venerdì 1 maggio 2015

Il Mio Amico Beniamino (Ben and Me)



anno 1953

fonte: la Tana del Sollazzo
Non era certo una novità per gli artisti Disney lavorare su questo formato. Del resto sviluppare una storia di medio respiro nell'arco di una ventina di minuti è ciò che avevano fatto molto spesso negli anni '40, quando però i frutti del loro lavoro erano andati a rifluire all'interno dei lungometraggi episodici. La Leggenda della Valle Addormentata, Il Vento tra i Salici, Bongo, Topolino e il Fagiolo Magico erano infatti stati pensati come featurette prima di essere raccolti nei due film antologici "a doppia storia", e lo stesso valeva anche per Pecos Bill, Johnny Semedimela, Pierino e il Lupo e La Balena Ugoladoro, leggermente più brevi ma comunque pezzi forti dei film in cui erano stati inseriti. Con la ripresa dei lungometraggi tradizionali si sblocca la possibilità per Walt di iniziare a distribuire nei cinema queste opere da sole, così come sono state concepite, sostituendole mano a mano alla produzione cortometraggistica, oramai sul viale del tramonto. Registrati all'anagrafe come Special Cartoons, i mediometraggi ne evolvono i principi narrativi di base, a loro volta ereditati dalle antiche Silly Symphonies, presentando spesso trame vere e proprie di ampio respiro, non più basate solo su gag ma spesso su trame vere e proprie, altre volte su temi più educazionali. Al primo caso appartiene il brillantissimo Ben and Me, opera revisionista che fa luce sul rapporto tra Benjamin Franklin e il topo Amos, doppiato da Sterling Holloway, vero ispiratore dei suoi successi. Un'idea così brillante che deve per forza aver ispirato la Pixar al momento di concepire quell'altro capolavoro di Ratatouille. Questa featurette è un vero e proprio lungometraggetto in miniatura, che niente ha da invidiare a Peter Pan e ad altri lungometraggi canonici se non il minutaggio. Questo perché stilisticamente parlando siamo dalle parti dell'eccellenza, cosa niente affatto scontata in questo decennio: gli anni '50 vedono infatti una biforcazione stilistica che porterà i lunghi e i corti in direzioni opposte. Pur partendo da una base comune (lo stile astratto e sghembo di Mary Blair) i primi arriveranno alle vette di cura del bellissimo Lilli e il Vagabondo e dello sperimentalissimo La Bella Addormentata nel Bosco, al punto di diventare economicamente controproducenti per gli studios, i secondi invece graficamente si impoveriranno sempre più fino alla scoperta dell'animazione ridotta, utile sia per risparmiare che per dare un effetto umoristico fulminante. I mediometraggi, eredi dei corti, decideranno di seguire proprio questa seconda strada, ma non è il caso di Ben & Me concepito in tempi ancora innocenti e quindi curatissimo sia dal punto di vista delle animazioni che da quello degli sfondi e del character design: Amos, Ben e lo stesso Thomas Jefferson sono ritratti con quello stile ricco a metà tra il realistico e il caricaturale, ma assai elegante, tipico dei lungometraggi dei primissimi anni '50. Musicalmente parlando non si può poi ignorare la colonna sonora di Oliver Wallace, che pur essendo priva di canzoni, presenta nelle strumentali un motivetto trascinante, caldo e d'atmosfera che rimane ben impresso.
E in tutto questo florilegio artistico va ricordato che la stessa trama non è una semplice elencazione di invenzioni ma c'è un intreccio coinvolgente, e personaggi davvero tridimensionali: Ben ad esempio, ritratto in maniera curiosa e poco lusinghiera, un po' impacciato, a volte anche ottuso e debole nel relazionarsi ad Amos, fondamentalmente buono ma spesso indelicato nei comportamenti, al punto di causare una rottura tra i due che avviene poco prima del finale, con una crisi inserita strategicamente per dare all'opera i ritmi narrativi di un blasonato lungometraggio. E il finale è eccezionale, con un colpo di scena sorprendente e intelligente che sorprende lo spettatore facendogli pensare che non poteva che andare così. Insomma una delle opere più mature mai prodotte dagli studios Disney, vero e proprio capolavoro che va ad affiancarsi al Canto di Natale di Topolino nella galleria delle featurette più riuscite.

Wikipedia
IMDB

Pubblicato in:
DVD - Le Fiabe Disney - cofanetto
DVD mancante - Walt Disney Treasures - Disney Rarities 

Nessun commento:

Posta un commento