lunedì 3 agosto 2015
The Litterbug
Anno 1961
fonte: la tana del sollazzo
Ed ecco che dopo i due mediometraggi divulgativi Paperino torna ad essere usato nella sua dimensione originaria, quella dei cortometraggi. Avverrà solo per una volta, con questo corto che esce nel 1961, lo stesso anno in cui anche per Pippo avviene con Acquamania il canto del cigno, dopodiché l'era dei cortometraggi sarà terminata per sempre e gli studios presenteranno solo ed esclusivamente featurettes dai quindici minuti in su. L'approccio rimane però lo stesso usato di recente, con un Paperino che interpreta ciò che una voce narrante descrive sullo schermo, molto in stile George Geef, ma del resto era già accaduto nei due corti sugli incidenti domestici e lavorativi. Inoltre anche questo come Paperino nel Mondo della Matemagica e Paperino e la Ruota presenta lo stesso staff creativo, cosa che lo ha fatto spesso e volentieri classificare come corto educativo, quando i suoi fini sono ovviamente esclusivamente umoristici. Molto curioso l'inizio in cui vediamo tonnellate di spazzatura in live action, e si presenta così la figura del "litterbug", dello sporcaccione americano, che in quei tempi in cui l'ecologia stava facendosi notare agli occhi del grande pubblico americano veniva così identificato come una delle calamità moderne. Si conclude così la serie di Paperino, con un Donald in xerox che ha quindi modo di mostrarci virtuosismi grafici davvero insoliti: un'espressività e un'animazione davvero sopra lo standard, dovuta alla maggior cura che adesso era possibile tornare a metterci, una volta abbattuti i costi dell'inchiostrazione. Un Paperino così bello sarebbe stato visto anche in Steel and America e Donald's Fire Survival Plan, due corti sponsorizzati, ma è un vero peccato che proprio all'apice dell'evoluzione stilistica del protagonista, questa gloriosa serie di corti fosse giunta al suo capolinea.
Pubblicato in:
DVD mancante - Walt Disney Treasures - Chronological Donald (vol. 4)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento