domenica 5 luglio 2015
Red e Toby 2 Nemiciamici (The Fox and the Hound 2)
Anno 2006
lungometraggio direct to video
fonte: la tana del sollazzo
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Red & Toby 2 Nemiciamici altro non è che una breve avventura di un paio di giorni, vissuta dai due cuccioli nel periodo di gioventù passato insieme. La moda dei midquel ha ormai preso definitivamente piede, e d'altronde non è facile per uno studio adibito a questo genere di produzioni, trovare uno straccio di buco dove poter raccontare una storia nuova. Si fa quel che si può, e quando non si può si fa lo stesso. Anche raccontare una storiella di cani, ambientata in una fantomatica fiera autunnale, che tratta temi assolutamente avulsi dal mondo del film originale. Vabbè, si parla di amicizia generica, ma il colpo di genio del raccontare una storia di rapporti che mutano crescendo, non viene ripetuto. Si parla invece di Toby e del suo incontro, alla fiera, con una banda di can-tanti, con tanto di problemi nella formazione, minacciata dalle manie di divismo della più spocchiosa di loro. Una storia di cani, insomma, che altro non è che una rielaborazione del genere di film che tanto andava in voga negli anni 80. Una rielaborazione in stile Toon Studios comunque, visto che le tematiche divistiche e dell'unirsi a un gruppo di randagi erano già state viste in Lilli e il Vagabondo 2 e La Carica dei 101 II. E, duole dirlo, ma entrambi quei sequel avevano ben altro spessore: Red e Toby 2 invece, assai più debole, fa del deja-vu la sua ragione d'esistere visto che più o meno tutti i personaggi nuovi presenti sono la scoppiaz..citazione di qualcosa. Si va dalle comparse (mi è sembrato di vedere tra la folla l'elefantessa Dolores!) ai personaggi principali, come il gruppo di cani, che rimandano ad Oliver & co. Il loro leader è simile a Dodger, la voce femminile è invece la copia esatta e ai limiti del plagio di Georgette, il loro capo è una sottospecie di Fagin. I due cani di sfondo invece hanno un che di Fiocco e Rocco da Koda Fratello Orso, mentre la cagnaccia vecchia è sicuramente una citazione a Nonna Ben, l'arzilla vecchina protagonista del capolavoro di Jeff Smith Bone. Graficamente è proprio il suo corrispettivo animalesco, e anche il nome, Nonna Rose, la richiama. Peccato per la brutta abitudine che ha di ruttare sempre, tormentone che non fa affatto ridere e che è chiaramente preso di peso da una certa recente tradizione. Un citazionismo che maschera una certa mancanza di idee o una valvola di sfogo per poter mettere del proprio in un tipo di produzioni pilotate dall'alto? In qualsiasi caso, la cosa non dà poi troppo fastidio, e sicuramente a togliere punti al film è più che altro lo scarso mordente dell'insieme. Alcune trovate buone ci sono, nei numeri musicali specialmente, ma sono pur sempre messe al servizio di una trama banalotta. Si ha quasi l'impressione che Red e Toby centrino poco col contesto, e che si sarebbe potuto costruirequalcosa di migliore se ci si fosse slegati da quel contesto. Contesto che già di per sè è poco presente, visto il risicato ruolo di Amos Slade, della Tweed e del Vecchio Fiuto, e vista l'assoluta e inspiegabile assenza di Grandma, Cippi e Sbuccia. Solo Ugo il Bruco riesce a sopravvivere, seppur indirettamente, visto che vengono conferite le sue fattezze ad un altro personaggio, una cavalletta che i due cuccioli rincorrono.
Venendo al comparto grafico, la differenza di budget rispetto alle ultime suntuose produzioni è ben evidente nella scena iniziale color autunno-epilettico, che sembra colorata con paint e in cui si vedono due cuccioli che non hanno molto a che spartire con i modelli originali, date le loro posture e espressioni "gommose". Fortunatamente però, passata la prima scena, la qualità migliora notevolmente, per raggiungere un buon livello poi. La cosa strana è che la cura sembra essere stata riposta tutta nell'animazione di questi nuovi personaggi, tratteggiando in maniera piuttosto mediocre i due giovani protagonisti, e finendo per acuire quella sensazione di "pesci fuor d'acqua" che dà il veder scorrazzare Red e Toby sulle giostre di una fiera. Anche la colorazione andando avanti migliora, e i colori diventano meno accesi e più sfumati.
A ricordarci che stiamo pur sempre vedendo un film di Red e Toby interviene la musica country, con un set di canzoni che si fanno piacevolmente ascoltare, pur non rimanendo impresse nella memoria anche a causa dell'adattamente poco curato. Si comincia con Friends For Life, presente nell'overtoure epilettica di cui sopra, e si prosegue con la filastrocchesca We're In Harmony, la canzone della band di cani, che per gli umani consiste in un coro di ululati ma alle orecchie di Toby acquista senso e parole, un espediente molto carino. Al centro del film si situano i due numeri migliori, Hound Dude e Good Doggie, No Bone! che illustrano pregi e difetti dello star system, sia pur in versione canina. Blue Beyond è una banalissima e scontata canzone"della crisi", mentre il finale We Go Together, con tanto di siparietti tra Amos e la Tweed, , è abbastanza efficace e in definitiva un'idea graziosa per concludere il tutto in modo giocoso, e allo stesso tempo tenere conto dei foschi presagi di un tetro futuro incombente. Nei credits è presente l'anonima You Know I Will che si becca anche il videoclip nei contenuti speciali. Contenuti che includono oltre a un Making Of delle musiche e un gioco inutile, pure il bel cortometraggio Goofy & Wilbur, che nel Treasure di Pippo è purtroppo sprovvisto di credits completi.
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DVD - Red e Toby 2 - Nemiciamici
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