sabato 23 luglio 2016

Trilli e la Creatura Leggendaria (Tinker Bell and Legend of NeverBeast)



Anno 2015
lungometraggio directo to video

fonte: Disney Compendium
Nella Radura Incantata tutte le fate temono una misteriosa creatura tranne Daina che riuscirà a farla diventare sua amica.


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DVD - Trilli la Collezione Completa - cofanetto 6 dvd Disney Fairies  

Trilli e la Nave Pirata (The Pirate Fairy)







Anno 2014
lungometraggio directo to video

fonte: la tana del sollazzo
Trilli e la Nave Pirata è il quinto lungometraggio appartenente al brand delle Disney Fairies. Questa serie aveva avuto inizio nel 2008, dopo la riorganizzazione dei DisneyToon Studios. (...)
Per i primi cinque anni i DisneyToon Studios lavorarono unicamente sulle Disney Fairies, producendo quattro lungometraggi e un mediometraggio che portassero avanti l'epopea della fatina di Peter Pan. Il ciclo fu soggetto a frequenti ripensamenti e cambi in corsa: film dopo film arrivavano dalla dirigenza direttive piuttosto contraddittorie. A volte bisognava puntare di più sul personaggio di Trilli, altre volte era invece necessario lasciarla da parte per dare spazio alle sue comprimarie. Anche il numero complessivo di lungometraggi cambiò più volte: prima furono quattro, poi cinque, poi un numero indefinito, infine si pensò addirittura di chiudere la serie prima del tempo. Nemmeno la destinazione di questi prodotti fu subito chiara: alcuni film uscirono infatti anche nelle sale cinematografiche, ma soltanto in alcuni paesi e in giorni specifici.  (...)
Il ciclo non venne tuttavia granché danneggiato da questi continui cambi di direzione, se si esclude il quarto film della serie, Trilli e il Segreto delle Ali, che era andato incontro ad alcune fastidiose contraddizioni nel tratteggiare una mitologia coerente con i predecessori. (...)
La trama di The Pirate Fairy ruota intorno alla figura di Zarina, un nuovo personaggio che ci viene presentato come una fatina anticonformista e desiderosa di spingersi oltre le regole imposte dalla società della Radura Incantata. Sebbene sia una fatina addetta alla polvere magica, ha una vera passione per la chimica e l'alchimia, abilità che impiega per fare esperimenti sulla polvere magica. (...)
Con questo quinto film il mondo di Trilli inizia ad essere esplorato sul serio, ricordando al pubblico che stiamo pur sempre assistendo ad una diramazione del classico Disney del 1953. Ecco quindi Zarina entrare in affari con una ciurma di pirati, arrivati grazie a lei all'Isola Che Non C'è e ormeggiati vicino alla nota Roccia del Teschio. Tra di loro troviamo una versione leggermente più giovane del celebre Capitan Uncino, qui chiamato James e doppiato dal Loki di Marvelliana memoria, Tom Hiddleston. E' chiaramente lui il vero mattatore, con il suo assecondare Zarina, desiderando in realtà approfittarsi di lei per trasformare la nave in un galeone volante, e compiere quindi i primi passi che lo trasformeranno nel personaggio che conosciamo. Questo "sapore di origini" fa sicuramente bene al film, e rende quindi interessante la seconda parte dell'avventura, nettamente più action, in cui le fatine dovranno recuperare e redimere Zarina, facendo tutto... a poteri scambiati.
A dire il vero, il pregresso di Uncino poteva essere raccontato meglio: la sua ciurma di pirati non è la stessa che ritroveremo in seguito, e Spugna appare unicamente in una scena dopo i credits, facendo intendere che il galeone visto fino a quel momento non era il Jolly Roger, e che dalle parti dell'Isola circolavano quindi ben due navi piratesche con equipaggi differenti. Alla luce di questo l'assunzione da parte di James del ruolo di Capitano che vediamo avvenire durante il film perde sicuramente di valore. Poco felice anche l'inserimento di una versione giovanissima del coccodrillo, che inizia già ad insidiare Hook (ingoiando una sveglia!), sebbene nel Classico originale venisse detto tutt'altro, e cioé che la persecuzione era iniziata dopo il taglio della mano da parte di Peter Pan. Si tratta tuttavia di particolari che non pregiudicano l'opera: The Pirate Fairy non è sicuramente un film originale, né l'umorismo dei DisneyToon Studios ha fatto grossi passi da gigante rispetto al passato, eppure nell'insieme funziona. La storia è simpatica, i personaggi ben delineati e i ritmi narrativi sono azzeccati. Per un direct to video DisneyToon Studios il risultato a eccellente. (...)
A differenza della serie di Planes, i film delle Disney Fairies mantengono un impostazione semi-musical, mettendo le loro canzoni al servizio di alcune sequenze musicali visivamente gradevoli. A comporre le strumentali troviamo qui ancora una volta Joel McNeely, che aveva lavorato anche ai precedenti film della serie. La partitura di questo quinto film si mantiene in linea con il delizioso e trasognato stile celtico che avevamo già visto in precedenza, dando così al film una certa unitarietà. Sono presenti anche tre canzoni che danno vita ad altrettanti numeri musicali:

Who I Am. Scritta da Natasha Bedingfield appositamente per il film, ne costituisce l'ouverture. Anche gli altri film della serie si aprivano con una sequenza musicale fuoricampo che mostrava le fatine intente alle loro attività, ma qui ci si concentra invece su Zarina. La canzone interpreta infatti i suoi pensieri e presenta il personaggio al pubblico. Musicalmente siamo un gradino sotto rispetto a quanto ascoltato nei primi film della serie, ma la sequenza è comunque molto gradevole, e avrà un reprise in chiusura.

The Frigate That Flies. Il gioiello del film è questa trascinante canzoncina piratesca scritta da Gaby Alter e Itamar Moses, che la ciurma di Hook intona mentre descrive al pubblico i suoi propositi di razzia. E' anche uno dei pochissimi esempi di sequenza puramente musical all'interno della serie. L'intera scena funziona molto bene, anche se è qui che purtroppo troviamo le peggiori pecche nell'animazione dei pirati. Pur con qualche goffaggine di troppo, il pezzo rimane comunque impresso e si sente come la resa pensata in fase di storyboard dovesse essere ben altra.

Weightless. Il secondo brano scritto da Natasha Bedingfield non è stato composto per il film, ma è preesistente. Accompagna la sequenza in cui la nave di Hook viene presa in consegna dal gruppo di Trilli e viene ricondotta a Pixie Hollow. Chiaramente non è stata doppiata, e il motivo della sua presenza è dovuto al fatto che in fase di bozza era stata inserita provvisoriamente, e poi mantenuta dopo aver riscosso un certo apprezzamento da parte del team produttivo.


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Trilli e il Segreto delle Ali (Secret of the Wings)




Anno 2012
lungometraggio direct to video

fonte: la tana del sollazzo
(...)
Il presupposto su cui poggia il film è infatti che le fatine della sezione invernale debbano, per limiti fisici, rimanere separate dalle altre, e che sia proprio questa forzata divisione a muovere Trilli per trovare un'ingegnosa soluzione. La cosa è in aperta contraddizione con molte cose viste finora, come ad esempio la presenza di una fata invernale alla nascita di Trilli o il fatto che questo problema non sia mai emerso durante gli spostamenti dei primi film. Senza contare la sostituzione di un personaggio come la ministra dell'inverno con un nuovo personaggio, perlomeno chiamato Lord, la cui backstory si rivelerà molto importante e azzeccata ai fini della trama. Metterci delle toppe è molto molto difficile e dispiace un po' che per fare il bene del film singolo si sia andati a scapito del progetto complessivo, quando si poteva pianificare il tutto molto meglio.
Ma al di là di questo il film è, come sempre, assolutamente delizioso. (...)
La colonna sonora è come sempre piena di motivetti in stile celtico, ma contiene anche due canzoni, di impatto sicuramente minore rispetto a certe ascoltate in passato (...)
We'll Be There è la consueta opening in cui assistiamo alla solita carrellata naturalistica sulle fatine intente alle loro faccende, mentre The Great Divide è la consueta "canzone della crescita" in cui vediamo evolvere il rapporto tra Trilli e Pervinca tramite montaggio, e che avrà poi anche un reprise finale. Entrambe non memorabilissime, ma carine quel tanto che basta, e dalle sonorità non totalmente pop, così da non stonare troppo nell'atmosfera generale. (...)

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Trilli e il Grande Salvataggio (Tinker Bell and the Great Fairy Rescue)



Anno 2010
lungometraggio direct to video

fonte: la tana del sollazzo
(...) seguiamo un distaccamento di fate che sono venute nel nostro mondo a portare l'estate, e scopriamo che durante questo tipo di operazioni la fate sono solite crearsi dei piccoli accampamenti e stabilircisi per un certo periodo di tempo. Certo, suona parecchio forzato che casualmente tutti i personaggi più caratterizzati dell'universo di Trilli, come Vidia, Terence, le quattro amichette di Trilli, Clunk e Bloblò e la varie mascotte animalesche facciano tutti parte di questo accampamento, e suona strano anche che i tuttofare abbiano ricevuto il permesso di andare nel Mondofermo come se niente fosse, visto che la loro limitazione era il tema del primo lungometraggio. Niente di imperdonabile ovviamente, perché il tema del film è un altro, e cioé il racconto di come Trilli e le sue amiche riuscirono a riavvicinare una bimba con suo padre, creando il primo vero contatto tra il mondo delle fate e quello degli umani. Si tratta di due personaggi abbastanza riusciti anche se leggermente sterotipati, l'uno un padre affettuoso ma sommerso di lavoro e ormai refrattario al mondo feerico, che rifiuta in quanto irrazionale, l'altra una bimba molto sola, che trova nel mondo delle fate una valvola di sfogo interessandosene in modo dettagliato e un po' morboso. In realtà, il rapimento di Trilli da parte di questa piccola otaku delle fate avviene in maniera molto innocente, e l'avventuroso salvataggio da parte degli altri personaggi, che dà il titolo al film, è abbastanza pretestuoso e serve per vivacizzare quello che è davvero il tema del film, il progressivo avvicinamento e la nascita dell'amicizia tra Trilli e la bambina. Bisogna dire che è stato fatto davvero un bel lavoro su questo aspetto, visto che con molta credibilità, le due imparano a conoscersi, e Trilli, pur essendo fortemente limitata dalla vocina che per un umano è percettibile solo come uno scampanellìo (e questo dovrebbe rassicurare quella parte di mondo che si era scandalizzata all'idea di una Trilli parlante un paio di film fa), riesce a spiegare alla piccola ogni dettaglio sul mondo delle fate, correggendola in caso di strafalcioni (le fate dell'acqua con la pelle blu!). Questo, più un climax finale ben riuscito rendono il terzo film un'opera tecnicamente più riuscita delle prime due, anche se la sua unità di luogo fa rimpiangere un po' la magia del setting del primo film, e la varietà visiva del secondo.
Alcuni aspetti notevoli sono che a questo punto il personaggio di Vidia è già da classificarsi tra le file dei buoni, e non è che all'inizio si comporti così male. E' solo un po' più brusca e seria rispetto alle amiche di Trilli, e non si capisce proprio se fosse da intendersi ancora in qualche modo come cattiva, a parte la sua invidia mostrata inizialmente nel primo film. Di contro abbiamo una sfuriatina di una rossissima Trilli nei confronti del padre della bimba, che ci ricorda non poco quella nei confronti di Capitan Uncino del film del '53, un'altra piccola pennellata che però non porta ancora Trilli ad essere la fatina dal caratteraccio che avremo modo di conoscere nel Classico. E' poi da lodare il fatto che il film riesca a coinvolgere nell'azione un po' tutti i personaggi più in vista dimostrandosi ben equilibrato pure su questo aspetto, per non parlare dell'aspetto puramente artistico. Visivamente la serie di Trilli vanta una direzione artistica rara persino nei film canonici dei WDAS: ogni elemento del suo mondo è curato nel minimo dettaglio, e rappresentato in maniera evocativa. Questo fa un po' a pugni con la CGI bambolettosa dei Prana Animation Studios, che anche questa volta hanno fornito la manodopera per l'animazione ora che i Toon Studios sono solo un marchio senza alcuno studio d'animazione dipendente. Ma per trattarsi di un direct to video non ci si può proprio lamentare, e la CGI degli umanoidi di Trilli è infatti molto più gradevole all'occhio di molti prodotti che accidentalmente passano sul grande schermo.
(...) ritroviamo le sonorità raffinate che abbiamo già imparato a conoscere nei primi due film, più un paio di canzoni, che mischiano sonorità pop e arrangiamenti celtici in maniera riuscitissima: Summer's Just Begun che apre e chiude il film con la consueta scenetta delle fatine che portano nel mondo la stagione di turno, e How To Believe sorta di "canzone delle crescita" che commenta l'evoluzione del rapporto tra la bimba e Trilli, nella compilazione di una piccola enciclopedia delle fate. Infine è presente soltanto nei credits la lenta Come Flying with Me. (...)

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DVD - Trilli la Collezione Completa - cofanetto 6 dvd Disney Fairies

Trilli (Tinker Bell)



Anno 2008
lungometraggio direct to video

fonte: la tana del sollazzo
Il brand Disney Fairies nasce nel 2005 per dare a Trilli un mondo tutto suo, uno spin-off rispetto a quanto visto in Peter Pan e nel suo sequel targato Toon Studios. D'altronde è dall'arrivo dei parchi a tema e delle prime trasmissioni televisive Disney che Trilli era entrata tra le mascotte iconiche dello studio insieme al castello della Bella Addormentata, a Topolino, al Grillo Parlante e al When You Wish Upon a Star di Pinocchio. Il progetto Disney Fairies viene varato con l'uscita del romanzo di Gail Carson Levine Trilli e l'Isola delle Fate a cui seguono alcuni libretti illustrati più infantili e soprattutto la serie a fumetti, concepita su suolo italiano sotto la direzione di Santillo nell'Accademia Disney. Un grande progetto internazionale e multimediale dunque, volto a raccontare una fase della vita di Trilli successiva al periodo passato con Peter Pan: nascono così Prilla, Rani e un sacco di nuovi personaggi appartenenti ad un mondo faerico abbastanza infantile ma suggestivo, e soprattutto lontano dall'arruffianamento modaiolo stile Winx (e ahimé anche Witch, oggi come oggi). E come già dal lontano 2005 lo stesso Santillo annunciava, viene subito messo in cantiere un film legato al brand. Che non si sapesse bene in che direzione andare però traspariva da alcune news contrastanti, che parlavano di trilogie, quadrilogie, con episodi dedicati alle singole fatine, apparizioni improvvise di Capitan Uncino, tecnica di animazione che cambiava da 2d a 3d.
Con l'arrivo di Lasseter ovviamente cambia tutto. Dopo anni e anni di (dis)onorata carriera vengono chiusi uno ad uno gli studi Disney all'opera sui direct to video e viene stoppata la produzione di sequel, prequel o midquel economici. Ma pur non avendo più uno studio materiale a cui far riferimento il brand Toon Studios permane, per venire applicato ad un tipo di produzione differente, le serie di lungometraggi appartenenti a un determinato brand. L'ultimo sequel, La Sirenetta 3 esce appoggiandosi nella realizzazione a Toon City, pur con un budget considerevole per un direct to video, una cosa del genere avviene con questo primo parto del nuovo corso, che Lasseter fa rifare da capo. Questa nuova versione del lungometraggio, inizialmente intitolata Tinker Bell and the Ring of Belief e poi semplicemente Tinker Bell viene infatti, pur sotto il logo Toon Studios, fatta in realtà animare dai Prana Animation Studios. (...)
Si narrano da capo le origini di Trilli, si descrive il funzionamento del mondo faerico, ci si immerge progressivamente nella radura incantata e si scopre un mondo nuovo, narrato con un certo gusto e una certa raffinatezza. Perchè è questo il grande pregio del film, non certo la trama semplicissima che vede Trilli cercare sé stessa e la sua abilità sperimentandone molte, non certo l'animazione dei personaggi ovviamente plasticosi dato il tipo di produzione CGI. La cosa bella, che dimostra come a differenza di molti sequel questo film abbia qualcosa da dire, e da mostrare, sono proprio le atmosfere, le ambientazioni, i paesaggi, il mondo descritto. A dispetto dei limiti imposti dal tipo di produzione, gli sfondi sono qualcosa di assolutamente suggestivo, poetico, come anche la musica. Si temeva che ci si sarebbe lasciati andare ad un feeling disneychannelliano, e la colonna sonora in vendita nei negozi stracolma di canzoncine pop era questo che suggeriva. E invece no, nel film non c'è niente di tutto questo, solo due canzoni e per niente pop, ma dalle sonorità molto celtiche. La prima è quella che si sentiva nel teaser To The Fairies They Draw Near, che detta bene le atmosfere dell'inizio mentre mostra, in ossequio agli scritti di Barrie di cui vengono riprese le parole, la nascita di una fatina, scaturita dalla prima risata di un bimbo. La seconda è invece quella che si sente nel finale che accompagna le fatine al lavoro, mostrando in versione estesa ciò che vedevamo loro fare nello Schiaccianoci di Fantasia, anche questa molto intensa ed evocativa, ma che non viene accreditata. C'è poi una canzone dei titoli di coda Fly to Your Heart, leggermente più pop. Per quanto riguarda le strumentali siamo sempre a livelli altissimi, tra orchestrazioni, flauti, zufoli viene ricreata perfettamente l'atmosfera faerica di gusto irlandese, e si vede che sono state fatte delle ricerche approfondite in tal senso. (...)
Trilli è un film semplice, ma genuino, non un capolavoro ma il ritratto di come si possa realizzare un'opera minore senza per forza naufragare nel commerciale, nel pacchiano e nel cattivo gusto.  (...)

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DVD - Trilli la Collezione Completa - cofanetto 6 dvd Disney Fairies

domenica 17 luglio 2016

Trilli la Collezione Completa - cofanetto 6 dvd Disney Fairies - DVD




Contiene:

disco 1
- Trilli (Tinker Bell) (min.74.50)

disco 2
- Trilli e il Tesoro Perduto (Tinker Bell and the Lost Treasure) (min.77.04)

disco 3
- Trilli e il Grande Salvataggio (Tinker Bell and the Great Fairy Rescue) (min.73.23)

disco 4
- Trilli e il Segreto delle Ali (Secret of the Wings) (min.72.00)

disco 5
- Trilli e la Nave Pirata (The Pirate Fairy) (min.74.54)

disco 6
- Trilli e la Creatura Leggendaria (Tinker Bell and Legend of NeverBeast) (min.73.07)




Contenuti Speciali:

disco 1
- gioco: Magical guide to Pixie Hollow
- spot: Ever wonder (min.03.50)
- video musicale: Fly to your heart di Selena Gomez

disco 2
- racconto animato: Guida magica per la Radura Incantata  (min 4.37)
- errori (min 3.55)
- scene eliminate (min 15.33)
- documentario: la radura incantata arriva nel mondo di Walt Disney (parchi Disney) (min 8.00)
- video musicale: "The Gift of a Friend" Demi Lovato (min 3.25)
- video musicale: "L'Attimo in cui" L'Aura (min 3.58)

disco 3
- documentario: anteprima di Rapunzel (min.03.29)
- scena eliminata: una fata vera (min.05.25)
- scena eliminata: la storia della buonanotte di Lizzy (disegni) (min.01.35)
- scena eliminata: la storia della buonanotte di Lizzy (produzione) (min.01.41)
- scena eliminata: l'ora del tè (min.02.14)
- scena eliminata: l'attacco del gatto (min.03.16)
- video musicale: How to believe di Bridgit Mendler (min.03.03)
- gioco: manuale per costruire un campo fatato
- documentario: costruire una casa fatata (min.01.48)

disco 4
- video musicale: Great divide di McClain Sisters (min.02.56)
- video musicale: Dig down Deeper di Zendaya (min.02.57)

disco 5
- cortometraggio: Stayin' Cool (min.03.25)

disco 6
- assenti

Pattinare, che Passione! (On Ice)



Anno 1935

fonte: Disney Compendium
(...) On Ice vede Topolino e soci passare un'allegra giornata invernale presso un laghetto ghiacciato. Nella carrellata di apertura si scorgono Orazio e Clarabella danzare sul ghiaccio con i pattini, ma purtroppo sarà l'unico momento in cui saranno visibili: la loro stella si è ormai spenta, e saranno sempre più rare le volte in cui gli animatori Disney si ricorderanno di loro. Qualche anno dopo la stessa cosa accadrà anche al povero Topolino, il quale qui ha ancora alcune carte da giocare: lo vediamo insegnare a Minni come si pattina, lasciandosi andare a comiche spacconate tipiche del ragazzino intraprendente dei primi anni. Una caratterizzazione che purtroppo andrà scemando col tempo.
È a partire da On Ice che Pippo subisce il restyling che lo porterà alla sua forma definitiva. Precedentemente veniva chiamato col suo nome di battesimo Dippy Dawg, e veniva disegnato senza pantaloni ma con solo un gilet. Gli animatori avevano ormai iniziato a chiamarlo confidenzialmente The Goof, e così colgono l'occasione per ufficializzare tale soprannome, ritoccandolo in Goofy. Questo nuovo Pippo è adesso vestito di tutto punto, presenta un mento più prominente, e la sua caratterizzazione borderline viene convertita in una più innocua aria da tontolone. (...)
Anche Pluto e Paperino si ritagliano un ruolo molto importante tra gli sketch di On Ice. Nelle tavole domenicali di Mickey Mouse disegnate da Floyd Gottfredson in questi anni Paperino è sempre molto presente, spesso nel ruolo di disturbatore o di birichino della compagnia. Qui lo vediamo infastidire il povero Pluto, legandogli due paia di pattini alle zampe mentre dorme. La scena che seguirà, in cui il cucciolone si ritrova in difficoltà, è fra le tante del periodo ad esser stata realizzata sulla falsariga della citatissima sequenza della carta moschicida presente in Playful Pluto (1934). Gli animatori Disney stanno infatti facendo propria la lezione di Norman Ferguson, dedicando sempre più spazio a questo tipo di sequenze slapstick molto lente, in cui Pluto cerca di trarsi d'impaccio senza molto successo. I suoi “ragionamenti” sono come sempre personality animation di altissimo livello, tuttavia non si può certo dire che il tempo sia stato clemente con questo tipo di umorismo. Sebbene queste gag siano state utilissime agli animatori di allora per definire la propria arte, è indubbio che agli occhi dello spettatore moderno siano ormai l'anello debole dell'insieme. Fortunatamente On Ice si chiude con una movimentata sequenza in cui Topolino si ritrova a salvare Paperino messosi incautamente in pericolo, coinvolgendo nella simpaticissima chiusa anche Pippo.

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BluRay - Bambi
DVD - Walt Disney Treasures - Topolino Star a Colori (vol. 1) 
DVD - Favoloso Natale con gli Amici Disney 

DVD - Paperino e i Corti di Natale 

Il Bianco Natale di Topolino - E' Festa in Casa Disney - DVD



Contiene:
Il Bianco Natale di Topolino - E' Festa in Casa Disney (min.59.12)
lungometraggio spin-off della serie televisiva House of Mouse composto dai seguenti episodi.


- Donald on Ice  (dalla serie televisiva  Mickey Mouse Works)
- L'Albero di Natale di Pluto (Pluto's Christmas Tree)
- The Nutcracker  (dalla serie televisiva  Mickey Mouse Works)
- Il Canto di Natale di Topolino (Mickey's Christmas Carol)

Contenuti Speciali:
- documentario: The sounds of Christmas (min.02.34)
- video musicale: Deck the halls (min.01.50)
- video musicale: Sleigh ride (min.01.56)

Wikipedia

Favoloso Natale con gli Amici Disney - DVD



Contiene i seguenti cortometraggi:
- Santa's Workshop
- The Night Before Christmas
- Pattinare, che Passione! (On Ice)
- Pasticciopoli (The Cookie Carnival)
- L'Albero di Natale di Pluto (Pluto's Christmas Tree)
- Paperino e le Palle di Neve (Donald's Snow Fight)
- Ferdinand the Bull

Contenuti Speciali: assenti  

Cenerentola II - Quando i Sogni Diventano Realtà (Cinderella II - Dreams Come True)



Anno 2002 (lungometraggio direct to video)

fonte: la tana del sollazzo
L'insensatezza di produrre un sequel a episodi di un film non a episodi deve essere sfuggita ai dirigenti della Disney quando si è messo in cantiere il progetto Cenerentola 2. Come anche l'insensatezza di produrre un sequel brutto di uno dei massimi capolavori Disney del periodo d'oro. Tutte le premure utilizzate nel realizzare Lilli e il Vagabondo 2 per non mancare di rispetto al Classico originale, vengono qui bellamente ignorate, e si dà alla luce ciò che insieme al Gobbo di Notre Dame 2 può essere considerato il fondo del barile. Il tutto è opera del team giapponese, ma sicuramente non è visivamente che questo film pecca, quanto a livello di soggetto, sceneggiatura, dialoghi e caratterizzazione dei personaggi.
Disegni e animazioni non sono eccelsi ma non certo di stampo televisivo e si assestano sulla media di prodotti direct-to-video di quel periodo, lontani dall'orripilanza del Gobbo 2 come dall'ottima qualità di Lilli 2. I personaggi animali come Lucifero e i topini sono ancora una volta quelli che ci fanno la figura migliore, con animazioni di livello buono, mentre i personaggi umani mostrano qualche difficoltà e una certa bidimensionalità (anche caratteriale), che li rende plasticosi, rigidi anche se certamente non gommosi o maldisegnati. Complessivamente si può dire che il risultato è buono, anche se siamo ben distanti dai modelli dei personaggi visti nel Classico, che qui sono stati assai semplificati. Per non parlare poi di fondali, architetture e colori, sempre all'insegna dello scarno e del plasticoso e dalla colorazione spesso troppo brillante e al limite dell'artificioso.
Il cast torna tutto, nessuno escluso, e va a popolare il castello che diventa così il teatrino in cui ogni evento, anche il più infimo, prende luogo. La trama riesce a essere risibile pur nel suo essere un film a episodi: i topini e la fata Smemorina, in vena di bricolage, decidono di realizzare un libro di omaggi da regalare a Cenerentola come premio alla carriera (ehm, ehm), raccogliendo immagini e testimonianze delle prime avventure passate al castello. Viene fornito quindi il pretesto per inserire i tre episodi di cui si compone il film, che molti sospettano essere episodi scartati di un'eventuale serie televisiva Ma a differenza de Il Mondo Incantato di Belle che raccoglieva gli unici tre episodi (e in seguito quattro) prodotti della relativa serie televisiva così come avrebbero dovuo essere trasmessi e senza alcun interstials a collegarli, qui gli interstials ci sono eccome, collegano tutto armonicamente e la qualità visiva non è affatto quella di una serie tv. Probabilmente quindi se una serie televisiva a monte c'è stata, devono averla mimetizzata bene, prelevandone solo i soggetti e le sceneggiature e continuando a produrre il tutto come se si trattasse di un normalissimo film.


Aim to Please
Questo "appassionante" segmento narra dell'arrivo di Cenerentola al castello, e di come in assenza del Re e del Principe lei rivoluzioni le regole del protocollo reale. Una storia banale e già vista, con un nuovo personaggio: Prudence, l'acida badante ossessionata dalle regole, che ricorda molto da vicino la Signora Rottenmeier in Heidi.


Tall Tail
Questa è al limite del demenziale. Non pago di esser stato uno degli elementi risolutivi del primo film, Giac si sente inutile e desidera diventare un essere umano per meglio aiutare Cenerentola nelle sue mansioni. La Fata Smemorina lo accontenta donando allo spettatore venti minuti di noia assoluta, fino a quando Giac non si renderà conto che l'importante è essere sempre sé stessi etc. Yawn.

An Uncommon Romance
Questa è invece guardabile. Racconta della "redenzione" di Anastasia, che si innamora di un panettiere grassottello, ma viene ostacolata in questa "follia" dalla sorella Genoveffa e da Lady Tremaine. E' la prima volta in tutto il film che ricompaiono gli antagonisti, e l'effetto è più che buono. certo, una Lady Tremaine espressiva e di classe come quella del Classico è una lontana chimera, e il comportamento di Cenerentola, fin troppo incline al perdono dopo ciò che ha passato, appare quasi irreale, ma in fin dei conti la storia è quasi simpatica, e abbastanza ironica. Ricompare anche Lucifero, che tenta di conquistare la gatta di corte, suo corrispettivo femminile introdotto nell'episodio precedente. Decente, e anche la grafica è leggermente superiore agli altri due.

La scelta di chiudere il film con questo terzo episodio è senza dubbio vincente, dal momento che riesce a risvegliare parzialmente lo spettatore dallo stato catatonico dei primi due, e lo prepara per il finale che vede nientepopodimenoché Cenerentola ricevere il suddetto libro. Onta e Infamia sulla colonna sonora!!! Anche nel sequel più scadente si era rispettato un po' lo stile delle canzoni del Classico, specie quando si parlava di classico antico. Le musiche di Lilli 2 e Peter Pan 2, pur non essendo esattamente in stile anni '50, erano quantomeno universali e classiche. Qui no e affianco a una riproposizione di Bibbidi Bobbidi Bu che accompagna più o meno ogni scena degli interstitials e una di A Dream Is What Your Heart Makes che si sente solo per un attimo, compaiono tre canzoncine pop assolutamente anonime e inascoltabili, una per ogni episodio: Follow Your Heart accompagna i mutamenti del protocollo che Cenerentola applica al castello, The World is Looking Up to You, è la canzone che si sente quando Giac diventa umano, e infine c'è la sciapa (e un po' retro, questa sì) It's What's Inside That Counts che segue la terapia di bellezza che Cenerentola applica sulla sorellastra. Come se non bastasse nei titoli di coda è presente Put It Together, una cover pop e più cool di Bibbidi Bobbidi Bu.
Non è un mistero che i Toon Studios che si sarebbero ufficialmente formati poco tempo dopo avrebbero loro stessi giudicato questo film inadeguato ad essere il sequel ufficiale di Cenerentola, decidendo di mettere in cantiere quel Cinderella 3 - The Reverse of Time che al di là della trama pacchianamente audace, promette di essere a livello di Bambi 2. Con Dreams Come True si chiuse l'orrido 2002 caratterizzato dai due direct-to-video peggiori mai prodotti. La ripresa sarebbe stata ancora lontana, tuttavia il peggio era stato lasciato alle spalle.


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DVD - Cenerentola II

Cenerentola II - DVD



Contiene:
Cenerentola II - Quando i Sogni Diventano Realtà (Cinderella II - Dreams Come True) (min.70.29)
lungometraggio direct to video

Contenuti Speciali:
- gioco: Disney storytime, a little misunderstanding
- gioco: Cinderella enchanted castle
- documentario: Musical Magic (min.05.55)
- video musicale: Put it together di Brooke Allison (min.03.53)