martedì 18 agosto 2015
Tim Burton's Nightmare Before Christmas (Tim Burton's The Nightmare Before Christmas)
Anno 1993
fonte: la tana del sollazzo
Quando nel 1993 la Disney decide di non firmare direttamente l'ultimo suo film d'animazione, ma di affidarlo alla sua etichetta secondaria, la Touchstone, commette forse uno dei suoi errori più grandi. Nightmare Before Christmas è infatti un successo stratosferico che ancor oggi, dopo più di dieci anni dalla sua uscita, non accenna a cessare. La stop motion era già stata utilizzata dalla Disney in due occasioni, nel mediometraggio nel 1959 Noah's Ark e nel cortometraggio del 1981 Vincent. E di quest'ultimo il regista era proprio Tim Burton, che già allora mostrava la sua ossessiva predisposizione verso il macabro. Burton, oltre a Vincent aveva firmato in Disney anche il mediometraggio live-action Frankenweenie in cui un bambino cercava di riportare in vita il suo cane ricorrendo a terribili esperimenti. Fu proprio in quel periodo che Burton, ispiratosi parzialmente al libro per bambini How the Grinch Stole Christmas, e parzialmente al suo personalissimo mondo di fantasia cominciò a buttare giù il progetto di quello che sarebbe diventato Nightmare Before Christmas. Avrebbe dovuto aspettare però quasi un decennio perchè il suo progetto venisse approvato da una Disney in piena rinascita. Che Nightmare Before Christmas sia un film di Tim Burton è evidente sin dal titolo. Ciò che però è un po' meno evidente è come il film sia stato diretto da Henry Selick e da Burton solo prodotto, probabilmente perchè al momento della realizzazione Burton era impegnato in altri progetti. Ciò non toglie che Tim Burton il film l'abbia creato, progettato, voluto e sceneggiato, e quindi al di là della regia l'impronta burtoniana si sente tutta: ambientato in un mondo grottesco il film narra infatti la storia malinconica di Jack Skeletron, re della città di Halloween, ma stanco del suo mondo di spavento. A bilanciare la gran quantità di grottesco humor nero di cui il film è pieno interviene quindi quella poesia che Burton sa infilare "a tradimento" nelle sue opere, inserendola in contesti dove cercarla sarebbe azzardato, e quindi per contrasto facendola risaltare incredibilmente. L'idea su cui si basa il film è che esista una radura i cui alberi siano in realtà dei portali per raggiungere i mondi delle festività, e che in questa radura capiti Jack Skeletron per caso, stanco di Halloween e desideroso di nuove esperienze. Sarà sul suo maldestro - e in fin dei conti bonario - tentativo di appropriarsi del Natale che il film sarà incentrato, narrando le principali tappe di questa sua esperienza con dieci canzoni, tutte composte da Danny Elfman, collaboratore storico di Tim Burton. Si inizia con un overtoure di presentazione in puro stile musical in cui le creature della città di Halloween intonano il loro This is Halloween. La presentazione del tormentato personaggio di Jack viene lasciata a Jack's Lament, interpretata magnificamente in italiano da Renato Zero, mentre a What's This? spetta l'allegro compito di mostrare il primo approccio di Jack con la città del Natale. Ci sono poi due canzoni "minori": la filastrocchesca Town Meeting Song in cui Jack prova a spiegare ad un'assemblea cittadina le meraviglie viste nella Città del Natale, e l'introspettiva Jack's Obsession in cui dopo molto arrovellarsi Jack arriva a conclusioni del tutto errate su cosa sia tecnicamente il Natale. Con l'infantile Kidnap the Sandy Claws e l'umoristica Making Christmas i mostri di Halloween preparano il Natale, mentre con la Oogie Boogie's Song il film rivela avere un suo antagonista, il Bau-Bau delle paure infantili, vero e proprio capro espiatorio di tutto, che libera Jack dalla fama di "cattivo" che i guai combinati col suo maldestro tentativo di rubare il Natale, gli stavano fruttando. C'è spazio anche per una canzone d'amore la Sally's Song che Sally, la bambola di stracci, dedica a Jack, dopo essersi aggirata sullo sfondo per gran parte della durata del film. Ed è proprio Sally che si rivelerà essere la chiave della soluzione del film, fornendo a Jack quel qualcosa che gli mancava di cui tanto si lamentava all'inizio e che l'aveva portato a rubare una festa altrui. E' nel momento di massima "crisi" del film che si colloca infatti Poor Jack, corrispettivo "illuminato", di Jack's Lament, in cui Jack dopo la fase commiserativa ritrova lo smalto di un tempo. Il film è poi chiuso da un reprise della Canzone di Sally, questa volta duettata da Jack e Sally, finalmente uniti. Una colonna sonora eccellente, e in puro stile Elfmaniano, che avrebbe contribuito allo stratosferico successo del film.
La patria adottiva di Nightmare Before Christmas sarebbe diventata però il Giappone, dove ancor oggi la Skeletron-mania impazza, e fa considerare Jack il personaggio Disney più importante affianco a Winnie the Pooh e Topolino. Non è quindi un caso che l'adattamento a fumetti del film sia stato fatto di recente proprio in Giappone dalla giovanissima mangaka Jun Asuka, e venduto qui in Italia all'interno della serie di albi a fumetti Buena Vista Lab.
La tecnica Stop Motion non avrebbe avuto poi particolare fortuna in Disney, riproponendosi solo tre anni dopo con James e la Pesca Gigante, che, privo del tocco di Tim Burton, non avrebbe avuto però un gran successo finendo per venire soppiantato dall'animazione in CGI che proprio in quell'anno impazzava con Toy Story. Non sarebbe però stata questa l'ultima incursione di Tim Burton nel mondo dell'animazione, è del 2005 infatti l'ideale prosecuzione del discorso iniziato con Nightmare Before Christmas, quel Corpse Bride che agli oscar si è fatto soffiare la statuetta dal film di Wallace & Gromit, guarda caso sempre in stop motion. (...)
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BluRay - Tim Burton's Nightmare Before Christmas
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