mercoledì 19 settembre 2012

Mucche alla Riscossa (Home on the Range)





Anno 2004
45° lungometraggio Walt Disney Animation

fonte: la tana del sollazzo
Home on the Range è senza dubbio uno dei film più discussi e uno dei maggiori flop della storia della Disney. Ultimo Classico in 2d secondo le intenzioni criminali di Eisner, questo film ha deluso le aspettative un po' di tutti: alcuni l'hanno trovato sottotono, dall'umorismo fiappo e assai poco interessante, altri troppo frivolo e assolutamente inadeguato a salutare degnamente l'animazione tradizionale. Ma vediamo di andare oltre il velo: non sarà un film frizzante quanto Le Follie dell'Imperatore - che a sua volta era risultato indigesto ad una generazione di spettatori meno giovani proprio a causa del suo umorismo moderno - ma è alquanto evidente che Home on the Range sia stato concepito e realizzato come un film anni 60 in ritardo, con tutto quel che ne consegue. Il precedente Brother Bear aveva cercato di salutare il 2d riesumando un po' la formula del musical anni 90, qui si prosegue in questa strana "bilogia dei revival" andando a ripescare gli elementi caratteristici del primo periodo xerox: le atmosfere spensierate, gli animali buffi, gli umani molto caricaturizzati, la stessa trama che si basa su un singolarissimo rapimento di animali rendono Mucche alla Riscossa un vero e proprio anacronismo filmico. E' infatti molto probabile che se si invertisse l' uscita di questo film con quella di uno qualsiasi fra acclamati classici come La Carica dei 101 o Gli Aristogatti non si noterebbero grosse differenze stilistiche, anzi, adesso saremmo tutti qui a dire peste e corna dei dalmata, ritenendo Mucche un pilastro dell'animazione disneyana. Uno dei motivi per cui il film ha floppato tanto è inoltre il suo essere uscito nel periodo sbagliato, proprio a ridosso dell'invasione delle commediole umoristiche in CGI firmate Dreamworks, fatte di animali buffi. La storia dell'animazione è fatta di corsi e ricorsi, e soprattutto di alternanze tra periodi più fiabeschi e "seri" e altri più disimpegnati e propensi alla commedia. Il fatto che la fase xerox e quella in CGI presentino molte somiglianze non dovrebbe però ingannare al punto di confonderle tra loro: Mucche alla Riscossa, sia graficamente che tonalmente, è un prodotto di un garbo assolutamente Disneyano, con una nobiltà di fondo che non ha proprio nulla a che vedere con la superficialità arruffianante tipica della Dreamworks. L'umorismo è tipico della vecchia scuola, e il meccanismo narrativo è assai collaudato, quindi pur rimanendo molto dalle parti dell'esercizio di stile il film scorre via che è una meraviglia, grazie ad una sapiente sceneggiatura, che sa dosare e ritmare il tutto molto meglio del povero Brother Bear, assai meno curato sotto questo aspetto.
Senza dubbio uno dei punti di forza del film, che non sono pochi, è la colonna sonora, composta da un finalmente redivivo Alan Menken. Senza dubbio un Menken minore, ma che si conferma come il sublime artista che è, dimostrando di essere perfettamente in grado di fornire pezzi orecchiabili e "a tema" come You Ain't, la spiritosa overtoure che introduce lo spettatore nel selvaggio west o Yodle-Adle-Eedle-Idle-oo, la canzone di Alameda Slim, fantastico villain che ruba le mucche ipnotizzandole con lo yodel, senza dubbio una delle più felici intuizioni del film. La malinconica Will the Sun Ever Shine Again?, e la trasognata Little Patch of Heaven completano il quadro di un film musicalmente impeccabile, facendo dimenticare invece le due sciocchezzuole pop presenti nei titoli di coda: Wherever the Trail May Lead e Anytime You Need a Friend.
Pur non essendo certo un capolavoro questo ultimo lungometraggio in animazione tradizionale dell'era Eisner andrebbe assolutamente rivalutato, anche solo ponendolo come si è visto nella giusta ottica produttiva, quella di un omaggio ad una vecchia ma gloriosa fase dell'animazione Disney.

Wikipedia
IMDB

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DVD - Mucche alla Riscossa

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