lunedì 28 marzo 2016
La Sirenetta II - Ritorno agli Abissi (The Little Mermaid II - Return to Sea)
Anno 2000
lungometraggio direct to video
fonte: la tana del sollazzo
Che in Topolino e la Magia del Natale non fosse presente la dicitura Video Premiere non stupì poi molto, considerando che il film pur essendo un direct-to-video non era certo un sequel, e che per questo e altri motivi si discostava parecchio dalla linea di cheapquels intrapresa con Il Ritorno di Jafar. Che questa dicitura non fosse presente nemmeno in La Sirenetta 2 - Ritorno agli Abissi fu però una sorpresa. Evidentemente la Disney aveva deciso di rinuciare ad un'etichetta con dei precedenti poco edificanti, e soprattutto ad una classificazione così limitante, così d'ora in poi ogni sequel da cassetta sarebbe uscito col ben più asettico titoletto Walt Disney Picture Presenta.
Ma non fu certo la nuova dicitura a dare dignità ad un sequel che faceva della sua mediocrità la sua caratteristica principale. La Sirenetta 2 fu un tentativo di regalare un sequel al classico del 1989 che aveva riscattato la Disney da un periodo di crisi, proiettandola verso gli strepitosi anni 90. Un tentativo riuscito male visto che, a differenza del Re Leone 2, che tutto sommato non sfigurava poi troppo rispetto al predecessore, in questo lungometraggio la limitatezza del budget si sente tutta, allontanandolo il più possibile dalle atmosfere del classico e facendolo assomigliare più che altro ad una serie televisiva molto ben fatta. Anche questo sequel, come fu Il re Leone 2 e come sarebbero stati molti altri, focalizza sulla seconda generazione, dipingendola - che caso - come ribelle. La protagonista infatti è Melody, figlia di Ariel e Eric, che a differenza di sua madre, sogna di diventare una sirena. E fin qua la cosa ci può anche stare, se non fosse che questo giochetto dei contrari sarebbe stato poi abusato nella maggior parte dei sequel successivi. Anche questo film, come fu La Bella e la Bestia - Un Magico Natale, è pieno di saliscendi qualitativi che intaccano sia la grafica che la storia. Fra gli alti della trama si può ricordare la diga che all'inizio del film viene eretta da Tritone per separare per sempre il mondo terrestre da quello marino, mentre tra i bassi come non citare l'antagonista Morgana, sorella magra di Ursula, in cerca di vendetta, che stringe un patto all'inverso con Melody, o l'inutilissima coppia comica Tip & Dash, un pinguino e un tricheco che cercano in tutti i modi di emulare Timon & Pumba, con risultati patetici. Di buono c'è che, aldilà delle evidenti carenze del soggetto, il film non si può certo dirsi mal sceneggiato, e bene o male tutti i personaggi vecchi e nuovi riescono a ritagliarsi uno straccio di ruolo, per arrivare alla coralissima battaglia finale contro Morgana, che coinvolge più o meno tutti.
Graficamente parlando Return to Sea è molto vario, si passa da scene ben disegnate, a scene obbrobriose e animate a scatti, che benchè siano in minoranza intaccano molto la credibilità del lungometraggio. Alcuni personaggi però mantengono sempre un livello abbastanza buono, che però sfocia nella gommosità: si tratta di Sebastian, di Tip & Dash e di Morgana, che non avendo alcun referente nel classico originale, riesce ad essere convincente, se non addirittura piacevole. La cosa peggiore sono gli sfondi che sembrano colorati con gli evidenziatori, e soprattutto la tonalità predominante, quel verdeblu smeraldino che permea ogni scena rendendo il tutto visivamente monotono. Il problema è che sia il covo di Morgana che la maggior parte del film si svolge tra i ghiacci e di conseguenza non ci si ritroverà più davanti a blu intensi come quelli visti nel classico. Strano, perchè il film è stato prodotto dal dipartimento australiano della Disney Television che già aveva firmato Il Re Leone 2, ma ulteriore riprova di quanto variabile sia il budget e la qualità che ne consegue quando si parla di direct-to-video disney.
Paradossalmente però la colonna sonora è ottima. Si parte con una magnifica overtoure Down to the Sea, intonata dall'intero cast durante i festeggiamenti per il battesimo di Melody, e assolutamente rispettosa dello spirito Menkeniano, per poi passare all'ottima (anche se maltradotta in italiano) For a Moment, duettata da Ariel e Melody, legate dal montaggio alternato anche se narrativamente assai distanti. C'è poi la sprecatissima Tip and Dash, la canzone dei Timon & Pumbaa tarocchi, assolutamente inutile e fuoriposto, ma melodicamente molto valida, e che cantata in un'avventura marinaresca di Topolino, Paperino e Pippo, avrebbe espresso tutto il suo potenziale. Il gran finale Here on the Land and the Sea segna il congiungersi dei due mondi, in una sequenza piacevole quanto frivola. C'è anche una canzone proveniente dritta dritta dal classico originale, è Part of Your World che accompagna i titoli di coda (anche loro colorati identicamente a tutto il resto del film).
Ritorno agli Abissi dimostrò quanto Il re Leone 2 fosse stato un caso isolato, e quanto la strada per una qualità alta costante nei direct-to-video fosse ancora molto distante.
Wikipedia
My Little Mermaid
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BluRay - La Sirenetta II - Ritorno agli Abissi
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