sabato 22 settembre 2012

Lo Scrigno delle Sette Perle (Melody Time)



Anno 1948
10° lungometraggio Walt Disney Animation

fonte: la tana del sollazzo
Secondo dei due "Fantasia dei poveri" che negli anni '40 uscirono nei cinema proponendo nuovi brani tratti da un repertorio musicale più vasto ma anche meno nobile, Lo Scrigno delle Sette Perle dimostra di aver imparato dagli errori del passato. A differenza di Musica Maestro presenta infatti una più rigida selezione di sequenze e senza dubbio un mixaggio di livello superiore che ne valorizza al massimo gli accostamenti. Un presagio di ciò che sarebbe diventato il cinema d'animazione mezzo secolo dopo, lo si può avere osservando i primissimi secondi di film dove a precedere i titoli di testa stanno alcuni cartelloni che annunciano le celebrità coinvolte nell'opera, cantanti di spicco oggi dimenticati ma che all'epoca dovevano aver esercitato un certo richiamo. Seguono poi i credits, accompagnati dall'alquanto anonimo tema principale Melody Time, e una simpatica introduzione dove a far da maestro di cerimonie è una maschera. L'elemento ricorrente degli interstitials de Lo Scrigno delle Sette Perle sarà poi un pennello che di volta in volta dipingerà su una tela il titolo dello spezzone successivo, chiaro riferimento all'accostamento di musica e disegni che rese celebre Fantasia.


Once Upon a Wintertime (Frances Langford)
Nella versione italiana questo primo segmento viene chiamato dal presentatore "la seconda perla". Questo perchè ai tempi della prima uscita italiana del film i primi due brani furono invertiti e pur essendo stato ripristinato oggi l'ordine, la pista audio è rimasta quella dell'epoca. Once Upon a Wintertime è un delizioso e caramelloso quadretto romantico che ha di notevole soprattutto il comparto grafico curato da Mary Blair, che ricrea (con successo) quel feeling un po' irreale di certe cartoline dipinte natalizie. Tutto è infatti garbatamente stilizzato dagli sfondi ai personaggi e i colori sono vivi. Le atmosfere si sposano benissimo con la canzone di sottofondo, tendente al melodico, che dà il titolo al segmento.


Bumble Boogie (Jack Fina & Freddy Martin)
Una reinterpretazione in chiave jazz del Volo del Calabrone di Korsakov. Un brano assolutamente folle in cui uno spaventato insetto precipita in un astratto e angoscioso incubo musicale. Di gran lunga migliore di After you've Gone presente in Musica Maestro, Bumble Boogie ne porta all'estremo i presupposti. L'unione musica/disegni è perfetta e rende Il Volo del Calabrone forse il pezzo migliore dell'intero programma.


The Legend of Jhonny Appleseed (Dennis Day)
Il primo dei due brani lunghi del film comincia prendendo in esame le più importanti figure della mitologia pionieristica americana. Vengono citati Paul Bunyan, John Henry e Davy Crockett, che in futuro la Disney avrebbe reso titolari rispettivamente di un mediometraggio, di un cortometraggio anni 90 e di una serie televisiva live action. Ci si sofferma però su John Chapman, un pioniere realmente esistito, a cui gli americani attribuiscono il merito della diffusione sul loro continente degli alberi di mele. Il segmento ripercorre tutta la vita di "Giovannino Semedimela" dalla fatale decisione di intraprendere il suo viaggio, attraverso gli anni del solitario eremitaggio fino a narrarne - ebbene sì - la morte. Ed è proprio questo l'elemento notevole dell'episodio, il suo vedere la morte come una cosa allegra e assolutamente positiva. A sdrammatizzare l'evento ecco quindi l'angelo custode di Giovannino, un simpatico pioniere baffuto che nei momenti cruciali della sua vita apparirà per indirizzarlo. Giovannino Semedimela non è un unico brano musicale ma contiene tre canzoni distinte e molto parlato: la prima canzone è The Lord is Good to Me che Giovannino canta all'inizio del film, di cui è tema principale, sono presenti poi The Pioneer Song, che si sente in lontananza come richiamo, e The Apple Song, cantata dall'angelo. Graficamente il segmento presenta un deciso contrasto tra animazione dei personaggi, assai particolareggiata, in perfetto stile anni 40, e sfondi stilizzati che sembrano quadretti, realizzati dalla "solita" Mary Blair.


Little Toot (The Andrews Sisters)
Per tirare il fiato dopo Giovannino ecco quindi un pezzo breve e leggerissimo. Little Toot prosegue la tradizione della personificazione di veicoli e oggetti che era iniziata nel '43 con Pedro, l'aeroplanino di Saludos Amigos e che sarebbe poi proseguita a suon di cappelli, casette e automobili senzienti. La vicenda è semplicissima e vede la caduta e il riscatto di un piccolo rimorchiatore, con in sottofondo una simpatica filastrocca musicale.


Trees (Freddy Waring and his Pennsylvanians)
Dopo i frizzi e i lazzi del piccolo rimorchiatore tocca a un pezzo più serioso. Il riflessivo Trees è l'arrangiamento di una poesia scritta da Joyce Kilmer e in seguito musicata da Oscar Rasbach. Qui ne vengono plasmate le immagini con spettacolari fondali colorati a tempera. La storia è inesistente e consiste in una sequenza di immagini sulla vita di un albero attraverso le quattro stagioni. Trees ha il pregio della brevità, e termina prima di iniziare ad annoiare, cosa che molto spesso facevano alcune sequenze di Musica Maestro.


Blame it on the Samba (Ethel Smith and the Dinning Sisters)
Ritornano in questo scatenato segmento personaggi e atmosfere dei due classici latinoamericani Saludos Amigos e I Tre Caballeros. Ecco quindi rispuntare Paperino, José Carioca (ma non Panchito) e soprattutto Beckett l'aracuan, reduce dal corto dell'anno prima Clown of the Jungle, per uno dei pezzi più riusciti del film. Anche la scrittura mista ritorna per una sequenza musicale tutta ambientata in un gigantesco bicchiere da cocktail, con Paperino e José sballottati dall'aracuan in un delirante mondo musicale, con tanto di pianista brasiliana a suonare sullo sfondo. Dopo questa serie di apparizioni lungometraggistiche, Paperino non sarebbe più apparso in un Classico Disney fino a Fantasia 2000. Ultima apparizione cinematografica anche per José e Beckett, anche se quest'ultimo avrebbe più tardi avuto in Brasile un certo successo venendo affiancato nei fumetti al gruppetto di amici di Paperetta Ye Ye.


Pecos Bill (Roy Rogers and The Sons of the Pioneers)
In chiusura è posto il secondo segmento lungo del film. Pecos Bill è introdotto da una lenta sequenza musicale Blue Shadows on the Trail che aiuta lo spettatore a staccare da quanto appena visto e immergersi nelle atmosfere desertiche del texas.
Non stona più di tanto qundi la scelta di creare per quest'ultimo episodio un'introduzione in live action dove un bivacco di cow-boy, gli allora famosi Roy Rogers and The Sons of the Pioneers, raccontano ai due piccoli attori Disney per eccellenza Bobby Driscoll e Luana Patten la storia di Pecos Bill. Bobby era già stato visto infatti a fianco di Luana ne I Racconti dello Zio Tom e Tanto caro al mio Cuore, sarebbe stato poco dopo il Jim di Treasure Island, primo live action disney, e la voce di Peter Pan nel Classico Disney. Luana invece oltre alle apparizioni con Driscoll aveva recitato da sola l'anno prima in Bongo e i Tre Avventurieri.
La storia di Pecos Bill è caratterizzata da uno stile grafico pesantemente caricaturale che aiuta a caratterizzare ottimamente il protagonista e a ricordare allo spettatore che ciò che sta vedendo non è altro che una leggenda "ingigantita". La storia è narrata con un andamento rimato dai cow-boy visti all'inizio del film, un contesto musicale da cui emerge la canzone principale Pecos Bill. In questa sequenza musicale vengono parodizzate tutte le leggende che nel west circolavano a proposito di questo o quel cow-boy, dipingendo Pecos Bill come una leggenda, capace di scavare il Golfo del Messico e di spegnere le stelle con la pistola. Un vero peccato quindi che in America si sia intervenuti pesantemente sulla sequenza, rimuovendo digitalmente i mozziconi di sigaretta e causando un danno anche all'edizione italiana del dvd che manca quindi della strofa che racconta di come Bill si arrotolasse le cicche a cavallo di un ciclone. L'audio in quella scena manca perchè preso direttamente dalla vhs uscita nel 1999 che aveva invece tagliato totalmente la sequenza: al momento di reinserirla per il dvd non ci si ricordò che a suo tempo la strofa era stata doppiata (e pure bene), lasciando quindi un vuoto laddove andava reinserito il cantato.
Il cartone ha però una svolta triste nel momento in cui Bill conosce Sue, la Sweet Sue della serenata che canta, facendo disperare il suo cavallo. Sputafuoco è il fautore del mancato lieto fine della vicenda che vede un irreale disarcionamento che manda Sue sulla luna, lasciando Pecos Bill da solo a lamentarsi per il resto dei suoi giorni. E' quindi un finale triste quello che viene riservato a Lo Scrigno delle Sette Perle, cosa non nuova per quegli anni.

Lo Scrigno delle Sette Perle in originale si chiamava Melody Time. Si tratta di un adattamento assai infedele ma che rende pienamente giustizia ai sette episodi contenuti nel film, che in questo modo vengono concettualmente "uniti" in uno scrigno artistico. Per avere un nuovo spettacolo musicale bisognerà aspettare Fantasia 2000, tuttavia, nel frattempo, Melody Time dimostra una certa modernità rispetto al suo precursore Musica Maestro tantevvero che un posizionamento delle sequenze tanto ritmicamente curato si avrà molti anni dopo anche in Topolino - Strepitoso Natale, piacevolissimo film a episodi prodotto dai Toon Studios per il mercato domestico.

Wikipedia
IMDB

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DVD - Lo Scrigno delle Sette Perle

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