domenica 25 agosto 2013

Fuga dalla Prigione (The Chain Gang)





Anno 1930

fonte: la tana del sollazzo
Quando un microcosmo non è ancora ben definito capita di trovare cose alquanto stranianti, e se Topolino che "violenta" Minni in Plane Crazy è una divertente stravaganza, il vedere Topolino e l'intera sua gang nel ruolo di carcerati con tanto di Pietri a far da guardiani può lasciar parecchio perplessi. Il corto è comunque molto divertente anche perché dopo una fase musicale arriva il momento di evadere e inizia un divertente inseguimento che lo riporterà paradossalmente proprio in prigione. Questo stravagante cortometraggio è importante perché è ad esso che gli storici del cinema fanno risalire la prima apparizione di Pluto. In realtà i due cani che danno la caccia a Topolino, di Pluto hanno ben poco, giusto giusto un'animazione che verrà poi in seguito riciclata per lui, ma per il resto né le fattezze né il ruolo coincidono. Molto più simile a Pluto sarà invece il Rover che in The Picnic verrà considerato il cane di Minni.

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Mickey Mouse Follies: B&W

pubblicato in:
DVD - Walt Disney Treasures - Topolino in Bianco e Nero  

The Karnival Kid (The Karnival Kid)





Anno 1929

fonte: la tana del sollazzo
Ed ecco dopo molti corti più deboli, venire fuori la verve creativa Iwerksiana che ci porta un corto veramente bello, pieno di spirito, ritmo e belle gag. Minni è una danzatrice del ventre che lavora per un Pietro/Tom imbonitore, Topolino in un primo momento sfotte Pietro per poi andare a flirtare con Minni, ma le parole con cui lo irride (e consiglia al pubblico di tenersi i soldi in tasca) formano la prima vera frase compiuta pronunciata dal topo, ovviamente cantata. E' poi presente un riciclaggio della gag degli hot dog disubbidienti di Oswald (All Wet), nonché un ellissi narrativa che divide il corto in due parti. La seconda è infatti occupata da una serenata esilarante che un paio di gatti chiamati da Topolino dedicano a Minni, e la cosa rimane parecchio impressa dato che per la prima volta si sente cantare una canzone, anche se con voce buffa e toni parodistici. Musicalmente parlando va segnalato anche un reprise del tema di Minni sentito già nella versione sonorizzata di Plane Crazy. Veramente memorabile e divertentissimo anche a distanza di molti anni.

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Mickey Mouse Follies: B&W 

pubblicato in:
DVD - Walt Disney Treasures - Topolino in Bianco e Nero

Mickey's Follies (Mickey's Follies)


Anno 1929

fonte: la tana del sollazzo
Altro bellissimo cortometraggio, validissimo nel suo essere unicamente musicale anche perché ci pone davanti ad un momento storico: l'entrata in scena del mitico tema di Topolino, il Minnie's Yooh-Hoo che Topolino ci presenta qui esprimendo tutta la sua filosofia di ragazzo di campagna che tra un animale e l'altro pensa sempre alla sua Minni. La canzone diventerà l'inno del primissimo Mickey Mouse Club (quello anni 30), per cui Walt Disney creerà anche una sorta di versione estesa per un piccolo karaoke, nonché il primo successo discografico Disney con quattro anni di anticipo da Who's Afraid of the Big Bad Wolf? Inutile dire che l'orecchiabile e irresistibile canzoncina diventerà anche il tema dei credits iniziali e ce la porteremo avanti per molto tempo, fortunatamente. Il corto però, pur essendo costruito intorno a questo piccolo evento non rinuncia alle valide gag, e infatti è veramente ben fatto: vi è un numero musicale tra un gallo e una gallina assai divertente che anticipa lo stesso ballo che vedremo in Woodland Café, ma soprattutto viene definito un personaggio che finora era sempre stato vagamente accennato: la figura della maialona grassa che acquista qui il nome di Patricia Pig esibendosi in una comicissima versione di O Sole Mio. Il personaggio continuerà a far comparsate, anche nelle strips di Gottfredson, nonché nella produzione di Scarpa e Casty, in cui verrà affiancata al maiale Percy, suo corrispettivo maschile che è possibile individuare un po' in tutte le figure generiche maialesche che appaiono nei corti di questi anni.

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Mickey Mouse Follies: B&W

pubblicato in:
DVD - Walt Disney Treasures - Topolino in Bianco e Nero

Topolino Gaucho (The Gallopin' Gaucho)





Anno 1928

fonte: la tana del sollazzo
Al secondo cortometraggio ecco già un interpretazione "in costume", con un Topolino ispirato a Douglas Fairbanks nei panni di un gaucho ricercato, una vera canaglia che fuma, beve birra e ci prova con una Minni che per la prima volta sfoggia un reggiseno. Arriverà il momento dell'eroismo quando si troverà a doverla salvare da un Pietro Gambadilegno (qui ancora chiamato Terrible Tom) finalmente gattizzato e ingrassato. E' anche il primo scontro fisico tra i due. Il corto si ricorda per alcune gag veramente folli e ben ritmate come quando per riuscire a baciarsi meglio i due topi trasformeranno le code in molle. Lo stile grafico di Topolino e Minni è ancora primitivo, i due sono privi di guanti e i loro occhi non sono ancora quei puntini neri che vedremo ma una gigantesca calotta con delle linee nere che li separano dal muso. Topolino ha qui per la prima volta delle scarpe.

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Mickey Mouse Follies: B&W

pubblicato in:
DVD - Walt Disney Treasures - Topolino in Bianco e Nero

L'Aereo Impazzito (Plane Crazy)




Anno 1928


fonte: la tana del sollazzo
Il primo cartone di Topolino non è Steamboat Willie, bensì Plane Crazy, al quale seguì The Gallopin' Gaucho. Questa è ormai storia nota: Walt deluso dal brutto affare con Minz in treno ripensò ad un topolino che gli veniva a fare visita tutti i giorni al tavolo da disegno e che lui aveva ammaestrato. Una volta deciso che sarebbe stato il soggetto della sua nuova serie decise di chiamarlo Mortimer, ma la moglie gli consigliò il nome Mickey, più sbarazzino e meno serioso. Il nome Mortimer sarebbe stato in seguito usato per ben tre personaggi: lo zio ricco di Minni, il rivale di Topolino e Tip. Ub Iwerks affinò il disegno di Walt e si mise al lavoro su questi primi due corti che uscirono muti su scala locale, per venir sonorizzati e redistribuiti in seguito. Plane Crazy è un vero capolavoro: gag divertentissime, un ritmo invidiabile e tanta genialità. Il fanatismo aereo di Topolino ricorrerà poi anche nelle strips più e più volte a cominciare dalla prima, realizzata dagli stessi Walt e Ub che ricalca proprio Plane Crazy. Le atmosfere rurali vengono definite già qui, e appare per la prima volta anche Minni, la quale inizialmente ritrosa verrà spaventata, ricattata e baciata controvoglia da un Mickey più monello che mai. Arte allo stato puro, che il passare degli anni non scalfisce minimamente.

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Mickey Mouse Follies: B&W

pubblicato in:
DVD - Walt Disney Treasures - Topolino in Bianco e Nero 
DVD - Walt Disney Treasures - Oswald il Coniglio Fortunato

Walt Disney Treasures - Pippo la Collezione Completa - DVD



Contiene i seguenti cortometraggi:

disco 1

Pippo e Wilbur (Goofy and Wilbur)
Pippo e l'Aliante (Goofy's Glider)
L'Arte dell'Autodifesa (The Art of Self-Defense)
L'Arte di Sciare (The Art of Skiing)
Problemi di Bagaglio (Baggage Buster)
Come Giocare a Baseball (How to Play Baseball)
Il Campione Olimpico (The Olympic Champ)
Impariamo a Nuotare (How to Swim)
Pippo e la Pesca (How to Fish)
Mezzi per Vincere (Victory Vehicle)  
Il Gioco del Football (How to Play Football)
Lezioni di Golf (How to Play Golf)
Pippo Marinaio (How to be a Sailor)
Caccia alla Tigre (Tiger Trouble)
Caccia Grossa (African Diary)
Partita al Massacro (Hockey Homicide)
Ti Sogno California! (Californy'er Bust)
Cavaliere per un Giorno (A Knight for a Day)
Pippo e la Partita di Basket (Double Dribble)
Caccia all'Anitra (Foul Hunting)
All'Ippodromo (They're Off)
Lavaggio Difficile (The Big Wash)


disco 2

Le Esercitazioni di Pippo (Goofy Gymnastics)
Partita a Tennis (Tennis Racquet)
Motormania (Motormania)
Pronti per la Foto (Hold That Pose)
Attenti al Raffreddore (Cold War)
Casa Dolce Casa (Home Made Home)
Domani a Dieta (Tomorrow We Diet)
Il Mestiere di Papà (Fathers are People)
La Fortuna Viene e Va (Get Rich Quick)
Pippo e il Leone (Lion Down)
Vietato Fumare (No Smoking)
Andiamo a Scuola (Teachers Are People)
Hello, Aloha (Hello, Aloha)
Il Leone di Papà (Father's Lion)
Il Migliore Amico dell'Uomo (Man's Best Friend)
Pippo Pistolero (Two-Gun Goofy)
Pippo Superdetective (How to be a Detective)
Una Bella Vacanza (Two Weeks Vacation)
Pippo e il Ballo (How to Dance)
Pippo e il Dormire (How to Sleep)
Pippo Torero (For Whom the Bulls Toils)
Un Papà Tuttofare (Father's Day Off)
Un Weekend con Papà (Father's Week-End)
Acquamania (Acquamania)



Contenuti speciali:

disco 1
- documentario: l'essenziale di Pippo
- documentario: Pinto Colvig - l'uomo dietro Pippo

disco 2
- documentario: una chiaccherata con la voce di Pippo: Bill Farmer
- galleria di poster
- galleria memorabilia
- Pippo attraverso gli anni - galleria di disegni


Walt Disney Treasures - Topolino in Bianco e Nero - DVD



Contiene i seguenti cortometraggi:

disco 1

L'Aereo Impazzito (Plane Crazy)
Steamboat Willie (Steamboat Willie)
Topolino Gaucho (The Gallopin' Gaucho) 
Mickey's Follies (Mickey's Follies)
The Karnival Kid (The Karnival Kid)
Fuga dalla Prigione (The Chain Gang)
Pioneer Days (Pioneer Days)
The Gorilla Mystery (The Gorilla Mystery)
Topolino Pompiere (The Fire Fighters)
Il Compleanno di Topolino (The Birthday Party)
Mickey Steps Out (Mickey Steps Out)
Mickey's Orphans (Mickey's Orphans)
Rhytm e Blues (Blue Rhythm)
Topolino, Minni e la Primavera (Mickey Cuts Up)
Il Ragazzo del Klondike (The Klondike Kid)
La Rivista di Topolino (Mickey's Revue)
L'Incubo di Topolino (Mickey's Nightmare)
The Whoopee Party (The Whoopee Party)
Topolino e la Caccia all'Anatra (The Duck Hunt)
Touchdown Mickey (Touchdown Mickey)

disco 2

Il Primo Amore (Puppy Love)
Impresa di Costruzioni (Building a Building)
Serata di Gala (Mickey's Gala Premiere)
The Mail Pilot (The Mail Pilot)
The Pet Store (The Pet Store)
Topolino e la Scienziato Pazzo (The Mad Doctor)
Topolino Menestrello (Ye Olden Days)
Topolino nella Terra dei Giganti (Giantland)
Gulliver Mickey (Gulliver Mickey)
Il Cane Rapito (The Dognapper)
Spettacolo di Beneficenza (Orphan's Benefit)
Topolino e le Zanzare (Camping Out)
Topolino Eroe del West (Two-Gun Mickey)
Stazione di Servizio (Mickey's Service Station)




Contenuti speciali:

disco 1
- documentario: Frank e Ollie... e Topolino
- sceneggiature di Steamboat Willie e Mickey Steps Out
- sequenze degli schizzi

disco 2
- prova a matita: The Mail Pilot (l'unica animazione a matita rimasta)
- galleria di poster
- sequenze degli schizzi

mercoledì 14 agosto 2013

Il Re Leone 3 - DVD



Contiene:
Il Re Leone 3 - Hakuna Matata (The Lion King 1 1/2 - Hakuna Matata)

Contenuti speciali:
- gioco: dov'è Topolino
- scene eliminate

Il Re Leone 3 - Hakuna Matata (The Lion King 1 1/2 - Hakuna Matata)


Anno 2004
lungometraggio direct to video dei Disney Toon Studios.

fonte: la tana del sollazzo
Capolavoro. Questo è in assoluto il primo film dei Toon Studios che graficamente parlando si può considerare confondibile con l'originale. In nessuno dei loro migliori prodotti come Il Re Leone 2, Lilli e il Vagabondo 2 o Estremamente Pippo si era presentata questa caratteristica, e benché le animazioni fossero molto buone, qua e là si vedeva che i personaggi non erano identici ai modelli del primo film, ma se ne discostavano leggermente, vuoi per il tempo che passa, vuoi per il diverso stile degli autori. Questo colpaccio sarebbe riuscito in seguito solo con Lilo & Stitch 2 e solo parzialmente (visto che gli elementi di modernità sarebbero filtrati comunque) con Bambi 2. Qui invece non vi è alcuna differenziazione stilistica, e infatti il Simba che si vede è il Simba originale, il Pumba che si vede è il Pumbaa originale e così via. E cosa non meno importante pure colori, sfondi, ambientazioni sono le stesse del Re Leone.
E anche la storia. Perchè Il Re Leone 3 a dispetto del menzognero titolo italiano non è affatto un sequel della vicenda di Kovu e Kiara, ma un remake umoristico del primo Re Leone, visto però dal punto di vista di Timon & Pumbaa. La struttura del lungometraggio è, azzarderei dire, qualcosa di assolutamente mai visto nella storia del cinema: un mix assolutamente geniale e assurdamente delirante di, prequel, midquel, paraquel con una massiccia dosa di metacinema. Per capire bene di cosa si tratti è utile descriverne la struttura. Innanzitutto va premesso che tutto il film è proiettato su uno schermo cinematografico e che alla visione assistono Timon e Pumbaa, che però non si vedono mai se non in silhouette. I due nel corso della durata interromperanno più volte la visione per commentare ironicamente alcune scene, per fare il karaoke o anche solo per cambiare accidentalmente canale, guarda caso proprio nei punti di maggior suspance. Più che il film di Pumbaa, il cui passato era stato raccontato nel primo film durante Hakuna Matata, potremmo dire che questo è il film di Timon. Si inizia infatti con la fase prequel, in cui vengono raccontate le difficoltà di inserimento di Timon nel suo branco di suricate, impegnate ogni giorno a fuggire dalle iene. Gli unici due personaggi nuovi del film appaiono proprio in questo pezzo, e sono l'affettuosa madre di Timon e l'arcigno zio Max, che in virtù del loro essere due personaggi nuovi, sono gli unici che hanno la libertà di discostarsi dallo stile del primo film, anche se di poco. Zio Max è infatti l'unico a cui sono concessi certi movimenti estremi, mentre il resto del cast si attiene strettamente alla pur vasta gamma di pose e espressioni viste nel Re Leone. La colonna sonora è tutta un florilegio di citazioni a famosissimi brani del Re Leone sia strumentali che cantati come Hakuna Matata o Be Prepared. In questa parte di film però hanno luogo le due canzoni nuove principali: la prima è Digga Tunna, il coro che descrive la vita monotona dei suricati, un inizio travolgente e in puro stile musical con un forte umorismo intrinseco. Si passa poi a That's All I Need, la canzone in cui Timon esprime i suoi sogni, che era stata originariamente scritta un decennio prima da Elton John e Tim Rice con il titolo Warthog Rhapsody, ma era stata poi sostituita dalla celeberrima Hakuna Matata. Questa parte si conclude con l'autoesilio di Timon dal branco e con il suo incontro con Pumbaa.
La seconda parte del film verte tutta nella ricerca di un nuovo posto dove stare, seguendo le regole dell'Hakuna matata, principio insegnato a Timon da Rafiki. Ed è quella che ci potrebbe definire la fase paraquel, dal momento che i protagonisti nella loro ricerca finiranno spesso e volentieri in alcune scene del primo film vivendole in parallelo. Ovviamente sono tutte scene che avvengono prima della loro effettiva entrata in scena, e questa parte finisce per rivelare gustosi - e un po' prosaici - dietro le quinte che spiegano il vero motivo per cui in Circle of Life gli animali si erano inchinati o in I Just Can't Wait to Be King si era verificato il crollo della piramide di animali. I protagonisti nella loro ricerca attraversano il cimitero degli elefanti, la gola della carica degli gnu, fino ad approdare finalmente al luogo definitivo, la foresta lussureggiante in cui li abbiamo visti abitare nel Classico del 1994. In questa fase la colonna sonora è priva di brani inediti, ma ogni canzone apparsa ne Il re Leone viene in qualche modo citata, compresa It's a Small World, la canzone dei fratelli Sherman che accompagna l'omonima attrazione a Disneyland e che nel primo film veniva intonata da Zazu. La cosa buffa è che il tempo che vediamo trascorrere per Timon & Pumbaa, non corrisponde affatto al tempo che scorre parallelamente per Simba, ma alla durata effettiva del lungometraggio originale. Può capitare che improvvisamente si passi dalla parte iniziale con Simba neonato a quella successiva in cui Simba è cresciuto senza che per Timon & Pumbaa passi più di una notte.
Con l'arrivo di Simba nella storia le linee narrative si uniscono e non è più possibile giocare coi parallelismi come prima, ed è qui che il film compie dei miracoli per riuscire a filare pur con una struttura così bislacca. La terza parte è infatti un midquel ambientato durante il periodo di permanenza di Simba nella giungla e racconta del suo passaggio dall'infanzia all'età adulta. La paternità di Timon e Pumbaa è all'insegna di momenti topici caratterizzati da un'ottima colonna sonora. Innanzitutto vi è un rifacimento di The Lion Sleeps Tonight in cui vengono mostrate sequenze in notturna in cui Simba sveglia Timon per chiedergli questa o quella cosa, interrotte però da marachelle diurne di Simba in cui si sente ben altra musica. Il mix è senza dubbio originale - come tutto in questo film - ma senz'altro piacevole, anche perchè dopo mille interruzione la canzone ha finalmente modo di finire in modo poetico e trasognato. Segue poi la non meno bella gara a chi mangia più chiocciole in cui Timon e un Simba adolescente si sfidano sulle note del tema del Buono, il Brutto, il Cattivo di Ennio Morricone. Un altro dei meriti del film è quello di ripescare questo modello "di mezzo" tra il Simba cucciolo e il Simba adulto, che nel film si vedeva solo per pochi secondi nella sequenza della passerella sul tronco d'albero in Hakuna Matata. La crescita di Simba è qui narrata con la terza canzone originale del film: Sunset, Sunrise, intonata da Pumbaa e Timon, timorosi di star perdendo il proprio cucciolo.
E poi arriva Nala. E con lei la quarta parte. E le acrobazie che fa questo film per proseguire diventano inenarrabili. Da qui in poi infatti Il Re Leone 3 prosegue raccontando per filo e per segno gli eventi del finale del Re Leone. Solo che ora non ci sono più ellissi temporali da sfruttare, tutto è narrato più o meno in tempo reale e non resta che sfruttare tutti i momenti in cui Timon & Pumbaa non erano direttamente inquadrati per costruirci attorno una storia. Ecco quindi un gustoso dietro le quinte di Can You Feel the Love Tonight in cui si raccontano i sabotaggi che i due mettono in atto per non lasciare che l'amore li avvolga stanotte, e soprattutto un sapiente gioco a incastro volto a collocare ogni scena o immediatamente prima, o immediatamente dopo, quando non a mostrare le stesse immagini del Classico ma da un'angolazione differente. E incredibile a dirsi ma in tutto questo gli autori riescono a far stare una "crisi" tra i due amici che trova la sua soluzione nella decisione di andare insieme a combattere la battaglia finale contro le iene. Il combattimento che avviene in parallelo a quello tra Simba e Scar vede la partecipazione di Zio Max e della mamma di Timon, che all'occorrenza spuntano dal terreno per supportare i nostri nella lotta, chiudendo idealmente il cerchio iniziato coi problemi di branco di Timon. Ed è dopo l'incoronazione di Simba che il film giunge a compimento col trasferimento in massa del branco di suricati nelle terre del branco, segnando così il trionfo di Timon. Ovviamente in questa parte non manca la musica, nuova o riproposta: il balletto hawaiiano di Timon, un reprise corale di Digga Tunna e Grazing the Grass ascoltabile nei titoli di coda insieme ad un reprise di That's All I Need e una versione dance di Digga Tunna. Ma la vera sorpresa giunge prima dei titoli di coda quando si torna alla realtà del cinema e a reclamare una seconda visione del film giungono Mamma, Zio Max, Topolino, I Sette Nani, Paperino, Pippo, Stitch e tutto il cast dei classici Disney fino a quel momento conosciuto. Un finale assolutamente fuori di testa per un film che è quanto di più assurdo sia mai uscito dagli studi Disney.
La cosa più assurda di tutte è che, a dispetto della trama bislacca, tutto quanto funziona alla perfezione e il film si guadagna una sua autonomia che lo rende piacevole, tutt'altro che slegato, e fruibilissimo anche indipendentemente dal Re Leone. All'uscita in dvd, il film venne onorato di un edizione extralusso con ben due dischi, onore che la Buena Vista avrebbe ben presto smesso di tributare anche ai Classici. Con Il Re Leone 3, il cui titolo originale e assai più logico è The Lion King 1 1/2, si ha la fine del medioevo dei direct-to-video caratterizzato da prodotti scadenti e spesso opera della Disney Televison. Una nuova epoca era iniziata, in cui la qualità dei direct-to-video sarebbe rimasta, salvo rarissimi casi, sempre alta. Un livello qualitativo come quello di questo film però non lo avremo più visto fino a Lilo & Stitch 2, anch'esso indistinguibile come stile da un film della Disney Feature Animation.

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DVD - Il Re Leone 3

Topolino Paperino Pippo in I Tre Moschettieri - DVD


Contiene:
Topolino Paperino Pippo in I Tre Moschettieri (Mickey, Donald and Goofy in The Three Musketeers)

Contenuti speciali:
- scene eliminate
- selezione canzoni
- gioco: i molti cappelli di topolino
- documentario: making of
- commento degli "attori"

Topolino Paperino Pippo in I Tre Moschettieri (Mickey, Donald and Goofy in The Three Musketeers)



Anno 2004
lungometraggio direct to video dei Disney Toon Studios.

fonte: la tana del sollazzo
Il progetto di recupero dei personaggi standard, dopo la breve parentesi Movietoons sarebbe definitivamente passato nelle mani della Television, con le sue due serie tv Mickey Mouse Works e House of Mouse, e successivamente in quelle ben più capaci della sottosezione adibita ai lungometraggi: i Disney Toon Studios.
Nel ciclo dei quattro direct-to-video prodotti coi personaggi standard I Tre Moschettieri occupa il terzo posto, dopo Topolino e l Magia del Natale e Estremamente Pippo, ma questo lungometraggio si distacca dai precedenti per un motivo molto semplice: si tratta del primo lungometraggio "regolare" coi personaggi Disney standard. Fantasia, Bongo e i Tre Avventurieri, il ciclo latinoamericano o la bilogia natalizia erano infatti film a episodi, in cui Paperino, Topolino e Pippo occupavano uno spazio limitato e spesso di respiro pari a quello corto o mediometraggistico. Film come Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta, o i due film di Pippo si avvicinavano di più all'idea di lungometraggio con la banda Disney, ma per loro stessa natura altro non erano che spin-off che riguardavano un numero assai esiguo di personaggi.
Con I Tre Moschettieri si cambia musica: tutto il cast principale della banda Disney viene coinvolto finalmente in una racconto in costume ad ampio respiro, ispirato al romanzo di Dumas seppur liberissimamente. Anzi, diciamolo, ispirato solo ed esclusivamente per quanto riguarda titolo e contesto storico, perchè dell'opera di Dumas qui non c'è traccia se non nel cappello autografato da Athos, Portos, Aramis e D'Artagnan che Topolino sfoggia orgoglioso. Si ritorna agli antichi splendori dei cortometraggi classici riproponendo il classicissimo Trio Topolino-Paperino-Pippo finalmente riunito e caratterizzato alla perfezione. Topolino infatti è adorabile, un vero e proprio manuale di come lo si dovrebbe caratterizzare: con molta simpatia, una manciata di incoscenza, una di ingenuità e tantissimo brio. Accanto a un Topolino da ammirare stanno le sue due spalle, un Pippo tontolone, ma che avrà modo di esprimere il suo "pensiero laterale" almeno in un'occasione, e soprattutto un Paperino combattuto tra codardia e desiderio di riscatto che avrà modo di far bella figura sul finale, dopo un bellissimo momento in cui il personaggio entra davvero in crisi, strappandosi gli abiti di scena e rimettendosi la giubba alla marinara. L'innalzamento tonale tipico dei lungometraggi, che in quanto tali devono per forza avere al suo interno dei climax che preludano a una crisi e ad un combattimento finale, viene qui sperimentato quasi per la prima volta, dopo che lo si era parzialmente adoperato per Il Principe e il Povero, altro racconto in costume con la banda Disney, che però essendo un mediometraggio durava meno. E' chiaro che la voce di Paperino poteva in questo frangente diventare un limite bello grosso. Sarebbe stato facile anche se svilente per il personaggio, relegarlo alle gag comiche non facendogli dire niente di importante, ma qui il problema viene abilmente aggirato riservando a Paperino tutte le frasi che possano far reagire in qualche modo i suoi interlocutori, sbalordendoli, spaventandoli o facendo quindi in modo che tra sé e sé ripetano quanto appena sentito. Il personaggio viene in questo modo sapientemente sottotitolato, senza dare troppo nell'occhio, non risparmiandogli tuttavia qualche frecciatina da parte di Topolino e soci che ogni tanto faticano a capirne le parole. Oltre al trio è presente l'immancabile Pluto, Minni nel ruolo di principessa e Clarabella nell'insolito ma adattissimo ruolo di femme fatale, cattiva in via di redenzione. C'è poi Paperina, una dama di compagnia perfettamente in bilico tra quella dolcezza derivatale dalla tradizione cortometraggistica e quel cinismo che la tradizione fumettistica e le sue ultime apparizioni televisive le avevano conferito. Tra i cattivi militano invece un Gambadilegno lontano dalla tipizzazione che recentemente aveva visto prendere le sue sembianze personaggi da lui diversissimi ma sempre negativi come il signor Pietro di In Viaggio con Pippo. Qui Gamba è un grasso gradasso grosso con tanto di moncone in puro stile anni 30. E del tutto a sorpesa ecco tra i suoi sgherri i Bassotti alla loro prima apparizione animata dopo il mediometraggio Soccermania e la serie tv Duck Tales. Sono Bassotti strani questi, un trio di briganti dalla pelle grigiastra, di cui due assolutamente identici tra loro in accordo alla tradizione, e uno minuscolo, forse memore delle deformazioni che sulla Banda Bassotti aveva operato Duck Tales. Si sente un po' la mancanza di personaggi che avrebbero potuto completare il panorama, come il povero Orazio, tolto di mezzo per favorire la relazione Clarabella/Pippo e Zio paperone, che come tesoriere del castello avrebbe fatto la sua figura. C'è invece un personaggio nuovo, la tartaruga menestrello che funge da narratore della vicenda, rivolgendosi al pubblico e cantandone spesso e volentieri la colonna sonora. Perchè si sia voluto dare a un personaggio nuovo un ruolo che era stato ritagliato addosso al Grillo Parlante non è dato saperlo, ma non si può fare ameno di apprezzare questo tenero personaggio, che con il suo modo di fare timido e garbato si accattiva non poco le simpatie del pubblico.
Non si può certo dire che la trama de I Tre Moschettieri sia corposa, è infatti una storia semplice e non pretenziosa raccontata con garbo e con una sapiente sceneggiatura. E la storia di come Topolino, Paperino e Pippo coltivino fin da piccoli il sogno di diventare moschettieri, e di come il capitano delle guardie Pietro li nomini finalmente guardie del corpo della regina, sperando di sfruttarne l'incapacità per fare un colpo di stato. Una storia che può dare tanto o poco a seconda di come viene gestita. E qui viene gestita più che bene a suon di gag divertenti, momenti topici e simpatici anacronismi, come i fast-food o gli abiti tradizionali che Topolino e Paperino sfoggiano in alcuni momenti molto particolari.
Strepitosa è la colonna sonora, che anziché proporre nuovi brani rischiando di essere mediocre, preferisce muoversi in ambito classico proponendo alcune celebri arie prese dalla musica classica o lirica. I brani che qui vengono cantati con del testo creato per l'occasione sono di già per per sé una gioia per le orecchie e la loro collocazione qui fornisce un valore aggiunto che rende il tutto gustosamente parodico e dannatamente disneyano. Dopo un inizio metanarrativo in cui la tartarughina narratore introduce la storia facendo entrare lo spettatore tra le pagine di un comic-book, arriva il tema principale dei moschettieri pippidi: All for One and One for All basato su Orpheus in the Underworld di Offenbach, il celeberrimo come Can-Can. C'è poi il motivetto A - You're Adorable canticchiato da Pietro mentre si fa la doccia, che occupa pochi secondi per poi passare a Love so Lovely, il tema della principessa Minnie, ricalcato sul Nutcracker e sul Romeo & Juliet di Tchaikovsky. La canzone di Pietro, Pitey's King of France è invece basato sul In the Hall of the Mountain King di Edvard Grieg, famoso per la sua cupezza, mentre il tema d'amore che si sente nella tenerissima sequenza in cui Topolino e Minnie tornano a Parigi, Sweet Wings of Love, altro non è che il Blue Danube di Strauss. Ma il pezzo più esilarante è senza dubbio il duetto tra Pippo e Clarabella, in cui lui si mette a corteggiarla mentre lei sta cercando di farlo fuori, finendo così per far breccia sul suo cuore. La musica di questo brano, Chains of Love, viene direttamente dall'Habanera della Carmen di Bizet, ed è interpretata da un Pedicini che finalmente sembra star trovando il giusto modo di emulare Amandola come voce di Pippo. This is the End , è nientepopodimenoche la Symphony no.5 di Beethoven, ed è cantata a suon di ingiurie dalla tartaruga per scuotere Paperino e invogliarlo a partire alla riscossa. La battaglia finale che ne conseguirà verrà assai sdrammatizzata dal fatto di essere combattuta a suon di musica sul palcoscenico de L'Opera mentre come se niente fosse alcuni attori continuano a intonare le arie di The Pirate of Penzance and Princess Ida. Un modo per non prendersi troppo sul serio, facendo capire a chiunque si sentisse deluso dalla leggerezza della storia che altro non è che un allegra avventura di Topolino & soci.
Graficamente parlando siamo a livelli molto alti. Disegni e animazioni curatissime che non fanno certo sfigurare i personaggi portabandiera del mondo Disney facendo capire quanto amore verso di loro sia stato trasfuso nella realizzazione del film. Gli sfondi pure sono molto buoni, anche se colorati con toni molto tenui e pastellosi che rendono il film delicatissimo. Un'impostazione tutt'altro che spettacolare ma molto umile, che si vede anche nella composizione delle scene con trovate registiche molto sobrie e senza vertiginosi spostamenti di telecamera. Ci sono però molte citazioni più o meno volute specie nell'albo a fumetti che introduce la narrazione (e che tornerà nei titoli di coda), in cui si vede l'infanzia in povertà del Trio, strizzando l'occhio alle scene che in Bongo e i Tre Avventurieri li vedevano dividersi un fagiolo in tre.
In questo piccolo capolavoro molto impegno venne messo, e fu una bella delusione per il regista Donovan Cook, quando si vide negare da Eisner l'opportunità di mandare la sua opera sul grande schermo. Secondo Eisner i tempi dell'animazione tradizionale erano finiti e un prodotto come questo non sarebbe dovuto uscire dal circuito direct-to-video. I Toon Studios si rimboccarono così le maniche e cominciarono a progettare il loro primo film in computer grafica, utilizzando guarda caso ancora i tanto amati personaggi della banda Disney. MIckey's Twice Upon a Christmas era in arrivo.

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DVD - Topolino Paperino Pippo in I Tre Moschettieri