sabato 23 maggio 2015

Disastri in Cucina (Chef Donald)



Anno 1941

fonte: la tana del sollazzo
Paperino cerca di cucinare le frittelle ascoltando le ricette alla radio ma non si accorge di aver versato nell'impasto della colla. Da questa semplice gag deriva un intero cortometraggio di sette minuti in cui si esplorano le disastrose conseguenze del caso, con Paperino impegnato a cercare di modellare un impasto ribelle finendo per distruggere parte di casa sua. Il corto si colloca nel filone dei disastri estremi inaugurato da Early to Bed, ma pur avendo gag molto buone, come quando la crepa gli spacca la casa passando attraverso una finestra aperta, non riesce a bissare la genialità del predecessore, annoiando in più di un punto. Geniale però il finale con il ramo che bussa alla finestra di Paperino e la citazione di I've Got No Strings quando Paperino si ritrova legato all'impasto come un burattino.


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DVD - Paperino 75° Anniversario
VHS - Paperino un Disastro di Eroe




 

Paperino e la Fotografia (Donald's Camera)



Anno 1941

fonte: la tana del sollazzo
Divertente il biasimo che Paperino fa della caccia all'inizio per elogiare l'arte della fotografia, con successiva marcia indietro quando le cose inizieranno ad andargli male. E' ciò che sta in mezzo a questi due passaggi il problema, e cioè un certo numero di gag piuttosto soporifere in cui Paperino cerca di fotografare vanamente gli animaletti del bosco, che sfoggiano un design molto simile a quello di Biancaneve e Little Hiawatha. Verso la fine il corto si riprende anche grazie allo spiaccicamento della sua macchina fotografica ad opera del picchio di Self Control qui alla sua ultima apparizione.


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VHS - Paperino un Disastro di Eroe





Nella Vecchia Fattoria (Old MacDonald Duck)



Anno 1941

fonte: la tana del sollazzo 
Il corto di cui Robert Benchley nel Drago Riluttante aveva avuto un brevissimo assaggio esce realmente quello stesso anno, giocando sul titolo della celebre canzone che riecheggia il nome del protagonista Donald Duck. L'altro cortometraggio How to Ride an Horse con Pippo protagonista era stato invece proposto per intero all'interno del lungometraggio e non viene considerato quindi un corto standard da far uscire almeno fino al 1950, periodo in cui si riciclerà per l'uscita singola un sacco di materiale tratto dai film a episodi. Dal Drago questo corto prende solo un paio di fotogrammi, mentre tutto il resto è inedito. Molto buona la celebre canzone cantata all'inizio da Paperino, il corto però dopo di essa si arena su gag fisiche e animalesche piuttosto anonime. Divertente il momento di afasia di Paperino in cui confonde sgabello, cappello e secchio per la mungitura, un po' un peccato che il tutto si riduca ad una scaramuccia con un'anonima moschina che infastidisce la sua mucca.
 


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Paperino Acchiappasomari (Truant Officer Donald)



Anno 1941

fonte: la tana del sollazzo 
Ed ecco una delle pagine più felici della carriera di Paperino. Il cortometraggio si becca persino una nomination all'oscar, e tornano così i nipotini (un'unica volta nel 1941) nel ruolo di monellacci. Lo spunto di partenza è Paperino che cerca di riportare a scuola Qui, Quo e Qua, qui ancora pestiferi e diversi dai nipotini per bene che vedremo un giorno, e al cortometraggio lavora anche Barks che ben ricorderà questa vicenda quando poi sulle pagine di Walt Disney Comics and Stories ce la riproporrà in più di una tenpage. Insomma una schermaglia perfettamente barksiana ricca di gag divertenti che culminano nella gag capolavoro di loro che al momento di venir stanati dal loro rifugio col fumo si fingono "arrostiti" mandando Paperino in crisi depressiva. Una gag che osa, ricca di humor nero, che tortura deliziosamente Paperino tra un senso di colpa e l'altro e che prelude ad un finale che riserva un ulteriore colpo di scena quando si scoprirà che la scuola è chiusa per le vacanze estive. Insomma un gioiello che inaugura un filone davvero gustoso (in cui rientreranno capolavori come Donald's Off Day e Soup's On) e che per la prima volta utilizza in modo davvero geniale la contrapposizione Paperino/nipotini.


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Sogni d'Oro, Paperino (Early to Bed)



Anno 1941

fonte: la tana del sollazzo
(...) Paperino (...) cerca di farsi una normale dormita e viene continuamente disturbato da fattori esterni che hanno dell'improbabile. Una sveglia rumorosa capace di rimontarsi anche dopo esser stata fatta a pezzi, un letto pieghevole che imprigiona il dormiente e via dicendo, sembra che da qui in poi si brevetti un nuovo tipo di gag fisica per Paperino non necessariamente legata all'interazione con animaletti. E' infatti il primo di una serie di cortometraggi (tra cui Chef Donald, Donald's Tire Trouble, Drip Dippy Donald e Wide Open Spaces) in cui Paperino se la vedrà con oggetti o semplicemente circostanze che lo metteranno in difficoltà con stratagemmi via via più assurdi. E' l'esagerazione a tenere alta l'attenzione dello spettatore, che rimarrà rapito dall'assurdità di ciò che vede sullo schermo.


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DVD - Topolino che Risate! vol. 2 

Paperino e la Galleria del Soldino (A Good Time for a Dime)



Anno 1941

fonte: la tana del sollazzo 
Paperino in sala giochi. O meglio, in una sala giochi ante litteram, che lo coinvolge in tre sketch in cui è alle prese con macchinari che funzionano a monetina. Il primo dei tre è il migliore di tutti, e quello in cui si osa di più, visto che vede un Paperino alluparsi davanti ad un filmato a monetina della danza dei sette veli, con protagonista una ballerina identica a Paperina, non riuscendo però a vedere gli ultimi fotogrammi. Tocca poi alla gag dell'"artiglio prensile", che è un qualcosa sopravvissuto sino ai giorni nostri, e infine al giro in aereo. Quest'ultima gag poteva decisamente essere accorciata perché fa perdere leggermente il ritmo all'intero cortometraggio (...)


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Paperino e le Uova d'Oro (The Golden Eggs)



Anno 1941

fonte: la tana del sollazzo

Uno spunto di trama simpatico (le uova che diventano immediatamente quotatissime, probabilmente a causa della guerra) diventa una scusa per mostrarci un Paperino travestito da pollastra, che cerca di soffiare il tesoro dalle grinfie di un enorme gallo cedrone iperprotettivo, paradossalmente più grande di Paperino pur non essendo antropomorfo. Molto divertente come concetto, specie per i nostalgici di Cock O' The Walk e ci sono anche molte gag buone anche se la cosa viene tirata forse un po' troppo per le lunghe.


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Paperino Boscaiolo (Timber)



Anno 1941


fonte: Disney Compendium
Il 1941 è sicuramente un anno ricco per Paperino, la cui serie vede la produzione di ben otto cortometraggi. Il primo di questi riprende lo stesso schema di The Riveter, uscito l'anno precedente, in cui Paperino viene messo alle dipendenze di un massiccio e burbero clone di Gambadilegno. Di recente abbiamo visto come questo personaggio sia stato trasformato in una sorta di jolly, una figura versatile e capace di interpretare svariati ruoli, opponendosi sia a Topolino che a Paperino. In questo caso il setting sono i boschi canadesi, che Paperino visita in qualità di vagabondo. Il “pietride” in questione assume qui il nome di Pierre, boscaiolo francofono che si lascerà andare più volte ad esclamazioni e biascicamenti nella sua lingua. Non si può fare a meno di notare che l'idea di un Gambadilegno che lavora come boscaiolo ispirerà quello stesso anno la storia a strisce Mickey Mouse and the Mistery at Hidden River (Topolino e il Boscaiolo), firmata da Floyd Gottfredson e Merril De Maris. In quel lungo ciclo il “Pierre” in questione si rivelerà essere il vero Gambadilegno, il quale per l'occasione mostrerà a Topolino la sua nuova protesi, in tutto e per tutto simile ad un arto vero. Da questo momento in poi la gamba di legno, assente da tempo anche sul grande schermo, sparirà definitivamente anche dai fumetti.
Timber è uno short piuttosto riuscito, la cui trama, scritta da Carl Barks e Jack Hannah, si articola in tre diversi segmenti. Nel primo vediamo Paperino cercare di rubare sotto il naso di Pierre del cibo, ignaro del fatto che il boscaiolo sia ben vigile. La mimica dell'imponente personaggio è ancora una volta ricalcata su quella di Oliver Hardy, che era solito temporeggiare guardando in camera imbronciato, poco prima di esplodere. Nella seconda sequenza, Paperino verrà reclutato a forza da Pierre, e costretto a lavorare come boscaiolo, dando vita a gag basate sui suoi disastri. Ma è nella terza e ultima parte che il corto scopre le sue carte, riproponendo una versione ancora più frizzante dell'inseguimento con cui si concludeva The Riveter. La memorabile sequenza vede infatti Paperino e Pierre rincorrersi sui carrelli ferroviari, tra miniere, segherie e ammassi di carbone, perdendo progressivamente i pezzi del proprio veicolo. Il dinamismo e l'umorismo della scena è veramente unico, e contribuisce a scolpire nella memoria Timber come uno dei migliori corti di questa annata.
(...)  



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Il Capo dei Pompieri (Fire Chief)



Anno  1940

fonte: Disney Compendium
Fire Chief chiude il 1940 di Paperino, un'annata molto prolifica per il personaggio. Non è la prima volta che Donald appare in qualità di comandante di una truppa di paperotti, con i nipotini nel ruolo di serafici e apatici subalterni.
(...)
Si può affermare senza ombra di dubbio che questo cortometraggio è il migliore fra quelli in cui Paperino gioca a fare il capo. I personaggi sfoggiano una caratterizzazione di tutto rispetto, con Paperino borioso ai limiti dell'autolesionismo, mentre i nipotini riescono a conciliare il loro lato monello con quello piú diligente: non rinunciano a far scherzi allo zio, ma si dimostrano all'occorrenza più assennati di lui. A rendere ottimo Fire Chief sono però le riuscitissime gag, snocciolate una dopo l'altra ad un ritmo velocissimo.
(...)
  



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I Lavavetri (Window Cleaners)



Anno  1940

fonte: Disney Compendium
È con Window Cleaners che gli animatori Disney riportano in scena l'accoppiata Paperino e Pluto per un'ultima volta, prima di archiviare il duo fino al 1945. (...) il cucciolone nelle sue interazioni con Paperino aveva avuto sempre il ruolo della vittima delle sue burle, o in alcuni casi di semplice subalterno. In questo short ritroviamo Pluto in qualità di assistente di Donald, che ha intrapreso la carriera di lavafinestre. Il titolo dello short e la situazione peculiare potrebbero far ricordare alcune gloriose avventure che Paperino aveva vissuto assieme a Topolino e Pippo, ma qui le dinamiche sono chiaramente ben diverse. Il corto si suddivide in due parti distinte. Nella prima vediamo Donald cercare di fare il suo lavoro, combinando i consueti disastri. Le gag sono surreali e validissime, come anche le divertenti interazioni con Pluto, che avvengono comunicando tramite il tubo di una grondaia. Il cane infatti si rivela un assistente piuttosto pigro e inaffidabile, ed è molto interessante vedere gli effetti della sua negligenza ripercuotersi a svariati metri di altezza, con trovate sempre ingegnose.

Nella seconda parte però il corto si affloscia miseramente su sé stesso. Il meccanismo causa/effetto che vedeva Pluto come divertente contraltare di Donald, viene messo bruscamente da parte, per focalizzarsi sulla disputa tra Paperino e una piccola ape, che lo disturba mentre lavora. Da questo momento in poi le gag si banalizzano e il ritmo cala. Un altro dei problemi è che l'ape in questione, come molti animali anonimi che popolano i cortometraggi del periodo, non ha particolare appeal né una personalità ben definita. Il problema sarà risolto da Jack Hannah (sceneggiatore di questo corto insieme a Carl Barks) qualche anno dopo, quando nei corti da lui diretti inizieranno ad apparire animali ottimamente caratterizzati e pronti a trasformarsi in veri e propri personaggi, quali l'orso Humprey, il puma Louie, l'insetto Bootle Beetle e ovviamente gli storici Cip e Ciop. Window Cleaners risente quindi di questa ingenuità creativa, e produce una sequenza poco interessante, che sfocia addirittura nella noia nel momento in cui l'ape ansimando si accinge a pungere Paperino, stremata dalla scaramuccia. (...)



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Le Vacanze di Paperino (Donald's Vacation)



Anno 1940

fonte: Disney Compendium

In Donald's Vacation, dopo molto tempo, Paperino torna a vivere un'avventura in completa solitudine, senza interagire con altri ben noti comprimari. Lo spunto di partenza, una sua escursione naturalistica, presenta numerosi punti di contatto con la Silly Symphony del 1937 Little Hiawatha, che aveva presentato al pubblico l'indianino Penna Bianca. L'apertura in cui vediamo Paperino navigare su un fiume a bordo di una piccola canoa, gli splendidi scenari naturalistici e persino lo stile grafico con cui è ritratta la fauna rimandano direttamente al corto di tre anni prima, ma nell'umorismo emergono alcune differenze. Fra gli story-men del corto è presente infatti il grande Carl Barks, con tutte le conseguenze del caso. (...)
Al di là delle pregevoli influenze stilistiche, nei contenuti il cortometraggio non si discosta affatto dallo stile del periodo, di cui costituisce una summa: Paperino viene infatti messo a confronto con avversità di ogni tipo, ripercorrendo tutti i principali leit motiv visti nella sua serie di cortometraggi.
(...)  




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mercoledì 20 maggio 2015

Problemi al Motore (Put-Put Troubles)



Anno 1940

fonte: Disney Compendium 
(...) In Put-Put Troubles viene utilizzato ancora una volta il binomio Paperino/Pluto, già visto l'anno precedente in Beach Picnic e mesi prima in Donald's Dog Laundry. Il cucciolone era già stato vittima in passato delle burle di Paperino, e così viene naturale renderlo l'ideale assistente e subalterno del papero con la casacca. In questa occasione lo vediamo trainare il motoscafo di Paperino, portandolo nei pressi di un laghetto. Le strade dei due personaggi si dividono quasi subito. Donald cercherà infatti di accendere il motore, uno dei tanti “oggetti ribelli” che gli daranno del filo da torcere da qui in avanti, mettendo a dura prova la sua pazienza. Pluto, invece, si ritroverà alle prese con un rospo e successivamente con una molla che gli si impiglierà nel muso, portandolo a comiche deformazioni.
 


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Paperino e l'Appuntamento (Mr. Duck Steps Out)



Anno 1940

fonte: Disney Compendium
È con Mr. Duck Steps Out che fa il suo trionfale ingresso nel mondo Disney il personaggio di Paperina (Daisy Duck), fidanzata e perfetto corrispettivo femminile del collerico Donald. A dire il vero, un suo prototipo, Donna Duck, era già apparso nel cortometraggio del 1937 Don Donald, ma quella papera fascinosa e collerica viene oggi considerata un personaggio distinto da Paperina. Daisy infatti, pur ereditando dalla papera messicana una buona dose di difetti (e persino la voce di Clarence Nash!), si rivelerà un personaggio fondamentalmente positivo, venendo ritratta dagli animatori Disney in modo molto umano. Sebbene nel corso degli anni molti autori della scuola fumettistica italiana abbiano dato diverse versioni del primo incontro tra i due fidanzati, immaginando per loro scenari difformi, è bene ricordare che l'inizio di questa storia d'amore era stato ufficialmente documentato in quell'anno nelle strisce di Paperino, firmate dai grandissimi Bob Karp e Al Taliaferro. In quegli splendidi fumetti vediamo infatti Paperina arrivare nel quartiere in cui abita Donald, il cui giardino viene letteralmente devastato dal camion dei traslochi. Sebbene Paperino inizialmente vada su tutte le furie, si calma di colpo ritrovandosi di colpo davanti alla fascinosa papera. Il flirt tra i due inizierà di lì a poco, e verrà raccontato dai due artisti attraverso una serie di gag taglienti e argute.
Anche in questo short Paperina viene presentata come vicina di casa di Paperino, il quale si mette in ghingheri per andarla a trovare. Si tratta di uno dei corti più frizzanti e ritmati della carriera di Donald, alla cui sceneggiatura partecipa anche Carl Barks, il futuro “uomo dei paperi”. Paperina mostra tutt'altro temperamento da quello di Donna, apparendo serena e bonaria, anche se fondamentalmente civettuola. Il suo stesso ingresso in scena con aria da diva, e le moine con cui inizialmente gioca a fare la ritrosa, dimostrano il grande lavoro fatto dagli artisti per conferire credibilità al personaggio. Non è solo lei a dare pepe allo short, e infatti vengono ripescati i nipotini, che in quel periodo alternano la loro natura ubbidiente a quella di monelli. Qui li vediamo dar filo da torcere allo zio, intromettendosi di continuo e giocando a rubargli la ragazza, la quale finge di assecondarli unicamente per ingelosirlo. Un altro elemento interessante del corto è la colonna sonora: la musica trasmessa dalla radio di Paperina rispecchia lo stile dell'epoca, mescolando jazz e musica sinfonica, e i passi di danza dei personaggi ricalcano perfettamente le mode del periodo, dando quindi un ritratto accurato di come andavano le cose in quei lontani anni ‘40.
Mr. Duck Steps Out è dunque uno short essenzialmente musicale, e rappresenta quindi l'ideale evoluzione di quei primi cortometraggi Disney in cui vedevamo crescere il filarino fra Topolino e Minni, tra un balletto e un appuntamento. Il corto è occupato quasi interamente da un lungo numero musicale in cui assistiamo ai tentativi dello zio di sbarazzarsi dei nipoti e avere campo libero per flirtare con la fidanzata. Il climax viene raggiunto quando Paperino ingoia per sbaglio una pannocchia incandescente lanciatagli dai nipotini, e si trasforma in un distributore di pop-corn impazzito, lasciando sbalordita e letteralmente conquistata la papera. Daisy da questo momento farà quindi coppia fissa con lui, apparendo in svariati cortometraggi. (...)
 

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VHS - Topolino Amore Mio




Professione Attacchino (Bill Posters)



Anno 1940

fonte: Disney Compendium 
Dopo due anni dal varo, la bizzarra miniserie Donald & Goofy ritorna per un terzo cortometraggio, Bill Posters. Si tratta di uno short piuttosto peculiare, a partire dalla colonna sonora: il motivetto presente nei credits altro non è che quello che verrà impiegato regolarmente nella serie di Paperino come tema ufficiale a partire dall'anno successivo. Inoltre, non si può non notare come, per tutta la durata del cortometraggio, i due protagonisti non facciano che cantare a squarciagola Whistle While You Work, una delle più orecchiabili canzoni della colonna sonora di Biancaneve e i Sette Nani, che tre anni prima aveva consegnato alla leggenda l'arte dell'animazione Disney. Questo citazionismo spinto profuma chiaramente di autopromozione, ma costituisce per il corto un valore aggiunto, dotandolo di un certo ritmo e di un sapore assolutamente disneyano. Da notare anche l'ottima direzione artistica: le animazioni sono a dir poco ottime, e gli sfondi con le loro colorazioni sfumate dimostrano una sensibilità molto vicina a quella dei lungometraggi e delle Silly Symphony del decennio appena concluso.
Oltre alla grande qualità del comparto visivo, Bill Posters è importante anche per la nuova colorazione cui è sottoposto l'abbigliamento di Pippo, il cui cappello acquisisce il colore blu che manterrà nei fumetti, mentre il resto degli abiti sfoggia adesso le stesse tonalità che vedremo nella sua personale serie di shorts Queste peculiarità riescono a far passare inosservati i punti deboli del cortometraggio, che nei contenuti non si discosta molto da quanto già visto all'epoca. Bill Posters alterna infatti sequenze in cui Pippo è intento a bisticciare con le pale di un mulino, ad altre in cui Paperino si ritrova alle prese con un arcigno caprone. Queste trovate di natura slapstick non portano niente di nuovo, ma l'animazione virtuosistica dei due protagonisti riscatta l'insieme (...) 


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Paperino e il Lavaggio per Cani (Donald's Dog Laundry)



Anno 1940

fonte: Disney Compendium
Nel 1940 le interazioni tra Paperino e Pluto aumentano sensibilmente. (...) Due personaggi così legati all'umorismo slapstick del resto non potevano che funzionare bene insieme, o almeno questo era il punto di vista di un'epoca in cui la lezione di Norman Ferguson (l'animazione basata sul ragionamento) era appena stata assimilata dagli artisti dello studio. Il pretesto narrativo questa volta è dato dal desiderio di Paperino di sperimentare sul povero Pluto la sua nuova invenzione: un marchingegno meccanico in grado di fare il bagnetto ai cani. Sebbene gli animatori Disney andassero a nozze con questo tipo di macchinari, come si era visto più volte nelle Silly Symphony del ciclo dei Tre Porcellini, il congegno mostra le sue potenzialità solo alla fine, e il focus del corto è invece basato sui tentativi di Paperino di attirare a sé l'ignaro Pluto.
Donald's Dog Laundry non è certo fra i cortometraggi Disney più memorabili. Per tutta la sua durata vediamo infatti Pluto alle prese con le esche che Donald gli mette davanti. La prima parte lo vede impegnato con un osso di gomma, una sequenza lunga e sicuramente poco efficace per il pubblico di oggi, abituato a ben altri ritmi. Il secondo espediente usato da Paperino è invece una tenera marionetta di foggia felina, che darà vita ad un siparietto leggermente più interessante, in cui vedremo proprio Donald finire tra le grinfie del suo stesso marchingegno. Questa leggera ripresa finale non riesce però a far dimenticare il calo di ritmo della prima parte, e questo è sicuramente un peccato. (...) 



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DVD - Paperino 75° Anniversario

Paperino Rivettatore (The Riveter)



Anno 1940

fonte: Disney Compendium
(...) Sin dai tempi di Clock Cleaners (1937) si era vista l'immensa capacità degli artisti Disney di ricavare geniali gag dalle situazioni più pericolose, in special modo quelle in cui un personaggio si ritrova a volteggiare nel vuoto, salvandosi miracolosamente. The Riveter non fa eccezione e presenta molte gag di questo genere in cui le sequenze “vertiginose” abbondano. A rimanere maggiormente impresso è però il divertentissimo inseguimento finale, in cui un Pietro Gambadilegno ormai spazientito inizia a rincorrere Paperino, danneggiando l'intera struttura con la sua stazza e finendo dritto dritto nella vasca di cemento a presa rapida che lo trasformerà in una “leggiadra statuina”. Va inoltre notata la mimica del corpulento antagonista che, nei suoi rari momenti di quiete, sembra fare il verso a Oliver Hardy, guardando in camera poco prima di esplodere di rabbia.


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domenica 3 maggio 2015

Paperino Poliziotto (Officer Duck)



Anno 1939

fonte: Disney Compendium
Officer Duck chiude degnamente la prima annata di produzione massiccia per gli short per Paperino. Ritroviamo il papero nel ruolo di agente di polizia, esattamente come aveva fatto cinque anni prima in The Dognapper (1934). Da allora però molte cose sono cambiate: il suo look è completamente diverso e Topolino non è più il suo partner preferenziale. Nel ruolo del delinquente troviamo però ancora una volta Pietro Gambadilegno, che d'ora in poi figurerà assai più spesso come avversario di Paperino, concedendosi ben poche apparizioni nei corti di Topolino. In realtà non si tratta del “vero” Pietro, ma di una sua controfigura, un ladruncolo chiamato Tiny Tom che Paperino è incaricato di arrestare. Lo short è molto simpatico. Non si basa sul solito umorismo minimalista fatto di gag fisiche, bensì sulle interazioni tra i due personaggi.


 
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Paperino a Caccia di Autografi (The Autograph Hound)



Anno 1939

fonte: Disney Compendium
Gli anni 30 sono certamente stati il decennio che ha visto crescere l'animazione disneyana fino a raggiungere lo stato dell'arte, trasformando Walt in una vera e propria stella del cinema. Non è quindi un caso che svariati cortometraggi prodotti in quegli anni siano testimoni di questo dialogo tra Disney e Hollywood, facendo un massiccio uso di caricature delle più importanti personalità del momento. A dare inizio a tutto era stato Joe Grant, che nel 1933 aveva realizzato una speciale animazione per la notte degli Oscar in cui si vedevano sfilare numerosi attori che avevano ricevuto quell'anno la candidatura. Il suo stile era stato la base per Mickey's Gala Premier (1933) e Mickey's Polo Team (1936) che avevano consacrato Topolino, mostrandolo mentre interagiva da pari a pari con personalità del calibro di Charlie Chaplin e Greta Garbo. La moda hollywoodiana aveva contagiato anche le Silly Symphony in occasione di Broken Toys (1935) e soprattutto di Mother Goose Goes Hollywood (1938), in cui gli attori più famosi smettevano di essere guest star e assurgevano al ruolo di protagonisti. A chiudere questa rassegna è The Autograph Hound, che al termine del decennio segna una volta di più il passaggio di testimone tra Mickey Mouse e Donald Duck.
A differenza dei corti precedenti in cui l'ammiccante presenza delle caricature di Hollywood costituiva il piatto forte del menu, The Autograph Hound appare più naturale e resiste alla prova del tempo, mantenendo il focus su Paperino, che qui si improvvisa cacciatore di autografi. Appollaiato clandestinamente sull'auto di Greta Garbo, Donald si intrufola all'interno dei generici “Hollywood Studios”, cercando di seminare un poliziotto dal marcato accento irlandese. Il cortometraggio è strutturato attraverso una serie di sketch in cui Paperino incontra di volta in volta diversi attori famosi, entrando in alcuni casi in conflitto con loro e continuando a sfuggire alla guardia, che lo insegue da un set all'altro.
(...)
La chiave di volta dello short è però l'incontro con l'attrice bambina Shirley Temple, che riconoscerà Paperino come una vera e propria star e lo difenderà prontamente dal suo inseguitore, facendo risuonare il nome di Donald Duck per tutti gli studios.
Nel rapido montaggio che chiude lo short vediamo un gran numero di stelle del cinema rendersi conto della cosa e chiedere a Paperino un autografo, ribaltando nettamente la situazione a suo vantaggio. 



  
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Il Pinguino di Paperino (Donald's Penguin)



Anno 1939

fonte: Disney Compendium
In Donald's Penguin Paperino viene nuovamente messo a contatto con un tenero animaletto, stratagemma che per gli animatori dell'epoca rappresentava una fonte inesauribile di gag. A differenza delle dispettose bestiole che diventeranno ben presto lo standard per Donald, troviamo qui un tenero pinguino, inviatogli dal fantomatico Ammiraglio Bird, residente al Polo Sud. Nel biglietto che accompagna il pacchetto si può leggere l'indirizzo di Paperino che in questa fase è ancora semplicemente Hollywood. Sarà solo nei fumetti infatti, che Carl Barks collocherà il papero in una città specifica, l'ormai celebre Duckburg (Paperopoli)
(...)
L'intero cortometraggio è basato sulle schermaglie tra il cucciolo di pinguino e Paperino, che si ritrova a nutrire verso la bestiola dei sentimenti a dir poco conflittuali. Si tratta inoltre dell'ultima volta che vediamo Paperino indossare il cappello bianco, che a partire dal cortometraggio successivo acquisterà il suo definitivo colore blu.
 

  
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Capitan Paperino (Sea Scouts)



Anno 1939

fonte: Disney Compendium
In Sea Scouts troviamo nuovamente i nipotini, nella loro versione più affabile e bonaria. Si tratta infatti di una variante marittima di Good Scouts (1938), fortemente migliorata sotto il profilo umoristico. Qui Quo e Qua tornano infatti nel ruolo di subalterni di un Paperino ammiraglio vestito di tutto punto, che tenta in ogni modo di far partire la sua barchetta a vela, senza avere effettivamente la capacità di governarla. Sebbene vengano ripetuti gli stessi schemi umoristici dello short uscito l'anno prima, rimangono impresse nella memoria alcune scene molto belle, come Paperino che nel tentativo di tirare su l'ancora finisce per sommergere l'intera imbarcazione, oppure il momento in cui la vela viene finalmente spiegata ma si trasforma in un aquilone.


 
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VHS - Paperino Piume, Guai e Simpatia


Picnic sulla Spiaggia (Beach Picnic)



Anno 1939

fonte: Disney Compendium
Beach Picnic ripropone la coppia Paperino e Pluto, sulla falsariga di quanto fatto nel 1936 con il divertente Donald and Pluto.
(...)
Nello short è Pluto ad avere il maggiore screen time, lasciando a Donald il compito di introdurre i suoi siparietti. Beach Picnic si articola in due macrosequenze, ambientate sulla spiaggia. Nella prima troviamo Pluto alle prese con un pupazzo gonfiabile, utilizzato dallo stesso Paperino per testare le reazioni del cane e prendersi gioco di lui, un po' come avveniva quattro anni prima in On Ice (1935).
Nella seconda parte dello short, il picnic viene letteralmente invaso da un esercito di formiche in costume nativo-americano, che anticipano di parecchi anni la tribù di formiche africane che apparirà in due corti diretti da Jack Hannah. Per fronteggiare l'invasione Paperino ricorrerà alla carta moschicida, dando agli animatori l'occasione di riciclare completamente la famosissima sequenza realizzata da Norman Ferguson per Playful Pluto (1934).
(...)
Sebbene la sequenza qui venga opportunamente allungata, coinvolgendo nel trambusto anche Paperino, non c'è una vera ragione per riproporla pedissequamente e questo penalizza non poco il cortometraggio.
 
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DVD - Walt Disney Treasures - Semplicemente Paperino (vol. 1)
DVD - Walt Disney Treasures - Pluto la Collezione Completa (vol. 1)

Il Cugino di Paperino (Donald's Cousin Gus)



Anno 1939

fonte: Disney Compendium
Nel 1939 la famiglia di Paperino si allarga ulteriormente. Carl Barks e Jack Hannah, al lavoro sulla relativa serie di short, trovano divertente assegnare all'irascibile papero un manipolo di parenti indesiderabili che possano mettere a dura prova la sua pazienza. Così, dopo l'introduzione dei pestiferi Qui Quo e Qua, ecco giungere in casa di Paperino il famelico cugino Ciccio (Gus Goose), vero e proprio mattatore nello straordinario cortometraggio Donald's Cousin Gus. A dire il vero, questo personaggio dalle rotonde fattezze di un maschio d'oca, arriva con un anno d'anticipo nelle strisce di Paperino pubblicate sui quotidiani e realizzate da Bob Karp e Al Taliaferro, che adattano la vicenda dello short ancora in lavorazione. Sia su carta, sia su grande schermo, Ciccio si presenta a casa di Paperino accompagnato da un telegramma di una certa Zia Fanny residente a Honking sull'Hudson, che avvisa Paperino di stare molto attento alla sua dieta
 
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DVD - Paperino 75° Anniversario

Il Giorno Fortunato di Paperino (Donald's Lucky Day)


Anno 1939

fonte: Disney Compendium


Al termine degli anni 30 avviene il ribaltone nelle dinamiche produttive dei cortometraggi Disney. Paperino, che negli ultimi anni aveva visto crescere il suo ruolo all'interno degli studios, diventa il personaggio Disney più importante. La sua serie di cortometraggi, varata poco tempo prima, diventa quella ammiraglia, mettendo in minoranza gli shorts con protagonista Topolino e persino le Silly Symphony, ormai prossime alla chiusura. 
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Lo short è notevole sin dall'apertura, che mostra due delinquenti in silhouette preparare un pacco bomba in una baracca vicino al porto, per un regolamento di conti. Si tratta di un insolito inizio a tinte fosche che sembra voler portare il cortometraggio su un binario noir, raramente esplorato dall'animazione disneyana. Con l'entrata in scena di Paperino nelle vesti di un fattorino incaricato di consegnare il pacco entro mezzanotte, lo short adotta un registro chiaramente più umoristico e convenzionale. Non mancano però l'ironia e un certo gusto per il paradosso, fra le migliori qualità del grande Carl Barks, storyman dello short.
 



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Una Partita a Golf (Donald's Golf Game)



Anno 1938

fonte: Disney Compendium
In Donald's Golf Game vengono ancora una volta utilizzati i nipotini, che avevano esordito pochi mesi prima in Donald's Nephew. È la loro terza apparizione di seguito, segno di una certa frenesia da parte dello staff di Walt, desideroso di utilizzare il più possibile questi nuovi personaggi. Qui, Quo e Qua verranno usati anche successivamente, ma le loro apparizioni verranno diluite già a partire dall'anno seguente. In questo cortometraggio troviamo una variazione nel colore di uno di loro: Qua passa momentaneamente da verde a giallo, ma verrà poi riportato all'aspetto originale in Truant Officer Donald (1941), dopo una serie di apparizioni in cui vestirà anonime uniformi. In Donald's Golf Game i paperotti tornano ad essere una spina nel fianco per lo zio, sia pure con toni più soft rispetto a quelli dell'esordio. Questa volta il loro ruolo è quello di caddy, portamazze di Paperino, improvvisatosi golfista.
 
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Caccia alla Volpe (The Fox Hunt)



Anno 1938

fonte: Disney Compendium
The Fox Hunt è il terzo e ultimo cortometraggio che gli studios dedicano al tema della caccia alla volpe. La prima volta era stata con il coniglio Oswald in The Fox Chase (1928), mentre la seconda era stata con l'omonimo The Fox Hunt (1930), prodotto nell'ambito delle Silly Symphony, che aveva visto protagonisti alcuni gentiluomini non molto caratterizzati. Questa volta i protagonisti sono Paperino e Pippo, che proseguono la loro carriera come titolari della miniserie Donald and Goofy. A dire il vero alla battuta di caccia partecipano anche altri personaggi. Se si guarda con attenzione, nelle velocissime scene di gruppo, in lontananza o in silhouette si distinguono Topolino, Minni, Chiquita, Orazio e Clarabella, ma probabilmente in seguito a direttive specifiche, la loro presenza si percepirà a malapena e nessuno di loro verrà mai direttamente inquadrato. Questa bizzarra scelta si rivela un clamoroso autogol per il cortometraggio, che oltre a veder sfumata l'occasione di una piacevole reunion di tutto il cast, si ritrova quindi a ripiegare solo su due personaggi. Lo short inoltre non presenta trovate particolarmente brillanti o originali, mostrando uno scarto qualitativo evidente con Polar Trappers, che aveva invece inaugurato il ciclo nel migliore dei modi.
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L'estrema povertà del cortometraggio si nota anche dal riciclo della gag conclusiva, che verte sullo scambio di posto tra la volpe e una puzzola, esattamente come avveniva in entrambi i corti a tema precedentemente usciti. La differenza sarà lieve: nel cortometraggio di Oswald era la volpe a travestirsi da puzzola per depistare i suoi nemici, nella Silly Symphony si trattava di un patto tra i due animali, mentre qui è tutto un banale errore di Paperino, che anziché coprirsi di gloria scatenerà il panico generale. La serie di Paperino e Pippo sarebbe tornata solo un paio di anni dopo, nel simpatico Bill Posters (1940), mentre per veder trattata nuovamente la caccia alla volpe sarebbe stato necessario aspettare il 1964, nella sequenza animata del capolavoro a scrittura mista Mary Poppins.

 
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Paperino e le Giovani Marmotte (Good Scouts)



Anno 1938

fonte: Disney Compendium
L'introduzione dei nipotini, avvenuta nel precedente Donald's Nephews, offre agli animatori nuove opportunità di utilizzo per Paperino. Qui, Quo e Qua verranno infatti usati molto spesso in questa fase, salvo poi veder diluite le loro apparizioni. In Good Scouts i tre percorrono il parco nazionale di Yellowstone nelle vesti di giovani esploratori, con Paperino come caposquadra. La prima cosa che salta all'occhio è il diverso temperamento dei paperotti, rispetto al loro esordio. Ora sono più bonari, hanno un atteggiamento candido, e in alcune occasioni cercheranno anche di aiutare lo zio. Non si tratta però di un totale ravvedimento: qua e là i tre non resistono a divertirsi alle sue spalle, e questo rapporto litigarello caratterizzerà l'intera loro carriera per tutta la golden age dell'animazione. Il cortometraggio altro non è che una collezione di gag con il campeggio come lieve filo conduttore.
 
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Caccia al Polo (Polar Trappers)



Anno 1938

fonte: Disney Compendium
Il terzetto composto da Topolino, Paperino e Pippo, impegnati nelle attività più strampalate, aveva regalato al pubblico alcuni dei momenti più geniali dell'intera filmografia Disney, ma aveva reso palese che fra loro il povero Mickey Mouse era diventato ormai il personaggio meno interessante. Paperino e Pippo offrivano possibilità umoristiche infinite, piacevano agli spettatori e divertivano gli stessi animatori, finendo inevitabilmente per rubare la scena a Topolino. Nel 1938 si tenta così un rilancio di Mickey Mouse, eliminando i suoi due ingombranti amici e restituendogli quindi un suo spazio personale, che verrà sfruttato appieno in gioielli come The Brave Little Tailor e il mastodontico Fantasia. Paperino e Pippo si ritrovano così privi del loro “leader”, ma continuano ad agire insieme in una manciata di cortometraggi intitolati proprio a loro due. Il varo della serie Donald & Goofy, che continuerà fino al 1947 per un totale di sei cortometraggi, è l'ulteriore sintomo dell'immensa libertà che dopo il passaggio al nuovo distributore, RKO, Walt sta finalmente avendo.
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Polar Trappers rappresenta tuttavia un inizio di tutto rispetto per questa miniserie. In assenza di Mickey, vengono seguiti i due personaggi rimasti, spostando alternativamente l'attenzione dall'uno all'altro. I protagonisti sono ancora una volta in affari, questa volta in qualità di intrappolatori di animali polari, un altro bizzarro mestiere che darà vita ad alcune memorabili gag.
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Il notevole accento dato alla musica contribuisce a rendere questo primo cortometraggio del ciclo assai scorrevole e perfettamente ritmato, battendo di diverse lunghezze il meno originale The Fox Hunt, in arrivo solo pochi mesi dopo. 
 
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I Nipoti di Paperino (Donald's Nephews)



Anno 1938

fonte: Disney Compendium
In Donald's Nephews debuttano Huey, Dewey e Louie (Qui, Quo, Qua), un terzetto che lascerà nell'universo disneyano un segno indelebile. L'idea di affiancare a Paperino tre vivaci nipotini è di Al Taliaferro, mentre a chiamare così i tre paperotti sarà il gagman Dana Coty, che si ispirerà ai due politici Huey Long e Thomas Dewey, e all'animatore dello studio Louis Schmitt.
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La prima apparizione di Qui, Quo e Qua avviene nel 1937 nelle tavole domenicali delle Silly Symphony, nel ciclo dedicato a Paperino, precedendo di ben sei mesi il cortometraggio d'esordio. Se nello short quella che vediamo è una semplice visita di piacere, è sulla carta che i nipotini vengono invece inviati da Paperino per un periodo di tempo indeterminato, dopo aver mandato all'ospedale loro padre, mettendogli un petardo sotto la poltrona. La lettera che accompagna la visita del terzetto recherà nei fumetti la firma della cugina Della, mentre nell'animazione quella della sorella Dumbella.
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Il cortometraggio d'esordio dei nipotini è sicuramente riuscito nel suo prendere ancora una volta in giro il buonismo di certi manuali di psicologia. È attraverso i dettami di un libro che Paperino tenterà infatti di sedare i bollenti spiriti del terzetto, fallendo clamorosamente e finendo per rivolgere le sue ire contro il volume. I paperotti si rivelano infatti assai lontani dall'atteggiamento saggio e ai limiti del saccente che avranno in futuro: il terzetto irrompe in casa di Donald pedalando sui rispettivi tricicli e presentandosi allo zio per la prima volta sfoggiando anch'essi la voce starnazzante del bravissimo Clarence Nash, che verrà tuttavia “normalizzata” anni dopo. Questa sequenza, tralaltro, fornisce un riferimento inequivocabile per la corrispondenza tra i loro nomi e il colore con cui sono vestiti: Qui è il rosso, Qua è il verde, mentre Quo quello arancione che verrà successivamente cambiato in blu. 
 
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Paperino e il Diavolo (Donald's Better Self)



Anno 1938
fonte: Disney Compendium
Con Donald's Better Self la serie di Paperino annovera il suo primo vero capolavoro. Quanto prodotto fino a quel momento rielaborava idee e gag sulla falsariga di quanto già fatto con il papero all'interno della serie di Topolino: situazioni in cui lo si vedeva perdere il controllo in seguito alle ripetute frustrazioni provocategli da agenti esterni. Qui invece Donald vive una vicenda più articolata, caratterizzata da un umorismo ancora più arguto dello standard. La vicenda ci mostra un Paperino piuttosto giovane, con le tipiche problematiche dei ragazzi adolescenti, tra cui la poca voglia di studiare. Non è ben chiaro se si tratti di una storia ambientata al passato, ma dopotutto importa poco, visto che in questa fase della carriera Paperino è ancora un giovanotto, i cui atteggiamenti leggeri e immaturi lo fanno apparire ben distante dalla maturità. Sin dall'apertura vediamo infatti la sua camera da letto tappezzata di poster di quelli che si presume siano i suoi eroi di gioventù. Sebbene alle luci del mattino Paperino ancora ronfi, entrano ben presto in scena due suoi cloni, un angelo e un diavolo, a rappresentare i due lati della sua coscienza.
 






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Self Control (Self Control)


Anno 1938

fonte: Disney Compendium
Per Paperino il 1938 è un anno molto speciale, perché è quello in cui gli viene dedicata finalmente una striscia quotidiana, affidata a Bob Karp e Al Taliaferro. Quest'annata segna inoltre l'effettivo inizio della produzione regolare di cortometraggi a lui dedicati. Se ne contano infatti ben cinque, un numero pari a quello delle altre due serie, che di lì a poco perderanno il titolo di ammiraglie. È inoltre in quest'anno che avremo l'esordio dei suoi tre nipotini, che distoglieranno Paperino dalle sue vicende in solitaria. Ad aprire l'annata dei Donald Duck Shorts è Self Control, un cortometraggio importantissimo per la definizione del suo personaggio. In apertura troviamo Paperino disteso sull'amaca, pronto a gustarsi un pomeriggio di totale relax. La radio accesa trasmette un programma in cui uno psicologo invita gli ascoltatori a non perdere mai la pazienza, suggerendo di contare fino a dieci. Paperino cercherà di seguire con entusiasmo gli insegnamenti del suo mentore radiofonico ma verrà continuamente disturbato da alcuni animaletti, che metteranno a dura prova la sua pazienza.
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È qui che vediamo per la prima volta quello che diventerà ben presto il suo hobby d'elezione: poltrire sull'amaca.
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L'irascibilità di Paperino era stata una sua costante sin da Orphan's Benefit (1934), ma adesso vediamo per la prima volta Paperino cercare di combatterla, acquisendo un certo spessore e ironizzando sulla psicologia spicciola del conduttore radiofonico. 
 
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VHS - Paperino & la sua Banda




Paperino e lo Struzzo (Donald's Ostrich)



Anno 1937

fonte: Disney Compendium
Donald's Ostrich segna ufficialmente l'inizio della carriera solista di Paperino. (...)
Il cortometraggio consiste in una serie di gag che vedono Paperino alle prese con uno struzzo chiamato Hortense, giunto all'interno di una cassa e affidato alle sue cure a tempo indeterminato.
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Da un punto di vista moderno, il cortometraggio non offre gag particolarmente memorabili: lo struzzo per buona parte della durata non fa che ingoiare oggetti vari, come una fisarmonica o dei palloncini, ritrovandosi con un forte singhiozzo che Paperino è chiamato a curare. Lo short riprende quota nell'ultima parte, quando Hortense ingoierà una radio e inizierà a fare “zapping” tra una trasmissione e l'altra, facendosi condizionare da ciò che sente, con esiti distruttivi. Una trovata del genere la ritroveremo nel 1940 in Pluto's Dream House, sia pur condotta con un'ironia assai più tagliente. Sebbene Hortense inauguri la lunga schiera di animali con i quali Paperino si ritroverà alle prese nella sua carriera animata, non apparirà in nessun altro cortometraggio. Al contrario, diventerà una presenza fissa a partire dall'anno successivo, nella striscia giornaliera dedicata a Paperino, firmata da Bob Karp e Al Taliaferro, in cui si ritroverà ad abitare con lui, causandogli diversi grattacapi. 


 
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Don Paperino (Don Donald)



Anno 1937

fonte: Disney Compendium
La vicenda produttiva di Don Donald ricalca quella di Donald and Pluto, distribuito l'anno precedente come Mickey Mouse Cartoon, benché difatto rappresentasse il debutto di Paperino come solista. Il motivo di tale anomalia è che il contratto con la United Artist, che in quel periodo distribuiva i cortometraggi di Walt, riguardava solamente i corti di Topolino e le Silly Symphony, per cui ascrivere forzatamente questo materiale alla filmografia dei Mickey Mouse Cartoon sembrò l'unica strada percorribile. Ad ogni modo, per le distribuzioni future, i titoli di testa del corto vennero prontamente ritoccati per correggere la rotta. Sebbene la sua ambientazione messicana lo faccia somigliare ad un corto in costume, non c'è alcun dubbio che Don Donald rappresenti una tappa fondamentale per la costruzione del microcosmo di Paperino. È qui che lo vediamo infatti per la prima volta in compagnia della sua collerica fidanzata, o meglio di un suo prototipo. Donna Duck è infatti l'ideale corrispettivo messicano di Daisy Duck (Paperina), dalla quale differisce solo per l'abbigliamento. Il carattere collerico, perfetto per far da contraltare a quello di Paperino, c'è già, come anche l'atteggiamento piuttosto superficiale e gli altri stereotipi negativi del gentil sesso che troveranno nelle storie a fumetti italiane un'adeguata trasposizione. Va inoltre notato che la sua voce, diversamente da come sarà in futuro, è identica a quella del suo fidanzato, e infatti l'interprete vocale è sempre il bravissimo Clarence Nash.
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VHS - Paperino un Disastro di Eroe





Paperino e Pluto (Donald and Pluto)



Anno1936

fonte: Disney Compendium
Donald and Pluto rappresenta un'anomalia produttiva all'interno della filmografia disneyana. Si tratta infatti a tutti gli effetti del debutto di Paperino come solista, considerato da tutti ormai un personaggio autonomo da Topolino. Lo short viene però registrato come un regolare Mickey Mouse Cartoon, a causa di alcune difficoltà riscontrate da Walt Disney nel varare la sua terza serie di short. Dedicare un filone di cortometraggi a Paperino, oltre ad essere peculiare dato che utilizzerebbe parte del cast dei cartoon di Topolino (i cosiddetti standard characters), incontrerebbe le resistenze della United Artist, all'epoca distributore dei corti Disney, il cui contratto prevedeva solo Topolino e le Silly Symphony. Donald and Pluto viene dunque ascritto alla serie di Mickey Mouse con qualche forzatura: il logo all'inizio è la classica faccia di Topolino su sfondo giallo, inoltre Disney fa in modo che sui giornali dell'epoca appaia un trafiletto in cui lo stesso Topolino giustifica una mossa tanto azzardata. Parlando in prima persona, Mickey dichiara che, pur essendo strano per lui non apparire in una propria produzione, preferisce che i suoi due migliori amici si prendano il merito di questo primo cortometraggio insieme. Benché si tenda a considerare Donald and Pluto l'inizio della filmografia di Paperino, non bisogna dimenticare il consistente ruolo giocato da Pluto nel cortometraggio. Il titolo mette i due personaggi sullo stesso piano ma lo screen time maggiore è del cucciolone, qui alle prese con un magnete.
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DVD - Paperino 75° Anniversario

Un Weekend con Papà (Father's Week-End)



Anno 1953

fonte: la Tana del Sollazzo
Ed ecco per l'ultima volta un George immerso in pieno contesto familiare con moglie e figlioletto, pronto a fare la consueta satira stavolta sul week-end, che il lavoratore aspetta tutta la settimana salvo poi imbarcarsi in attività ancora più stressanti del consueto. Ed è il solito maledetto capolavoro, pieno di momenti a dir poco esilaranti che prendono in giro vizi, virtù e banalità della nostra società. Indimenticabile George (tradotto in italiano con Pippo...) che va a prendere il giornale in pigiama e non appena gli si strappa il didietro si vede apparire l'intero vicinato in vena di saluti, e bellissimo anche quando crede che una comunissima famigliola stia venendo a fargli visita e si prepara a riceverla con convenevoli e banalità salvo poi accorgersi che sono ospiti altrui. Esilaranti anche le macchine che escono dal parcheggio della spiaggia tutte in una volta, e i comportamenti di Junior perfettamenti credibili nel loro infantilismo. Da segnalare il tatuaggio involontario che George subisce al luna park: è lo stesso galeone sul petto che si vedeva in Cold War.

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Un Papà Tuttofare (Father's Day Off)



Anno 1953

fonte: la Tana del Sollazzo
Dopo Two Week Vacation ecco il modello del nuovo Pippo venire applicato nuovamente all'uomo medio, che stavolta viene chiamato esplicitamente George e si ritrova nel microcosmo familiare già conosciuto nei corti precedenti, con moglie e figlioletto. E come di consueto si torna a parlare di capolavoro per un corto che fa della satira pungente il suo scopo: George sostituisce la moglie nelle faccende domestiche per un giorno e si ritrova alle prese con una quotidianità ancor più quotidiana di quella in cui siamo abituati a vederlo immerso. E le gag irresistibili si sprecano sia per quanto riguarda il mondo intorno a lui, sia per il modo approssimativo in cui lui stesso decide di fare le faccende. Mitica la scena del lavaggio di piatti, come anche quella del piazzista. Il meglio però arriva quando si inizia a suggerire che George sia un cornuto di prima categoria, beccandosi baci in bocca alla cieca ogniqualvolta apre la porta al lattaio o al postino. E ancor più gustosa è la reazione compiaciuta di lui che si prepara a riceverli tutto contento, credendoli affettuosi. (...) Fa un cameo nel concitato (e bellissimo) finale anche il Pietro/Al di How to be a Detective.

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Pippo Torero (For Whom the Bulls Toils)



Anno 1953

fonte: la Tana del Sollazzo
Dopo aver utilizzato suoi alter ego per un bel po' di anni, ecco che viene prodotto un cortometraggio ambientato in Messico dove a interpretare il ruolo di matador per sbaglio è finalmente il vero, autentico, originale Pippo doc. Lo si capisce non tanto dai comportamenti, che in questo periodo sono abbastanza simili a quelli di un George sempre più tontolone, ma dal vestiario tradizionale con berretto e maglione con gilet, dal contesto "pseudosportivo" in cui è immerso, e soprattutto dall'automobile scalcinata che guida. Il corto è divertente, anche se ovviamente decide di buttarsi più sull'umorismo slapstick per differenziarsi dagli altri, più satirici, e vanta la partecipazione del trombettista Rafael Mendez e quella dell'artista Eyvinde Earle per gli sfondi, che più tardi avrebbe firmato lo stile particolarissimo della Bella Addormentata nel Bosco.

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Pippo e il Dormire (How to Sleep)



Anno 1953

fonte: la Tana del Sollazzo
Si conclude la serie di Pippo, con un corto molto affine al precedente, che ci presenta nuovamente George Geef alle prese con un problema molto intimo, quello dell'insonnia. Anche qui l'indecisione degli adattatori italiani si manifesta e infatti Mr. Geef viene sostituito sistematicamente dal "signor Pippo". Per il resto abbiamo come nel precedente il solito excursus sull'umanità e la solita carrettata di gag riuscitissime e surreali, collocate però in un contesto sempre più stilizzato. Nello stesso anno in cui viene chiusa la serie di Topolino, la stessa cosa accade a Pippo: si conclude così l'epoca d'oro dei cortometraggi, che nei prossimi anni verranno portati avanti solo da Paperino e dagli Special Cartoon. Pippo avrà modo di tornare con Acquamania solo nel 1961 e poi in seguito con i due mediometraggi della serie Freewayphobia, prima di una lunghissima pausa che durerà fino alla fine del secolo.



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Pippo e il Ballo (How to Dance)



Anno 1953

fonte: la Tana del Sollazzo
Notevole come la critica alla società moderna che viene ritratta nell'atto di danzare identica ad una tribù intenta a fare la danza della pioggia, sia perfettamente riferibile alla situazione attuale delle discoteche, quando ancora la realtà era molto diversa. Eppure questo è l'andazzo della serie, ormai agli sgoccioli, fare satira sempre e comunque in un modo molto adulto. Accantonata la famiglia, George Geef (a dispetto della traduzione italiana che lo chiama George all'inizio e Pippo alla fine, e a dispetto anche dal fatto che verso la fine ricompaia il classico cappellino) si prepara ad una coppia di cortometraggi conclusivi, più intimi, che avrebbero potuto benissimo riferirsi anche a Pippo, data la loro universalità. Dopo un excursus sull'umanità come quelli che c'erano all'inizio della serie, ci si concentra su George che per vincere l'inibizione tenta vari modi per imparare a danzare. Il migliore è l'iscrizione alla scuola di ballo con quel delirante montaggio in cui vengono elencati tutti gli stili delle varie nazioni. E nel finale ecco far capolino la band dei pompieri (i Firehouse Five Plus Two) messa su dagli animatori di Walt che partecipano in qualità di vip al cortometraggio.

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Una Bella Vacanza (Two Weeks Vacation)





Anno 1952

fonte: la Tana del Sollazzo
Si ritorna all'uomo medio, e quindi a parlare di George Geef (anche se non viene menzionato il suo nome, stavolta). Un altro corto spassoso che ci mostra le peripezie dell'impiegato che si prende le sue due settimane di vacanze pagate e si mette in viaggio senza una meta precisa. Barboni autostoppisti, meccanici truffaldini, pirati della strada e alberghi perennemente strapieni sono solo un assaggio delle gag che offre questo gioiello dal ritmo incredibile. Senza contare il fattore atmosfera che tra guidate notturne, cottage di legno, e autostrade assolate coinvolge non poco lo spettatore.

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Pippo Superdetective (How to be a Detective)



Anno 1952

fonte: la Tana del Sollazzo
Johnny Eyeball è il pippide protagonista di questo capolavoro assoluto che sin dall'inizio si propone come compendio parodico del genere noir. Questa versione alternativa di Pippo si ritrova coinvolta in un caso assolutamente demenziale in cui una femme fatale lo incarica di cercare un certo Al: nomi, azioni, frasi, altro non sono che cliché e sterotipi cuciti insieme senza alcun sensato collante ed è questo che rende umoristicamente esplosivo il corto. Inoltre il cast è davvero d'eccezione, visto che oltre a Pippo appare anche un Pietro poliziotto che non fa che intimare di "lasciare questo caso nella mani della polizia", e una faina di quelle già viste in Mr. Toad e che si vedranno spessissimo anche in futuro. Ma la cosa più sorprendente è che dopo un climax incredibile con tre taxi che si inseguono, e i personaggi che si combinano in maniera sempre diversa con ruoli continuamente ribaltati, il nodo si scioglie e i misteri vengono svelati. E la cosa più divertente è rivedere il corto col senno di poi e scoprire alla luce del finale che le scene e le azioni dei vari personaggi hanno ancora meno senso!

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