giovedì 6 novembre 2014
Pomi d'Ottone e Manici di Scopa (Bedknobs and Broomsticks)
Anno 1971
fonte: la tana del sollazzo
Esistono, nel cinema e nella letteratura, due topos piuttosto frequenti che riguardano Londra. Il primo la vede come un punto di partenza, un setting ideale da cui prendere le mosse per condurre il lettore (o lo spettatore) in un mondo magico. E' dalla stazione di King's Cross che parte Harry Potter, ancora undicenne, verso il mondo magico per lui nuovo, e sempre a Londra si svolge Mary Poppins, uno dei film più magici della storia della Disney. Il secondo topos invece vuole che questo salto nel mondo della magia avvenga negli anni 40, durante lo sfollamento dei bambini nelle campagne dovuto alla seconda guerra mondiale, come si vede in Peter Pan in Ritorno all'Isola Che non c'è e nell'incipit di Le Cronache di Narnia - Il Leone, la Strega e l'Armadio.
Inizia in egual modo Pomi d'Ottone e Manici di Scopa, film a scrittura mista del 1971, che in molti considerano la seconda parte del discorso iniziato sette anni prima con Mary Poppins. E infatti Bedknobs and Broomsticks con Mary Poppins condivide non pochi aspetti. Innanzitutto la presenza dell'inglesissimo David Tomlinson, che smessi i panni (almeno interiormente perchè l'aspetto del personaggio rimane uguale) del burbero George Banks diventa qui Emelius Browne, ciarlatano di strada improvvisatosi professore di magia per corrispondenza. Fa un certo effetto vederlo passare così disinvoltamente da severo a irresponsabile donnaiolo, ma la sua grandezza come attore permette questo e altro, e in fondo tutto ciò è coerente con la trasformazione subita al termine di Mary Poppins, sette anni prima. La storia del film è molto semplice e vede Tomlinson accompagnare l'apprendista strega Eglantine Price, una giovanissima Angela Lansbury, e tre bambini alla ricerca dell'incantesimo che dovrebbe dare una svolta alla seconda guerra mondiale. Un altro punto di contatto col film di sette anni prima è il produttore, il fantastico Bill Walsh, che conclusa nel 1955 la lunga saga a strisce del Mickey Mouse quotidiano, aveva intrapreso in quegli anni la carriera cinematografica, infondendo pure in questo media le caratteristiche principali del suo personalissimo stile. E infatti viaggi in posti improbabili, tematiche belliche, e uno svilupatissimo sense of wonder costituiscono la spina dorsale di Pomi d'Ottone e Manici di Scopa[i], ricordando non poco lavori come [i]Topolino e la Città Subacquea, Topolino nella Seconda Guerra Mondiale e il ciclo di Eta Beta.
La parte animata, se si escludono gli effetti speciali, giunge tardi, ed è situata nel cuore del film, nella sola (ma lunga) sequenza dell'isola di Naboombu, in cui i protagonisti recuperano la Stella reale su cui sono incise le parole del Supercallimagic-extramotus (anche qui c'è un certo deja-vu), l'incantesimo di cui sono in cerca. La sequenza è costituita da una fase subacquea, in cui i protagonisti "ammarano" a bordo del letto che usano per viaggiare, e da una più terrestre, una divertentissima partita di calcio giocata tra gli animali antropomorfi che abitano l'isola. Il disegno degli animali, e del loro Re Leone in primis, è stilisticamente molto simile a quanto già visto quattro anni prima ne Il Libro della Giungla, e soprattutto a Robin Hood, in lavorazione in quel periodo e che sarebbe uscito solo due anni dopo. Complice anche la tecnica xerox in voga nel cinema d'animazione degli anni 60/70/80 e di conseguenza usata anche qui.
Un'ennesimo punto di contatto con Mary Poppins lo si può trovare nella sua natura di musical, le cui canzoni sono state scritte - guarda caso - dai fratelli Sherman, come praticamente ogni brano musicale di quegli anni. Pur non raggiungendo il numero di canzoni di Mary Poppins il film propone un buon numero di numeri musicali, che iniziano con The Old Home Guard, marcia cantata dalla vecchia guardia di soldati combattenti per l'Inghilterra, oggi sconosciuta a causa dei numerosi tagli che ha subito il film in occasione della messa in onda televisiva. Sconosciuta sempre per gli stessi motivi anche The Age of Not Believing, ninnananna cantata dalla Lanbury che descrive fin troppo bene l'età del non mi cucchi,in cui cui si distacca dalle "cose da bambini" e Eglantine, che Tomlinson canta alla Lansbury per adularla. Ben radicate invece nella memoria restano invece le canzoni da sempre presenti, come il capolavoro Portobello Road, la sequenza più pittoresca del film, in cui trovano luogo nuovamente gli sfondi di Mary Blair come in Mary Poppins. Con la danza tra le onde del mare di The Beautiful Briny ci si addentra nella parte animata, in un mare di pesci animati, mentre con Substitutiary Locomotion viene per la prima volta provato l'incantesimo che nell'inquietante sequenza finale muoverà un intero esercito di armature contro i tedeschi, mandando a monte un loro attacco. Solo di recente si è avuta la riscoperta delle sequenze nuove, per l'edizione in dvd, curata da Nunziante Valoroso. Ma pur presentando il film alla sua versione originale italiana, quest'edizione non è ancora del tutto completa. Mancano infatti ancora alcune scene tra cui le sequenze musicali A Step in the Right Direction, With a Flair e Nobody's Problems, che sono state tagliate negli anni settanta poco prima dell'uscita originale (e ora reintegrate). Reintegrarle anche in Italia significherebbe dover ridoppiare tutto il film, cosa alquanto sgradevole per chi ha conosciuto e amato il doppiaggio attuale, per cui per il momento è bene accontentarsi di questa edizione estesa. E' già tanto che la Buena Vista abbia deciso di editarla.
Pomi d'Ottone non è un film apprezzatissimo in America, come del resto quasi tutti i film del periodo xerox, osannati invece in Italia. Tuttavia segnò l'inizio del rapporto di amicizia tra Angela Lansbury e la Disney, che avrebbe portato alle sue future apparizioni in La Bella e la Bestia, Fantasia 200, fino a raggiungere l'apice con il dvd di Biancaneve e i Sette Nani in cui a far da maestra di cerimonie venne scelta proprio la cara vecchia Eglantine Price.
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