fonte: la tana del sollazzo
(...)
La trama è volatile. Non è altro che la storia dei tentativi di Belle di
portare il Natale nel castello, per riscaldare il cuore della Bestia,
che da perfetto Ebenezer Scrooge dei poveri, preferisce invece farsi
avvelenare l'animo dal malfidato Maestro Forte, felice della sua
condizione di organo a canne e desideroso di preservare l'incantesimo.
Questo gigantesco villain interamente realizzato in CGI è la grande
novità tecnologica del film. Per la prima volta viene usata l'animazione
digitale in un prodotto televisivo, e l'inesperienza si vede tutta a
giudicare dall'integrazione quasi del tutto assente col contesto 2d in
cui è inserito. Tra le new entry non c'è solo Maestro Forte, ma anche il
suo umile esecutore Fife, un piffero fondamentalmente buono, e
soprattutto Angelique, la decoratrice ufficiale del castello, disegnata e
animata impeccabilmente.
Il comparto grafico di Un Magico Natale
è quanto di più disomogeneo possa esistere in un film animato. I
personaggi cambiano fisionomia e stile da un fotogramma all'altro, e
sebbene questa oscillazione stilistica possa essere in qualche modo
"stimolante" per un cultore, è spesso presente anche un'oscillazione
qualitativa non indifferente. Ne è una prova la Bestia, che passa da
momenti sublimi degni di Glen Keane ad abissi di ridicola obbrobriosità
che ne intaccano persino l'animazione, a volte scattosa. Belle è
un'altra vittima delle oscillazioni, che la rendono sempre diversa
mentre gli oggetti, sebbene si salvino leggermente da questo punto di
vista, non riescono a schivare quella gommosità iperespressiva tipica di
certe stilizzazioni televisive. Questa stilizzazione non si limita
all'aspetto fisico ma riguarda anche i caratteri che vengono spesso e
volentieri estremizzati e appiattiti, come nel caso di Tockins, qui
ridotto a buffone pasticcione.
Il saliscendi non si limita al comparto grafico ma riguarda anche la colonna sonora, che oltre a brani preesistenti come Deck the Halls, comprende quattro canzoni nuove: stupende e melodiche sono Stories, sequenza immaginifica e colma di citazioni letterarie in cui le illustrazioni stilizzate dei libri si animano, e As Long as There's Christmas, tema principale. Pessime e inascoltabili sono invece Don't Fall in Love, la canzone di Maestro Forte, assolutamente disarmonica e senza né capo né coda, e A Cut Above Rest,
duetto comico tra Tockins e Lumiére che col suo collocarsi nel bel
mezzo del climax finale si becca il titolo di canzone peggio inserita
nella storia dei film d'animazione.
La Bella e la Bestia - Un Magico Natale,
malgrado le sue carenze, riesce tuttavia ad intrattenere e ad essere
sufficiente se non come sequel quantomeno come film natalizio ambientato
nel mondo de La Bella e la Bestia
a cui però non aggiunge niente. Anzi no, qualcosa aggiunge: in un
flashback viene mostrata la notte in cui sul castello venne lanciato il
maleficio, scena che nel classico era stata mostrata solo nel prologo
per mezzo di vetrate dipinte, e qui animata tradizionalmente.
(...)
Pubblicato in:
DVD - La Bella e la Bestia - Un Magico Natale
Nessun commento:
Posta un commento