domenica 23 settembre 2012

Gli Aristogatti (The Aristocats)



Anno 1970
20° lungometraggio Walt Disney Animation

fonte: la tana del sollazzo
Gli anni '70 iniziano con Gli Aristogatti, primo film prodotto dopo la morte di Walt Disney. A dire il vero Walt aveva seguito il progetto nelle primissime fasi di lavorazione, per lasciargli quell'impronta allegra e spensierata che aveva contraddistinto le sue ultime opere: e infatti anche Gli Aristogatti si inserisce perfettamente nella tradizione xerox di quegli anni, presentando una storia fatta di trame losche, strani incontri e molto umorismo. Questo corrispettivo felino della Carica dei 101, che a sua volta narrava di un rapimento di cani, va considerato, dopo l'illustre predecessore, il secondo road movie animalesco della storia Disney. Non si può infatti parlare di vero e proprio film di viaggio nel caso del Libro della Giungla o di Alice nel Paese delle Meraviglie, dove il vagare senza meta prevaleva sulla sensatezza del percorso. Quel che è certo è che il viaggio di Duchessa e gattini è un ottimo pretesto per presentare un serraglio parigino di tutto rispetto che spazia da oche ubriache a cani col complesso di Napoleone: tutti personaggi assai ben caratterizzati, Romeo in primis, piacione irlandese che in italiano è stato felicemente romanizzato. Anche gli umani hanno di che farsi notare: infatti, nell'animazione dell'avvocato Hatecour, di Madame Adelaide e sopratuttto dell'antagonista più umano e tenero che si sia mai visto, il maggiordomo Edgar, i virtuosismi si sprecano, e le smatitate tipiche dello stile Xerox non fanno che valorizzare il tratto degli animatori. Edgar, in particolare, è protagonista di un rarissimo esempio di sottotrama del cattivo, che si alterna a quella dei protagonisti mostrandoci il povero villain indaffarato a far sparire gli indizi che lo incriminano. Tutto questo non fa che avvicinarlo allo spettatore, rendendo Edgar il primo (e forse unico) antagonista "buono" della tradizione Disney. Peccato che in questo florilegio di caratteristi proprio Duchessa, la protagonista, non risulti molto simpatica, penalizzata da una caratterizzazione alquanto insipida.
La colonna sonora è opera prevalentemente degli onnipresenti fratelli Sherman, già autori di ogni possibile colonna sonora anni '60, che si tratti di classici d'animazione, live action o musica da parchi, che affiancano il "solito" Bruns impegnato invece con le strumentali. Le canzoni sono quattro: The Aristocats, ascoltabile durante i credits iniziali (che come avverrà in Robin Hood, mostrano in anteprima alcune animazioni del film), l'infantile e melodica Scales and Arpeggios, Thomas O'Malley Cat, con cui ci viene presentato Romeo, ma soprattutto la splendida Ev'rybody Wants to Be a Cat, scena madre del film che propone l'incontro tra due mondi, quello dell'aristocrazia abituata alla musica classica e quello del jazz che nasce nelle strade, qui suonato da gatti randagi. Una quinta canzone, She Never Felt Alone, è stata invece tagliata e ciò che ne rimane è un brevissimo monologo ritmato di Duchessa, la cui musicalità viene perduta nel doppiaggio italiano.
Con Gli Aristogatti, firmato ancora una volta dal regista Woolie Reitherman, il gruppo dei nine old men conferma di potercela fare anche senza Walt, forti di un'eredità accumulata in quarant'anni di storia dell'animazione.

Wikipedia
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