sabato 23 luglio 2016
Trilli e il Grande Salvataggio (Tinker Bell and the Great Fairy Rescue)
Anno 2010
lungometraggio direct to video
fonte: la tana del sollazzo
(...) seguiamo un distaccamento di fate che sono venute nel nostro mondo a portare l'estate, e scopriamo che durante questo tipo di operazioni la fate sono solite crearsi dei piccoli accampamenti e stabilircisi per un certo periodo di tempo. Certo, suona parecchio forzato che casualmente tutti i personaggi più caratterizzati dell'universo di Trilli, come Vidia, Terence, le quattro amichette di Trilli, Clunk e Bloblò e la varie mascotte animalesche facciano tutti parte di questo accampamento, e suona strano anche che i tuttofare abbiano ricevuto il permesso di andare nel Mondofermo come se niente fosse, visto che la loro limitazione era il tema del primo lungometraggio. Niente di imperdonabile ovviamente, perché il tema del film è un altro, e cioé il racconto di come Trilli e le sue amiche riuscirono a riavvicinare una bimba con suo padre, creando il primo vero contatto tra il mondo delle fate e quello degli umani. Si tratta di due personaggi abbastanza riusciti anche se leggermente sterotipati, l'uno un padre affettuoso ma sommerso di lavoro e ormai refrattario al mondo feerico, che rifiuta in quanto irrazionale, l'altra una bimba molto sola, che trova nel mondo delle fate una valvola di sfogo interessandosene in modo dettagliato e un po' morboso. In realtà, il rapimento di Trilli da parte di questa piccola otaku delle fate avviene in maniera molto innocente, e l'avventuroso salvataggio da parte degli altri personaggi, che dà il titolo al film, è abbastanza pretestuoso e serve per vivacizzare quello che è davvero il tema del film, il progressivo avvicinamento e la nascita dell'amicizia tra Trilli e la bambina. Bisogna dire che è stato fatto davvero un bel lavoro su questo aspetto, visto che con molta credibilità, le due imparano a conoscersi, e Trilli, pur essendo fortemente limitata dalla vocina che per un umano è percettibile solo come uno scampanellìo (e questo dovrebbe rassicurare quella parte di mondo che si era scandalizzata all'idea di una Trilli parlante un paio di film fa), riesce a spiegare alla piccola ogni dettaglio sul mondo delle fate, correggendola in caso di strafalcioni (le fate dell'acqua con la pelle blu!). Questo, più un climax finale ben riuscito rendono il terzo film un'opera tecnicamente più riuscita delle prime due, anche se la sua unità di luogo fa rimpiangere un po' la magia del setting del primo film, e la varietà visiva del secondo.
Alcuni aspetti notevoli sono che a questo punto il personaggio di Vidia è già da classificarsi tra le file dei buoni, e non è che all'inizio si comporti così male. E' solo un po' più brusca e seria rispetto alle amiche di Trilli, e non si capisce proprio se fosse da intendersi ancora in qualche modo come cattiva, a parte la sua invidia mostrata inizialmente nel primo film. Di contro abbiamo una sfuriatina di una rossissima Trilli nei confronti del padre della bimba, che ci ricorda non poco quella nei confronti di Capitan Uncino del film del '53, un'altra piccola pennellata che però non porta ancora Trilli ad essere la fatina dal caratteraccio che avremo modo di conoscere nel Classico. E' poi da lodare il fatto che il film riesca a coinvolgere nell'azione un po' tutti i personaggi più in vista dimostrandosi ben equilibrato pure su questo aspetto, per non parlare dell'aspetto puramente artistico. Visivamente la serie di Trilli vanta una direzione artistica rara persino nei film canonici dei WDAS: ogni elemento del suo mondo è curato nel minimo dettaglio, e rappresentato in maniera evocativa. Questo fa un po' a pugni con la CGI bambolettosa dei Prana Animation Studios, che anche questa volta hanno fornito la manodopera per l'animazione ora che i Toon Studios sono solo un marchio senza alcuno studio d'animazione dipendente. Ma per trattarsi di un direct to video non ci si può proprio lamentare, e la CGI degli umanoidi di Trilli è infatti molto più gradevole all'occhio di molti prodotti che accidentalmente passano sul grande schermo.
(...) ritroviamo le sonorità raffinate che abbiamo già imparato a conoscere nei primi due film, più un paio di canzoni, che mischiano sonorità pop e arrangiamenti celtici in maniera riuscitissima: Summer's Just Begun che apre e chiude il film con la consueta scenetta delle fatine che portano nel mondo la stagione di turno, e How To Believe sorta di "canzone delle crescita" che commenta l'evoluzione del rapporto tra la bimba e Trilli, nella compilazione di una piccola enciclopedia delle fate. Infine è presente soltanto nei credits la lenta Come Flying with Me. (...)
Pubblicato in:
DVD - Trilli la Collezione Completa - cofanetto 6 dvd Disney Fairies
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