotorealistica è vinta, strada che, per quanto riguarda gli scenari, la Pixar aveva intrapreso sin dal principio, e che arriva qui ad un traguardo. Un traguardo che rimarrà una tantum, considerato che presto si tornerà ad atmosfere più cartoon. Però si intuiscono i motivi per cui si è fatta questa scelta, ed è per aumentare lo straniamento nel vedere la città prendere vita durante un giorno di pioggia. Tombini le cui viti iniziano a sbattere le palpebre, grondaie che iniziano a muoversi, l'atmosfera che si respira è a dir poco magica. Meno d'impatto è la scelta di rappresentare i volti degli ombrelli come se avessero degli adesivi in sovrimpressione, cosa che stona un po' col resto della città, ma è poca cosa perché il corto rimane visivamente godibile. Va detto però che la genialità vera e propria termina alle prime scene, perché poi la parabola amorosa dell'ombrello perduto e ritrovato, oltre ad esser stata già vista più e più volte, non viene svolta con la stessa brillantezza dei predecessori. Rimane un esperimento grazioso.






Pubblicato in:
BluRay - Monsters University

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