sabato 18 luglio 2015

Pluto e la Primavera (Springtime for Pluto)



Anno 1944

fonte: Disney Compendium 
Nel 1944 anche Pluto si lascia alle spalle le tematiche belliche, per tornare alle sue consuete dinamiche. Nel corso dell'anno escono due cortometraggi a lui intitolati, il primo dei quali, Springtime for Pluto, curiosamente presenta una title card diversa dal solito, in cui il tradizionale volto di Pluto non è più su sfondo blu ma arancione. Il motivo di questa variazione non è chiaro, ma il cortometraggio è in effetti piuttosto atipico rispetto alla produzione standard del cucciolone. Più importante è però la presenza dei credits nei titoli di testa, che vengono qui introdotti per la prima volta nei cortometraggi Disney, e che a partire da The Plastics Inventor arriveranno anche nella serie di Paperino. È un importante punto di svolta per la storia dello studio, che da questo momento in poi inizierà a valorizzare maggiormente i nomi degli artisti all'opera sugli short, come il regista Charles Nichols o il compositore Oliver Wallace. La peculiarità di Springtime for Pluto sta tutta nel meccanismo comico alla base del corto, che ricorda molto di più lo humor dei cortometraggi di Pippo, piuttosto che le normali scaramucce da cortile del cucciolone. Lo short ci mostra Pluto alle prese con le “delizie” della primavera, mentre la voce fuoricampo di un narratore si diverte a declamare poesie e ad esaltare il lato più romantico della bella stagione.
In un primo momento il cane si fa trasportare da queste parole, facendosi inebriare dalla magica atmosfera e imbattendosi in fenomeni che destano il suo stupore. Fra questi non si può fare a meno di citare la bizzarra sequenza del bruco che diventa farfalla, sulle note di un'ipnotica canzoncina composta per l'occasione da Wallace. L'insetto si costruisce il bozzolo, salvo poi uscirne trasformato in una sensuale ballerina in miniatura, che inizierà a danzare intorno a Pluto, mostrando un lato di sé assai poco animale. È una scena particolare, sia per l'improvviso cambio di sesso del personaggio, sia per gli influssi della cultura sudamericana che dopo il viaggio di Walt hanno ormai preso il sopravvento allo studio. Nella seconda ci si avvicina ulteriormente alle dinamiche degli How To di Pippo, e infatti l'idillio declamato dal narratore viene puntualmente disatteso da Pluto. Il povero cane viene braccato da uno sciame di api, finisce in un cespuglio di ortiche e si becca persino la grandine, in seguito ad un violento acquazzone, scoprendo quindi il lato oscuro della bella stagione. (...) 

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La Recluta Pluto (Private Pluto)



Anno 1943

fonte: Disney Compendium
Il 1943 è sicuramente l'annata chiave per l'animazione disneyana a tema bellico. Sebbene a venir prodotti siano soprattutto cortometraggi di Paperino o special fuori serie, la serie di Pluto non viene dimenticata. Esce però un unico cortometraggio con il cucciolone, Private Pluto, in cui viene calato nell'improbabile ruolo di soldato. È necessario sottolineare che per il cane di Topolino gli autori non seguono una continuity ferrea, come quella che invece tocca a Paperino, arruolatosi nell'esercito agli ordini del sergente Pietro. L'anno precedente, nel simpatico The Army Mascot (1942) avevamo infatti visto Pluto riciclarsi come mascotte della divisione Yoo-Hoo, un ruolo sicuramente più consono ad un animale. Qui invece lo vediamo marciare e seguire gli ordini di un ufficiale di cui vediamo solo la silhouette. La verosimiglianza viene dunque messa da parte, confezionando un corto più semplice e dai contenuti più risibili. Il cane viene incaricato di indagare su un misterioso sabotatore infiltratosi nell'esercito, premessa che potrebbe portare a credere che lo short batta strade più audaci e strutturate del solito. L'aspettativa viene disillusa immediatamente, quando si scoprirà la vera identità del sabotatore: una coppia di chipmunk (o tamie) nascosti all'interno di un cannone e intenzionati ad utilizzarlo... come schiaccianoci.
La scaramuccia che ne consegue non è certo indimenticabile, e a dire il vero è interamente basata su quest'unica gag stiracchiata. A rendere importantissimo Private Pluto è però l'identità di questi due chipmunk, che altro non sono che i celeberrimi Cip e Ciop (Chip'n'Dale). Esordiscono così due figure che avranno un ruolo molto importante in futuro: i chipmunk dimostreranno infatti che è possibile – e doveroso – dare una caratterizzazione ben precisa alle numerose controparti animali da contrapporre a Paperino e Pluto, in modo da renderne maggiormente accattivanti le vicende. In questa prima apparizione la coppia è molto diversa da come sarà in seguito: i chipmunk sono infatti identici in tutto e per tutto, sia nella grafica, che ricorda alcune comparse di Bambi (1942), che nella personalità. Le loro vocette velocizzate risultano quasi incomprensibili, e i due personaggi non hanno ancora nome. Li rivedremo solo tre anni dopo in Squatter's Rights (1946), insieme a Topolino e Pluto, e finalmente al fianco di Paperino in Chip 'n' Dale (1947), punto d'arrivo di questo loro periodo di rodaggio. Da quel momento in poi la loro carriera decollerà al punto tale che Cip e Ciop negli anni successivi si ritroveranno ad agire in solitaria sul grande schermo, nei fumetti e persino in televisione. 

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Pluto e l'Armadillo (Pluto and the Armadillo)



Anno 1943

fonte: Disney Compendium 
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il governo USA propone agli studi Disney di intraprendere un viaggio nell'America del Sud. Il successo universalmente riscosso dalle opere di Walt è tale che si pensa che l'animazione disneyana possa funzionare bene come collante tra culture differenti, e impedire così che i paesi latinoamericani entrino nell'orbita dell'Asse. Per sfuggire al terribile sciopero che in quello stesso periodo stava sconvolgendo gli studios, Walt accetta e con un manipolo di artisti scelti si reca per qualche tempo nei paesi dell'America Latina, raccogliendo materiale e ispirazione per i suoi futuri lavori. Il risultato di questa trasferta sono Saludos Amigos (1943) e I Tre Caballeros (1944), rispettivamente sesto e settimo film del canone disneyano: all'interno di queste due pellicole antologiche rifluisce quasi tutto il materiale prodotto su questo tema. Esistono però anche alcuni cortometraggi appartenenti al medesimo contesto produttivo, che però non hanno mai trovato spazio all'interno di questo ciclo di film: Contrary Condor (1944), The Pelican and the Snipe (1944) e ovviamente Pluto and the Armadillo (1943). A rivelare la particolare natura di quest'ultimo short sono alcuni dettagli: l'ambientazione latinoamericana e la cornice introduttiva in cui un narratore presenta al pubblico il bizzarro animaletto del titolo, mantenendo un tono semiserio. Queste stesse caratteristiche sono presenti nei segmenti che compongono Saludos Amigos.
Un'altra cosa che bisogna tener presente è che i protagonisti del corto sono Topolino e Pluto, proprio i due personaggi che erano stati esclusi da quel film, in favore di Paperino e Pippo. Ci sono abbastanza elementi per poter considerare Pluto and the Armadillo, ben più di un'appendice al progetto latinoamericano, ma un vero e proprio “tassello mancante” del brevissimo Saludos Amigos. Dopo l'introduzione del narratore, entrano in scena Topolino e Pluto nel ruolo di turisti yankee. Durante un breve scalo a Belem (Brasile), Pluto si inoltra nella foresta mentre gioca a palla, e si imbatte così nel famigerato armadillo. Si ripropongono a questo punto le dinamiche già viste nella serie del cucciolone, ma con una marcia in più. Il cortometraggio è infatti davvero ben ritmato, e le schermaglie tra i due animali vengono sottolineate da una colonna sonora trascinante e orecchiabile. Il punto più alto però viene raggiunto quando Pluto fa esplodere inavvertitamente la palla e si autoconvince di aver invece ucciso la bestiola, scoppiando in lacrime. La sua reazione è così drammatica e convincente da riuscire a toccare il cuore dello spettatore, che non potrà non sentirsi sollevato quando la verità verrà a galla. (...) 


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Pluto allo Zoo (Pluto at the Zoo)



Anno 1942

fonte: Disney Compendium 
Con Pluto at the Zoo l'animazione disneyana torna a giocare nel suo originale terreno d'elezione: l'umorismo slapstick e i funny animals. L'esistenza di una serie di corti, quasi sempre privi di dialogo dedicata a Pluto, fornisce agli animatori un pretesto per concentrarsi su questi aspetti, che altrimenti avrebbero continuato a invadere la carriera di Paperino e Pippo. La trama del cortometraggio è semplicissima: stanco di tenere in bocca un ridicolo ossicino, Pluto si introduce di soppiatto in uno zoo con l'obiettivo di sgraffignare un enorme osso ad un leone addormentato. La prima sequenza ricalca l'inizio di Bone Trouble (1940), in cui la vittima del furto era però il bulldog Butch. Ben presto però la belva si sveglierà e Pluto, fuggendo, si ritroverà sballottato da una gabbia all'altra, trovandosi a confronto con gli altri animali dello zoo. (...)


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Un Maggiordomo Quasi Perfetto (A Gentleman's Gentleman)



Anno 1941

fonte: Disney Compendium 
Dopo i divertenti eccessi di The Little Whirlwind, il “nuovo Topolino” rielaborato da Fred Moore viene messo a riposo, e la serie torna a focalizzarsi sul suo cane Pluto. A dire il vero, non sono poche le filmografie che ascrivono questo cortometraggio alla serie del cucciolone, dato il suo considerevole screen time. Infatti, benché i credits e le locandine dell'epoca si riferiscano allo short come ad un normale Mickey Mouse Cartoon, Topolino appare solo all'inizio e alla fine mentre poltrisce a letto, ordinando a Pluto di portargli la colazione e il giornale. Il cagnolone si diverte a fingersi un maggiordomo, mostrando verso il padrone una devozione davvero esemplare. Al di là di questa simpatica cornice il cortometraggio offre due simpatici sketch in cui vediamo le disavventure del fedele servitore mentre va a prendere il giornale. Nel primo, Pluto perde la moneta in un tombino e cerca in ogni modo di recuperarla, mentre nel secondo tenta di portare il giornale al padrone ma viene ostacolato dal vento contrario che fa volare via tutte le pagine. A Gentleman's Gentleman parrebbe quindi allinearsi a quella tipologia di cortometraggi slapstick con protagonista Pluto, in cui l'umorismo e lo stile ricalcano la lezione di Norman Ferguson, e che di solito non reggono ottimamente la prova del tempo. Ma stavolta c'è di più.
Lo short riesce infatti a catturare l'attenzione dello spettatore ponendo l'accento sui sentimenti di Pluto e stabilendo così una connessione emotiva con lui: il cucciolone mostra una certa soddisfazione nello svolgimento del suo “lavoro”, si inorgoglisce nel sentire i complimenti che la gente gli rivolge per strada e scoppia teneramente a piangere quando le cose gli vanno male, temendo di deludere Topolino. Il cortometraggio si ricorda molto volentieri anche per la sua componente metanarrativa: tra le pagine del giornale appena comprato svetta infatti il tradizionale supplemento a colori in cui all'epoca venivano pubblicate le tavole domenicali, e gli artisti non perdono l'occasione di giocare sulla cosa, mostrandoci Pluto intento a leggere le avventure... di Pluto. In quel periodo, infatti, la serie cartacea delle Silly Symphony ospitava un ciclo di tavole dedicate proprio a lui, ed è davvero paradossale che il cucciolone rida di sé stesso... poco prima di far avverare accidentalmente la gag descritta nella tavola a fumetti. (...)



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Pluto Pirata in Cucina (Pantry Pirate)



Anno 1940

fonte: Disney Compendium 
Nell'ottica di creare per la serie di Pluto un microcosmo autonomo, si pensò bene di tenerne totalmente fuori Topolino. Bisognava però trovare qualcuno che potesse fare da padrone al cucciolone, benché occasionalmente. Questo ruolo, che in futuro verrà preso da Minni, viene qui affidato alla governante nera già vista nelle due Silly Symphony dedicate ai tre gattini orfani. Questa corpulenta donna di mezza età, di cui non viene mai inquadrato il volto, è una figura costante nei cortometraggi di questo periodo. Le sue apparizioni disneyane saranno sporadiche, ma, fuori dalla giurisdizione di Walt, il personaggio avrà maggior fortuna: la vedremo infatti molto spesso nei cortometraggi MGM prodotti da Hanna e Barbera e intitolati a Tom & Jerry. Sarà in quell'ambito che il personaggio acquisirà addirittura un nomignolo, diventando celebre come Mammy Two Shoes. Il suo corrispettivo disneyano rimarrà invece privo di un nome specifico anche quando ritornerà tre anni dopo in Figaro and Cleo (1943), cortometraggio pilota della serie dedicata al gattino di Geppetto. (...)



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Un Osso per Due (T-Bone for Two)



Anno 1942

fonte: Disney Compendium 
In T-Bone for Two viene riportato in scena il bulldog Butch, che già si era visto due anni prima in Bone Trouble (1940) mentre inseguiva Pluto all'interno di un labirinto degli specchi. Perché il cane di Topolino possa funzionare come personaggio autonomo c'è bisogno di creare intorno a lui un microcosmo di personaggi ricorrenti, tra i quali non può certo mancare un antagonista ufficiale. In questo corto Butch è ancora privo delle folte sopracciglia che lo contraddistingueranno in seguito, ma per il resto il personaggio è già ben definito, ed è pronto a far parte del cast fisso della serie. Stranamente però non lo rivedremo tanto presto, se non quattro anni dopo in Pluto's Kid Brother (1946), quando tornerà nella sua versione definitiva. T-Bone for Two è un cortometraggio piuttosto ordinario, che ricalca in toto la struttura di Bone Trouble presentando due sequenze distinte: nella prima i due rivali si contendono un osso, mentre nella seconda Pluto si rifugia in una discarica, riuscendo a sfruttare il cambio di campo a suo vantaggio.
Al posto del labirinto degli specchi questa volta Pluto trova nel suo rifugio una trombetta giocattolo simile a un clacson, che per un bizzarro fenomeno fisico tende a risucchiare all'interno della sua campana l'osso conteso. L'intero sketch è basato su questo principio, che sulle prime metterà Pluto decisamente in difficoltà, ma che diventerà poi l'arma con cui sbarazzarsi di Butch, gonfiandolo come un palloncino. La gag della trombetta rientra in quello che Walt Disney amava definire plausible impossible: un fenomeno fisico realmente esistente - in questo caso il risucchio - viene volutamente esagerato e portato alle estreme conseguenze. Tuttavia il suo partire da una base reale aiuta a mantenere intatta la sospensione d'incredulità dello spettatore. Se si escludono i primissimi anni, l'animazione disneyana è sempre stata avversa alle esagerazioni e all'umorismo troppo surreale, preferendo creare con lo spettatore una connessione tra le vicende e i personaggi, nel tentativo di conferire ai suoi contenuti una certa credibilità. 


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Il Sonnambulo (The Sleepwalker)



Anno 1942

fonte: Disney Compendium 
Messi momentaneamente da parte i temi bellici, anche per Pluto ricomincia la solita routine, fatta di scaramucce da cortile. The Sleepwalker è però un cortometraggio piuttosto ispirato e in un certo senso ambizioso, dal momento che racconta una storia più strutturata della media dei corti col cucciolone. Siamo ben distanti dalla banalità del precedente Pluto Junior, che sotto il profilo narrativo non aveva niente da offrire. In apertura vediamo Pluto scacciare con una certa prepotenza una bassottina nera, dal corpo affusolato e un po' sgraziato, rea di aver cercato di portargli via un osso. Dormendo, Pluto viene colto dai rimorsi, e in un attacco di sonnambulismo riporta alla bestiola affamata il maltolto, infuriandosi però al risveglio, senza rendersi conto dell'accaduto. La cosa si ripete più di una volta, portando il rapporto tra i due al punto di rottura, a cui seguirà la commovente riconciliazione, in seguito alla scoperta di una cucciolata di bassottini da sfamare.
Non è raro che la serie di Pluto si presti a questo tipo di parabole, in cui il cagnolone si comporta in modo egoista, salvo ravvedersi e fare amicizia con l'avversario di turno, ma questa volta il tutto viene narrato in modo sottile e con un approccio non banale alla psicologia del personaggio. La bassottina nera si rivela un personaggio assai riuscito, comunicando allo spettatore un forte senso di pena. La storia d'amore che sembra nascere sul finale prelude a ciò che accadrà tre anni dopo, quando in Canine Casanova (1945) farà il suo esordio ufficiale la bassotta Dinah, nuovo flirt di Pluto.
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Il Piccolo Pluto (Pluto Junior)



Anno 1942

fonte: Disney Compendium
(...)
In Pluto Junior ritroviamo il cucciolone in quello stesso ruolo paterno che quattro anni prima aveva dato il via alla sua carriera solista. A differenza però che in Pluto's Quin-puplets (1938), la sua cucciolata viene ridotta ad un solo figlioletto, il Pluto Jr. del titolo, graficamente identico ai suoi precursori. Sono cambiate molte cose da allora, e adesso il personaggio di Fifì è stato messo da parte, e di conseguenza l'umorismo feroce di quel primo cortometraggio è solo un lontano ricordo. Anche lo stile di animazione alla Norman Ferguson “brevettato” in Playful Pluto (1934), in cui i personaggi riflettevano con una certa flemma sulle sventure slapstick di cui erano vittime, non è più una novità ed è entrato nel consueto repertorio degli animatori, banalizzandone sempre più la carica umoristica.
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BluRay - Lilli e il Vagabondo 2 - Il Cucciolo Ribelle 

La Mascotte dell'Esercito (The Army Mascot)



Anno 1942

fonte: Disney Compendium
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Questo primo cortometraggio bellico sul cucciolone è scritto dallo stesso team di sceneggiatori che nel frattempo sta facendo muovere a Paperino i suoi primi passi nell'esercito: Carl Barks e Jack Hannah. La mano dei due autori si sente, e infatti dallo short traspare una vena ironica che in genere la serie di Pluto non ha. Si può dire, inoltre, che The Army Mascot costituisca il punto di vista canino sull'esercito, mostrando i tentativi di Pluto di farsi adottare dalla divisione Yoo-Hoo come mascotte ufficiale, a scapito della livorosa capra Gunther. Lo scontro tra Pluto e Gunther occupa buona parte della durata del corto: il primo cerca di scavalcare la capra entrando nelle grazie dei soldati, mentre la seconda reagirà alla situazione in modo violento, perdendo la contesa. Divertente e ben ritmato, il cortometraggio offre alcune gag davvero valide, come la sequenza in cui per darsi un tono Pluto ingoia del tabacco da masticare, tra gli applausi dei soldati, salvo poi rimanerne intossicato. Il suo malessere viene rappresentato in modo piuttosto bizarro, facendogli cambiare i colori e i motivi del manto a colpi di singhiozzo.
Nota: Nella sequenza iniziale appare, con il nome Winston, un clone del bulldog Butch, già visto in Bone Trouble (1940). Probabilmente il personaggio non è ancora del tutto definito, ma diventerà molto presto l'antagonista ufficiale della serie.





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giovedì 16 luglio 2015

Il Compagno di Giochi di Pluto (Pluto's Playmate)


Anno 1941

fonte: Disney Compendium 
Con un solo cortometraggio prodotto nel 1941, non si può certo dire che la nuova serie di short con protagonista Pluto sia decollata. D'altra parte il cucciolone nel corso dell'anno figura come vero protagonista di alcuni Mickey Mouse Short come A Gentleman's Gentleman, Canine Caddy e Lend a Paw, tanto da generare dubbi sull'effettiva attribuzione di questi cortometraggi. In Pluto's Playmate ritroviamo il protagonista sulla spiaggia, mentre gioca a palla. La marea gli porta un'inaspettata compagna di giochi: la foca Salty, che cercherà di giocare insieme a lui. Sulle prime il rapporto fra i due sarà leggermente conflittuale e Pluto si comporterà come un capriccioso bambinone che desidera tenere il giocattolo tutto per sé. Ma quando Pluto rischierà di annegare, sarà proprio Salty a salvarlo e il loro rapporto si evolverà in una tenera amicizia. (...)


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Un Problema di Ossi (Bone Trouble)



Anno 1940

fonte: Disney Compendium
Si potrebbe dire, a buon diritto, che è nel 1940 con il delizioso Bone Trouble che viene finalmente varata la serie di short dedicati a Pluto. Se si guarda al quadro complessivo, il cortometraggio pilota, Pluto's Quin-Puplets, si può infatti considerare come una prova generale, un test realizzato sulla scia dell'entusiasmo di Walt e soci per il passaggio al nuovo distributore RKO, il cui contratto dava una maggior libertà di manovra. Questo spiegherebbe il gap di tre anni tra i due corti, e il cambio di intestazione da Pluto the Pup al più semplice Pluto. Viene anche realizzato appositamente un nuovo tema musicale ufficiale che accompagnerà da qui in avanti i credits di questi primi cortometraggi, e che in Bone Trouble risuona con insistenza anche nella colonna sonora interna. Infine, nell'ottica di dare a Pluto una propria carriera solista, si decide di non far apparire il suo padrone Topolino, ma di costruire intorno a lui una cerchia di personaggi con cui fargli intessere nuove relazioni sociali.
In Bone Trouble fa quindi il suo ingresso il burbero mastino Butch, che da questo momento in poi diventerà l'antagonista ufficiale di Pluto. Al momento è ancora privo delle folte sopracciglia nere che lo caratterizzeranno in seguito, ma le dinamiche tra i due sono già definite. Il corto si suddivide in due sequenze principali. Nella prima Pluto si introduce di soppiatto nel territorio di Butch per sgraffignargli un osso, approfittando del fatto che al momento il legittimo proprietario sta dormendo. Sebbene si tratti di una sequenza che uno spettatore moderno potrebbe dar per scontata, è bene sottolineare la grande cura riversata dagli animatori nella recitazione di Pluto. La tradizionale pantomima, sviluppata da Norman Ferguson per compensare la sua impossibilità di parlare, viene qui accentuata, dato che il cucciolone si ritrova a doversi muovere di soppiatto per non svegliare Butch. Nella sua mimica traspare tutta la tensione e la comicità del momento, costituendo per la serie un manifesto minimalista e nel contempo raffinato. (...) 


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Pluto Papà (Pluto's Quin-puplets)



Anno 1937

fonte: Disney Compendium
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Col passaggio dei diritti di distribuzione da United Artists ad RKO, Walt Disney si ritrova finalmente libero di dedicare una serie personale di cortometraggi ai suoi più importanti comprimari, senza preoccuparsi di limitazioni contrattuali. Pluto's Quin-Puplets costituisce quindi una sorta di prova generale per la serie di Pluto, il cui secondo cortometraggio, Bone Trouble, vedrà la luce solamente nel 1940. Curiosamente i titoli di testa recano l'intestazione Pluto the Pup, probabilmente per uniformarsi alla carta stampata. Nello spazio dei quotidiani riservato alle Silly Symphony, infatti, era in corso una serie con il medesimo titolo, dedicata al cucciolone. Il cortometraggio rimette in scena Fifì, la cagnolina di Minni vista in Puppy Love (1933) e The Dognapper (1934). Sin dagli esordi era stata suggerita la sua love story con il cagnolone, ma qui la vediamo finalmente concretizzata nella forma di una cucciolata di cinque sosia di Pluto in miniatura. Pluto's Quin-Puplets è un'ironica e dissacrante parodia dei tradizionali ruoli familiari: il carattere ostico di Fifì fa sì che sia lei ad imporsi nella coppia, andando a procacciarsi il cibo e affidando a Pluto i cuccioli. Da questo momento vedremo Pluto impegnato a tenere a bada i piccoli, cercando di impedire che si caccino nei guai, missione che lo porterà a seguirli all'interno di uno scantinato, per difenderli da uno spruzzatore di vernice impazzito.
Sebbene svariati corti in futuro presenteranno dinamiche simili, Pluto's Quin-Puplets si distingue per la sua netta superiorità. Le gag sono minimaliste ma ben ritmate, e la musica segue l'azione in modo frizzante, senza rallentamenti o momenti di noia. Inoltre la cornice che vede Pluto alle prese con la sua disfunzionale situazione familiare, porta l'umorismo su un piano nettamente più adulto. La sequenza finale in cui il cagnolone si ritroverà accidentalmente ubriaco a causa di una bottiglia di gin stappata per sbaglio, presentandosi barcollando al cospetto della consorte, è un capolavoro di umorismo intelligente. Inoltre la reazione di Fifì, pronta a ripudiare il marito sbronzo e i cuccioli riverniciati, chiude il cortometraggio in modo spietato, divertendo lo spettatore con una punta di sadismo. La cagnetta, tuttavia, non sarebbe stata utilizzata ancora molto a lungo. Si ricorda nel 1939 il suo ruolo in Society Dog Show e nel filmato pubblicitario Mickey's Surprise Party, dopodiché si preferirà assegnare a Pluto una compagna più mite con cui creare schermaglie amorose leggermente meno sanguigne: la bassottina Dinah. Dei cinque cuccioletti di Pluto, ne riapparirà solo uno in Pluto Junior (1942), nel quale lo vedremo cacciarsi nei guai in maniera simile a quanto visto nella Silly Symphony More Kittens (1936), dopodiché non rimarrà traccia della cucciolata che aveva inaugurato la carriera solista del cane di Topolino.



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Party sulla Spiaggia (The Beach Party)



Anno 1931

fonte: Disney Compendium
(...)
Topolino, Minni, Orazio, Clarabella e Pluto sono diventati ormai personaggi a tutto tondo e non c'è più bisogno di affiancare a Mickey Mouse figure anonime o poco caratterizzate. The Beach Party è un cortometraggio straordinario: non solo esce dagli schemi tipicamente musicali del periodo, ma offre un interessantissimo spaccato di quotidianità, utile ad aumentare la credibilità di questi personaggi, facendoli assomigliare ad autentiche persone. Le due coppie e il cucciolone si recano infatti alla spiaggia per una giornata di relax come farebbe una normalissima compagnia di amici: Topolino, Minni e Pluto si comportano come di consueto, la caratterizzazione di Orazio e Clarabella acquisisce invece nuove sfaccettature.
Sia nei fumetti che nell'animazione, Orazio e Clarabella rappresenteranno una coppia leggermente più anzianotta rispetto ai giovanissimi Topolino e Minni. Orazio nello specifico ci viene qui mostrato spaccone come all'esordio (The Plowboy), intento a fumare il sigaro e a sfoggiare atteggiamenti virili, mentre Clarabella continua ad essere la beffarda caricatura di una donna: leziosa, svenevole e immancabilmente al rimorchio del suo uomo. Il corto è incentrato sulle interazioni tra personaggi e sulle semplici attività che svolgono durante la loro giornata di vacanza, che si tratti di fare un bagno o di preparare il materiale per un picnic. Questo tenero e ingenuo idillio viene interrotto dall'arrivo di una piovra, contro la quale l'intero gruppetto si coalizzerà, riuscendo alla fine a sbarazzarsene. La scelta di creare un climax facendo irrompere sulla scena un pericoloso animale da sconfiggere viene ripresa dalle Silly Symphony del periodo, e il design della piovra, nello specifico, è ricalcato su quella presente in Frolicking Fish.


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DVD - Walt Disney Treasures - Mickey Mouse in Black and White (vol. 2)  

martedì 7 luglio 2015

Pazzo per Paperina (Crazy Over Daisy)



Anno 1950

fonte: la tana del sollazzo
Il corrispettivo paperiniano di The Nifty Nineties ne riprende ambientazione, atmosfere e ci scappa pure una citazione diretta quando appaiono Topolino e Minni, inoltre ci offre una godibile canzoncina che ci accompagna sin dai titoli di testa. A differenza dello sperimentale corto con Topolino del 1941, la trama di Crazy Over Daisy è ovviamente modellata su quella che è la consuetudine del periodo, con un Paperino impomatato che mentre va a trovare la sua Paperina viene sbeffeggiato e infastidito da Cip e Ciop. Il corto ci mostra negli ultimissimi momenti una Paperina in costume che interagisce ineditamente con i due chipmunk, prendendo le loro difese, spunto che verrà ripreso più volte nei fumetti americani. Molto bello e ben ritmato, meritevole anche solo per la sua colonna sonora, questo corto è uno dei pochi che nell'edizione italiana dei Treasure ha visto inspiegabilmente perdere il doppiaggio italiano.

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Paperino, i Leoni e la Pesca (Hook, Lion and Sinker)



Anno 1950

fonte: la tana del sollazzo
Ecco tornare dopo poco tempo Louie, che non incontrerà più Paperino fino al 1954. E' già più mansueto, visto che il suo obiettivo è quello di fregare dei pesci che Paperino nella sua casetta montana (anche se non sembra la stessa vista di recente) sta cucinando. E' pure accompagnato dal figlioletto, una sorta di piccolo puma ingenuo ma più sveglio di lui. La struttura del corto "a tentativi" ricorda un po' quella dei Looney Toons, e la coppia padre/figlio è assai simile allo schema narrativo che vedeva SIlvestro dare dimostrazioni al figlioletto. E in fin dei conti dal momento che non succede granché e le gag sono pure debolucce ciò che si ricorda più volentieri sono le espressioni buffe del puma, che passa dalla configurazione padre frustrato a quella del bambinone gioioso.


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DVD - Walt Disney Treasures - Semplicemente Paperino (vol. 3)

Paperino e la Roulotte (Trailer Horn)



Anno 1950

fonte: la tana del sollazzo
A dispetto della roulotte del titolo che potrebbe far pensare a ben altri fasti, il corto è forse il più debole di quelli con Cip e Ciop. I due trovano Paperino in vacanza e si intromettono nelle sue cose dandogli fastidio piuttosto gratuitamente. Non che sia brutto, in fondo propone gag anche piuttosto buone, ma mancando un sopruso vero e proprio alla base si tende a dimenticare i motivi del bisticcio e a perdere attenzione. Una cosa va notata, ed è come ancora il disegno di Cip e Ciop sia molto altalenante passando da momenti di perfezione grafica ad altri in cui il tratto peggiora di molto e i due chipmunk appaiono deformi. Fortunatamente dal prossimo corto in cui i due appariranno le cose cambieranno e le loro fattezze si stabilizzeranno.


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DVD - Cip & Ciop - Guai in Vista
DVD - Extreme Adventure Fun  


 

Il Leone Goloso (Lion Around)



Anno 1950

fonte: la tana del sollazzo
Gli anni 50 iniziano per Paperino con l'esordio di un nuovo animale, Louie il puma, stavolta non più un piccolo avversario ma un grosso leone di montagna apparentemente assai feroce ma in realtà alquanto comico. Ispirato graficamente alla tigre di Tiger Trouble, Louie apparirà per tre volte al fianco di Paperino e per due al fianco di Pippo/George salvo poi sparire dalla circolazione per lasciare la scena totalmente ad Humprey, personaggio dalle maggiori possibilità. In questo primo corto il personaggio viene ritratto come parecchio minaccioso, per quanto buffo, ma andando avanti col tempo si prenderà sempre meno sul serio. Curioso che Lion Around stia a metà strada tra un corto di schermaglie con animali (anche se di diverse dimensioni) e un corto con Qui Quo e Qua. I nipotini sono infatti presenti e lo scenario è la stessa casa nel bosco vista in Soup's On.

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DVD - Walt Disney Treasures - Semplicemente Paperino (vol. 3)

Ape Dispettosa (Bee at the Beach)



Anno 1950

fonte: la tana del sollazzo
Dopo il breve duetto con Pluto, l'ape Buzz Buzz (o Spike) torna a bisticciare con Paperino. Come in Slide, Donald, Slide il pretesto non è più il miele o altre cose animalesche ma semplici questioni di quieto vivere. Qui il torto ce l'ha Paperino che in ambiente balneare rende particolarmente difficile rilassarsi alla povera ape, senza curarsi del fastidio arrecatole coi suoi starnazzi e i suoi schizzi. La vendettà arriverà in alto mare, quando Paperino si ritroverà il suo materassino bucherellato e in balia di un branco di squali. Il tutto è davvero molto divertente, specie nel finale con Paperino che cerca di scappare addirittura svolazzando qua e là con ciò che rimane del suo ombrellone.

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DVD - Il Mio Eroe Paperino
DVD - Walt Disney Treasures - Semplicemente Paperino (vol. 3)

Una Pesca Acrobatica (Sea Salts)



Anno 1949

fonte: la tana del sollazzo
E riecco apparire Bootle Beetle dopo il suo cortometraggio omonimo, che porta avanti il suo solito canovaccio raccontando, stavolta al pubblico e non ad un discepolo, un episodio della sua gioventù che lo lega al vecchio compagno Paperino. Ovviamente per loro stessa natura questi flashback non collimano tra loro, visto che ogni volta ci vengono presentati un nuovo Paperino anziano e una nuova biografia per l'insettino. Stavolta il dubbio non viene neanche, visto che si parla di un Capitan Paperino, si citano datazioni improbabili ed è palese trattarsi di un corto in costume. Si parla del rapporto tra i due, un'amicizia nata durante un naufragio, in cui tra un dispetto e l'altro era nato un buon rapporto. In effetti è un po' strano che Paperino ne esca bene dopo tutte le carognate egoistiche che combina, il fatto che le faccia con una certa dabbenaggine e il sorriso sulle labbra aiutano però a classificare il papero come ingenuo bambinone piuttosto che come una persona meschina, e probabilmente è per questo che Bootle Beetle lo perdona. Un corto molto bello e nostalgico, come spesso accade quando appare questo strano personaggio, più votato alla narrazione sentimentale che alla normale gag slapstick.

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Provviste per l'Inverno (Winter Storage)



Anno 1949

fonte: la tana del sollazzo
Ecco per la quinta volta gli scoiattoli, alla loro terza scaramuccia con Paperino, stavolta ambientata in un parco naturale che Paperino cerca di ripopolare di querce. Ovviamente il motivo della contesa stavolta saranno le ghiande, che i due cercano di accumulare per l'inverno. Stavolta il pretesto è deboluccio, ma il corto grazie ai due riesce comunque a serbare molti buoni momenti come il loro litigio, origliato e fomentato nascostamente da Paperino o il finale con l'improvvisata competizione "sportiva". Da notare che la qualità del disegno dei chipmunks sia molto discontinua, passando da momenti in cui sono perfetti a momenti in cui appaiono rozzi e sgraziati. Da notare come la caratterizzazione di questi nuovi animaletti avversari di Paperino spinga più a farceli considerare personcine, mostrandoci tutto il loro mondo fatto di valori, contrasti ed emozioni. E' un diverso tipo d'approccio che funziona e regala a Paperino una degna conclusione della sua carriera cortometraggistica.

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DVD - 3, 2, 1...  è Natale!
DVD - Topolino che Risate! vol. 1  

DVD - Paperino e i Corti di Natale

Paperino e il Miele della Discordia (Honey Harvester)



Anno 1949

fonte: la tana del sollazzo
Ed ecco toccare anche all'apetta Buzz Buzz (o Spike) un ritorno, dopo l'esordio in Inferior Decorator. Di sicuro della nuova ondata di piccoli personaggi è quello che meno occasioni ha avuto di mettersi in mostra e a cui ci si è meno affezionati, eppure avrà modo di resistere più a lungo di molti altri e sicuramente più di Bootle Beetle, che ha già quasi concluso la sua carriera, e a cui tre anni dopo in Let's stitck Together Buzz Buzz avrebbe soffiato il ruolo di anziano narratore. In questo caso abbiamo l'ape impegnata a fare il miele all'interno dell'auto di Paperino, razziando il nettare dai fiori della sua serra. Paperino cercherà di approfittarsi della situazione, ma l'ape non glielo permetterà vincendo la guerra. Niente di che, per quanto questo nuovo metodo di narrazione riesca a rendere maggiormente digeribili anche i canovacci più deboli.


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Paperino Ancora nei Guai (Toy Tinkers)



Anno 1949

fonte: la tana del sollazzo
Cip e Ciop sono gli animaletti più famosi e utilizzati del periodo, e infatti ecco che vengono usati per la terza volta nella stessa annata. Sono loro che concludono gli anni 40 per Paperino, con un corto natalizio, in cui si ritrovano ad esplorare la sua casa e si intrufolano tra i giocattoli. L'atmofera è grandiosa e ci sono molte trovate carucce, come Ciop che imita il Grillo Parlante di Fun and Fancy Free gingillandosi coi giocattoli, ma la cosa viene interrotta da Paperino che si comporta in maniera un po' maligna, rispetto a quello a cui si è abituati. Vederlo seminare zizzania tra i due vestendosi da Babbo Natale è divertente, vederlo tirare fuori una pistola è invece un po' out of character, persino il finale a suon di telefonate dinamitarde è molto più vicino agli atteggiamenti di uno squallido Daffy contro Speedy Gonzales, piuttosto che alla caratterizzazione bonaria di Donald. Ma non c'è niente di cui preoccuparsi, è solo una piccola parentesi, passata la quale Paperino tornerà ad essere più mite.

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DVD - Paperino e i Corti di Natale

Musica e Baseball (Slide, Donald, Slide)



Anno 1949

fonte: la tana del sollazzo
Ed ecco che l'ape Buzz Buzz (o Spike) viene utilizzata un po' meglio. Le viene dato un ruolo migliore, e un motivo per bisticciare con Paperino un po' più alto. Nel corto in questione i due si sfidano cercando di imporre la propria volontà sul programma da seguire alla radio. L'ape dimostra una certa sensibilità inebriandosi con un concerto di musica classica mentre Paperino incarna l'americano medio che invece vuole ascoltare la partita di baseball. Il corto è molto godibile, con un finalone in cui Paperino viene chiuso nella doccia e l'apetta gioca a fare il direttore d'orchestra dirigendo le urla forsennate di Paperino come se si trattasse di un qualunque strumento musicale.


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Il Recinto Verde (The Greener Yard)



Anno 1949

fonte: la tana del sollazzo
Ed eccoci all'ultimo corto di Paperino in compagnia di Bootle Beetle, che come gli altri due è una sorta di grosso flashback sulla vita dell'insetto. Stavolta lo rivediamo in compagnia di un discepolo come nel primo corto, anche se la sua abitazione è una discarica e non più un fungo, mentre invece abbiamo per la prima volta una differenza nel canovaccio: pur raccontando un episodio della sua gioventù, il Paperino del presente che ci viene mostrato per un attimo non appare minimamente invecchiato. Non che la cosa non possa avere un senso, trattandosi di due specie differenti, ma è un po' incoerente con gli intenti degli altri due corti. Ad ogni modo è chiaro che si tratta di un canovaccio sperimentale, che infatti viene qui utilizzato per l'ultima volta, forse perché stava iniziando a diventare abusato, anche se in Let's Stitck Together verrà riadattato al personaggio di Buzz-Buzz. Ad ogni modo forse stavolta il racconto in sé è deboluccio, dal momento che vede semplicemente l'insetto da giovane introdursi all'interno dell'orto di Paperino in cerca di fortuna salvo poi venirne scacciato malamente tra un pericolo e l'altro, ma la cornice è molto valida con il discepolo che attraversa una fase adolescenziale che lo porta a sognare quel che c'è oltre il recinto. Il vecchio insetto ci appare saggio e carismatico anche se il suo insegnamento a non osare troppo sembrerebbe contrastare un po' con i valori Disneyani. Per fortuna che c'è una gag sul finale che sembra invalidare parzialmente questo atteggiamento consegnandoci un Bootle Beetle più tridimensionale di quel che sembrerebbe. Va anche detto infine che pur essendo l'ultimo corto di Paperino appartenente al filone, Bootle Beetle non ha finito le sue apparizioni: verrà infatti l'anno successivo utilizzato come narratore per una fiaba all'interno dello special cartoon Morris, the Midget Moose


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Il Compleanno di Paperino (Donald's Happy Birthday)



Anno 1949

fonte: la tana del sollazzo
Stupendo. Messa un po' da parte Paperina, rimangono i nipotini a tenere alta la bandiera del filone dei rapporti coi parenti e così ecco una serie di gioielli quali Soup's On o questo corto sul compleanno di Paperino, che ci mostra una situazione paradossale in cui, per fare un regalo allo zietto, Qui Quo Qua cercano in tutti i modi di combatterlo prima estirpandogli un po' di paghetta, e poi impedendogli ad ogni costo di tenerla nel loro salvadanaio. Oltre a questo ci sono due scene comiche che da sole valgono l'intero corto, ovvero il jingle ridicolo che emette il salvadanaio e ovviamente lo strepitoso finale in cui Paperino equivoca le intenzioni dei nipotini e vedendoli con una scatola di sigari in mano decide di obbligarli a fumare per far passare loro la voglia di certe marachelle. La scena è molto forte, e per questo è stata frequentamente rimossa nei passaggi televisivi, mutilando il corto del suo senso, della sua morale e della sua parte più brillante. Peccato, anche perché è uno dei corti più intelligenti, educativamente parlando, che siano mai stati prodotti.

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Tutti a Tavola (Soup's On)



Anno 1948

fonte: la tana del sollazzo
Ed ecco finalmente i nipotini, nuovamente in vena di scherzi macabri, come accaduto del resto in Truant Officer Donald e Donal'd Off Day, che dopo una scaramuccia con lo zio degna delle tenpages di Barks si ritrovano a fargli credere di esser morto per evitare lo spauracchio dell'andare a letto senza cena. Un capolavoro di divertimento estremo, con gag fuori dalle righe e tanta bella atmosfera: l'esterno della casa di Paperino è infatti un ambientazione boscosa, e crea quindi un collegamento con Donald Duck and the Gorilla e con molti corti successivi che manterranno questo setting. Simpatico che Paperino all'inizio di tutto citi Song of the South canticchiando Zip-A-Dee-Doo-Dah, ed esilarante la scena in cui vede un fantoccio scambiandolo per la sua spoglia mortale. Ma in realtà è l'intera sequenza funeraria ad essere malignamente irresistibile, culminando con la scoperta della verità e la trasformazione di Paperino in un demonio. Insomma un gioiello imperdibile.

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Professione Papà (Daddy Duck)



Anno 1948

fonte: la tana del sollazzo
E riecco gli animaletti. Stavolta si tratta di un cangurino che Paperino decide di "adottare", anche se il corto pur mostrandocelo come un vero e proprio animale, insiste a volerlo considerare un "bambino adottivo". Ovviamente poi il tutto è giocato sulle gag in puro stile Jack Hannah che salteranno fuori tra i due, specialmente quando Paperino deciderà di fargli un bagnetto. Niente di troppo memorabile, un corto piuttosto banalotto anche se ha i suoi momenti felici come quando Paperino si traveste con un tappeto d'orso per fare uno scherzo al piccolo fingendo di essersi fatto mangiare. Poi c'è dell'altro di notevole, come una certa bonarietà ingenua nell'indole di Paperino che sembra esser stata aumentata apposta in questo periodo per riequilibrare il fatto che i suoi ruoli attuali lo vedranno sempre in veste di "antagonista". Da notare la base musicale completamente diversa nella versione italiana all'inizio del corto e la presenza di un narratore posticcio che dice una sola battuta.

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VHS - Paperino Piume, Guai e Simpatia

Picnic con le Formiche (Tea for Two-Hundred)



Anno 1948

fonte: la tana del sollazzo
Ed ecco entrare in scena un altro elemento da contrapporre a Paperino. Stavolta si tratta delle formiche africane, che poca fortuna avranno dal momento che riappariranno soltanto un'altra volta in Uncle Donald's Ants, per poi essere obliate. Sono delle lontane parenti delle formiche indiane che si erano viste nel Beach Picnic del 1939, ma qui la caratterizzazione è assolutamente esilarante, e si può ben comprendere il motivo per cui siano state messe da parte quasi subito, trattandosi oramai di un'epoca molto meno improntata su questo genere di umorismo etnico. Tutto ciò che fanno è disturbare il picnic di Paperino trasportando qua e là il suo cibo e alla fine pure il suo stesso corpo. E l'effetto è assolutamente godibile, e riesce a non annoiare.


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Paperino in Tribunale (The Trial of Donald Duck)



Anno 1948

fonte: la tana del sollazzo
Ed ecco il corto atipico per eccellenza, un ottimo lavoro che inserisce per forza di cose Paperino all'interno di una trama. Il motivo è presto detto: si trova in tribunale, accusato da un ristoratore, tale Pierre, di aver combinato nel suo ristorante francese un incredibile numero di scorrettezze. La vicenda ci viene narrata tramite flashback, espediente ormai collaudato, e ci racconta in maniera inizialmente piuttosto parziale e poi via via più neutra di come accadde che Paperino per ripararsi da un acquazzone sia entrato nel suddetto ristorante per consumare il proprio pranzo al sacco, di come Pierre abbia provato a metterglielo in conto indispettito dal fatto che Paperino abbia consumato un caffé lamentandosi delle scarse dimensioni della tazzina e di come questo abbia portato ad una causa tra i due. La cosa bella è che questa reazione a catena di microscopiche scorrettezze ci viene raccontata mostrando il torto e la ragione da entrambe le parti, con una sapienza narrativa e uno humor raffinato che ha dell'incredibile. Insomma, veramente raro trovare tutto questo in un corto.


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Paperino Imbianchino (Inferior Decorator)



Anno 1948

fonte: la tana del sollazzo
Ed ecco fare il suo trionfale esordio l'ape Buzz-Buzz (o Spike) che avrà modo di apparire per ben sette cortometraggi di cui uno con Pluto. E' uno dei personaggi più usati in questo periodo e forse, Cip e Ciop a parte, il più famoso di questa ondata di animaletti nuovi, firmati Jack Hannah. Il corto in questione altro non è che una semplice scaramuccia tra l'ape e un Paperino impegnato a mettere la carta da parati in casa sua. Le gag si potrebbero definire interessanti, fatte di azione e reazione, incentrate sulle leggi della fisica, ma complessivamente il corto non è che sia memorabilissimo. E' comunque un buon esordio per un personaggio che in futuro avrà modo di dare qualche soddisfazione.

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La Voce Magica di Paperino (Donald's Dream Voice)



Anno 1948

fonte: la tana del sollazzo
E rieccoci al filone di platino della carriera di Paperino, quello delle interazioni con le persone e dei corti dotati di una certa trama. Qui è l'ultima volta che lo vediamo interagire "classicamente" con Paperina, che dopo i fasti di Sleepy Time Donald e Donald's Dilemma è ormai un personaggio completamente positivo, una fidanzata dolce, gentile, comprensiva, l'ideale per motivare un Paperino frustrato dal fatto che la sua carriera di venditore porta a porta non decolla a causa dell'incomprensibile voce. Un vero gioiello che ci mette sul piatto finalmente il problema della voce di Paperino, che nei corti precedenti come Cured Duck, Donald's Double Trouble e Donald's Dilemma era sempre stato accennato con espedienti umoristici. Qui la voce diventa effettivamente un problema serio sia per la sua bruttezza, che per la sua incomprensibilità al punto di spingere Paperino a far uso di alcune pillole per cambiarla. L'effetto che ne consegue è esilarante, e il fatto che se ne vada in giro urlando "Posso parlare!" ci suggerisce che normalmente lui non ci riesca per chissà quale handicap. Ovviamente si tornerà repentinamente allo status quo, non prima di aver visto gag e situazioni buffe che impediscono a Paperino di fare il fatale passo chiedendo la mano di Paperina. Una Paperina che sospende qui le sue apparizioni, riservandosi altri due ritorni di un certo peso negli anni 50 (Crazy Over Daisy e Donald's Diary) in cui però ci apparirà in costume o comunque radicalmente diversa dall'eccezionale papera dei favolosi anni 40.


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VHS - Io Paperino

La Goccia di Notte (Drip Dippy Donald)



Anno 1948

fonte: la tana del sollazzo
Ed ecco per l'ultimissima volta Paperino alle prese con la sua semplice sfortuna in uno di quei corti in cui non ha a che fare con animali o con altre persone ma in cui gli oggetti si ribellano a lui in maniera surreale. Lo humor dell'esagerazione rende questo corto, che ci mostra Paperino incapace di prendere sonno per colpa di un rubinetto gocciolante, un vero capolavoro dell'assurdo con gag esagerate e situazioni sublimi sia dal punto di vista dello humor slapstick che da quello psicologico. Un Paperino insonne l'avevamo già visto sia in Early to Bed che in Wide Open Spaces, ma qui la cosa viene portata all'estremo giocando sulla nevrosi che gli fa sembrare il rumore della goccia quello di un bombardamento. Mitica la scena in cui le gocce diventano bombe, o in cui la casa si mette a saltare, e terribilmente contorte le soluzioni che escogita Paperino prima di gioire per il paradossalissimo finale. Un gioiello che saluta degnamente questo filone, prima di lasciare definitivamente Paperino nelle capaci mani di parenti e animaletti.


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Colazione per Tre (Three for Breakfast)



Anno 1948

fonte: la tana del sollazzo
Ed ecco Cip e Ciop alla loro quarta apparizione, seconda con Paperino, ormai nella loro forma definitiva. I nomi sono stati dati, le sembianze diversificate, Ciop è stato reso più tonto, mancava solo il naso rosso che viene colorato a dovere solo qui. Graficamente ogni tanto appariranno un po' sgraziati, ma sono fluttuazioni stilistiche che si attenueranno col tempo. Ad ogni modo il corto è molto buono, vede i due chipmunk introdursi in casa di Paperino per rubargli le frittelle della prima colazione ma il tutto è condito con gag simpatiche, frizzanti che tengono ben desta l'attenzione. Molto di questo è merito delle buffonate di Ciop ma anche Paperino fa il suo lavoro mettendo in mezzo una frittella falsa fatta di gomma elastica che verrà allungata e deformata in mille modi. Curiosamente nella versione italiana dei treasures, l'audio italiano di questo corto è saltato ed è stata proposta la sola versione originale con sottotitoli. 

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Tiro al Bersaglio (Straight Shooters)



Anno 1947

fonte: la tana del sollazzo
La celebre sigla di Paperino con la canzoncina che ne descrive il carattere viene per la prima volta presentata al pubblico con questo cortometraggio, in cui viene mostrata una simpatica scaramuccia tra Qui Quo Qua e un Paperino giostraio. Interessante notare che lo sfondo del parco divertimenti verrà riciclato molto spesso in cortometraggi di Pippo quali Hold That Pose e Father's Week-End. Molto divertente e ricco di ottime trovate, che culminano nella scena in cui Paperino entra nella bottega del medium e viene beffato dai nipotini travestiti da signorina e poi da mummia. Si segnala che i nipotini vengono ormai utilizzati al ritmo di un cortometraggio all'anno, forse per non inflazionarli troppo, e che adesso sono ormai indistinguibili, tutti e tre vestiti di rosso.


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Riposo, Dolce Riposo (Wide Open Spaces)



Anno 1947


fonte: la tana del sollazzo
Paperino che cerca di dormire ma non ci riesce si era già visto in Early to Bed e sarebbe stato poi ripreso con successo nell'ottimo Drip Dippy Donald. Neanche stavolta ci si delude, e infatti il corto ci mostra un Paperino che cerca di prendere sonno all'aria aperta, in un ambiente montano ma viene turbato da casistiche sempre più assurde e improbabili, che finiscono per riportarlo al motel che aveva deciso all'inizio del corto di boicottare, per via dei prezzi troppo alti. Surrealissimo il sasso che sotto il materassino forma un bozzo nel torace di Paperino, bellissima la trasformazione della sua auto e soprattutto il voletto finale. E' uno degli ultimi cartoni dove la sfortuna di Paperino viene mostrata in modo così puro, senza interferenze animalettistiche, ma il picco qualitativo l'avremmo avuto solo con il fantastico Drip Dippy Donald.



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Paperino Sonnambulo (Sleepy Time Donald)



Anno 1947

fonte: la tana del sollazzo
Altro gioiello appartenente al filone dei rapporti tra Paperino e Paperina. Quest'ultima viene messa sotto una luce assolutamente positiva, dal momento che pur non rinunciando ad essere vanitosa e civettuola, si dimostra molto comprensiva nei confronti del fidanzato, che sonnambulo la va a trovare e che con fare inquietante monopolizza il corto a suon di gag surreali. Il Paperino addormentato pretende di uscire con Paperina e la fidanzata si adegua, cercando di assecondarlo per quanto possibile, anche nei momenti più folli in cui verranno sfidate le leggi della fisica. Un corto singolare ma assolutamente irresistibile, fatto di silenzi, e ottima caratterizzazione dei personaggi. Rappresenta inoltre un'ottima preview dell'imminente capolavoro Donald's Dilemma in cui la protagonista assoluta sarebbe stata finalmente Paperina. Da notare che il vecchio tema di Paperino che aveva predominato finora viene qui inserito per l'ultima volta, mentre dal corto successivo in poi la canzoncina di Paperino sarebbe diventata definitiva.


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VHS - Io Paperino
VHS - Paperino Piume, Guai e Simpatia





 

Paperino Collezionista d'Insetti (Bootle Beetle)



Anno 1947

fonte: la tana del sollazzo
La tecnica del flashback vista nel corto precedente viene qui ripresa, applicandola però all'altro filone Paperinesco che sta nascendo in questi anni, quello dei nuovi animaletti, caratterizzati occasionalmente anche meglio di Paperino. In questo caso ci viene presentato il personaggio di Bootle Beetle, un vecchio insetto che racconta ad un giovane pivellino una sua esperienza giovanile che lo vide fronteggiare un Paperino entomologo. La storiella è simpatica e inaugura la tradizione (alquanto fuori continuity) di mostrarci alla fine la situazione attuale di un Paperino invecchiato quanto Bootle Beetle. Il vecchio insetto, uno dei migliori "nuovi avversari" di Paperino, sarebbe poi tornato con le stesse modalità (ogni volta rebootate) in Sea Salt e The Greener Yard, per essere poi promosso a narratore protagonista nello special cartoon Morris, the Midget Moose.





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Il Dilemma di Paperino (Donald's Dilemma)



Anno 1947

fonte: la tana del sollazzo
Ed ecco il Capolavoro dei Capolavori, il corto con Paperina protagonista assoluta. Mai nella produzione cortometraggistica si era arrivati al punto di osare così tanto, mai avevamo avuto un tale utilizzo del parlato, un così sapiente utilizzo dei personaggi e soprattutto una trama tanto articolata ed esposta con tecniche all'epoca per niente ovvie, come l'uso massiccio del flashback. Paperina è infatti nell'ufficio di uno psichiatra a narrare la triste storia di come perse il suo amore, e con tragicità e malinconiche parole racconta di come un anno prima Paperino era stato colpito da un vaso, perdendo la sua memoria e diventando per magia un fantastico cantante. Interessante notare come il Paperino cantante qui raffigurato altro non sia che la parodia di Frank Sinatra, e la canzone una reinterpretazione di When You Wish Upon a Star, e assolutamente comico il fatto che praticamente tutti i corti di questo filone, per un motivo o per un altro ci mostrino Paperino che cambia voce. Ma è il personaggio di Paperina che fa la differenza e ci viene descritto con una grazia e una bellezza assoluta: è veramente innamorata del suo Paperino, e il fatto che la si veda tentare addirittura il suicidio porta il pubblico a simpatizzare incredibilmente con lei, dimenticando ogni caratterizzazione troppo frivola possa esserle stata appioppata in passato. E se non bastassero la sceneggiatura, il registro e la qualità della trama a rendere questo cortometraggio un capolavoro assoluto, il suo finale col ripristino dello status quo e il bruschissimo ritorno della voce paperosa durante un'esibizione è da oscar della risata. Si raggiunge qui l'apice espressivo dei cortometraggi, dopodiché purtroppo un tale livello non verrà mai raggiunto. Ci si potrà avvicinare molto con corti divertentissimi quali Soup's On o Donald's Dream Voice, si potranno tentare strade simili con il delirante Donald's Diary, ma un tale registro narrativo e uno stile classico tanto raffinato non combaceranno mai più.


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DVD - Extreme Music Fun
DVD - Walt Disney Treasures - Semplicemente Paperino (vol. 3)
VHS - Io Paperino
VHS - Paperino Piume, Guai e Simpatia
VHS - Topolino & Minni Innamorati









 

Il Clown della Giungla (Clown of the Jungle)



Anno 1947

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Ecco il personaggio dell'uccello Aracuan venir utilizzato per la seconda volta, dopo il suo esordio nel lungometraggio I Tre Caballeros, e il suo congedo ne Lo Scrigno delle Sette Perle. E' l'unico cortometraggio in cui apparirà, se si escludono le sue apparizioni televisive in Mickey Mouse Works e House of Mouse, e non è difficile capire perché. Lo stile estremo del suo umorismo, le trovate geniali ma assolutamente folli e sregolate fanno assomigliare il cortometraggio a un episodio dei Looney Toons, lontano anni luce dallo stile più composto (e purtroppo anche un po' noioso) che avrebbe predominato nel corso degli anni successivi. Questa apparizione cortometraggistica di Beckett rimane così un gustoso unicum, una curiosità godibile nel suo essere sperimentale, ma che non avrà seguito.


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DVD - Walt Disney Treasures - Semplicemente Paperino (vol. 3)
VHS - Videoparade n. 6