Anno 1930
fonte: Disney Compendium
L'introduzione di elementi conflittuali in corti come Frolicking Fish o Monkey Melodies avrebbe molto presto preso piede nelle Silly Symphony, portando a mettere da parte la formula del balletto puro, già vista in Night e nei cortometraggi dedicati alle stagioni. Arctic Antics
è una delle ultime sinfonie allegre a presentare l'antica struttura, e
infatti tutto ciò che offre è una serie di siparietti musicali, questa
volta utilizzando uno scenario non ancora sfruttato: i freddi ghiacci
del circolo polare artico. Gli animatori hanno così modo di mettere in
scena una fauna differente da quella rappresentata finora nei
cortometraggi naturalistici. Come sempre, le spensierate sequenze che
compongono il cortometraggio mettono in scena diversi animaletti
impegnati a danzare o a trastullarsi in vari modi.
In Arctic Antics troviamo foche, trichechi e orsi polari,
questi ultimi presenti in diverse fogge, tra cui una varietà
particolarmente pelosa e visivamente molto complessa. Gli animatori si
prendono anche qualche licenza: sebbene il titolo indichi che lo
scenario sia il polo nord, gli ultimi minuti del cortometraggio sono
occupati da una simpatica marcetta di pinguini, che dovrebbero invece
trovarsi al polo sud. Questo stesso tema musicale, Parade of the Wooden Soldiers (Die Parade der Holzsoldaten) di Leon Jessel, sarebbe stato utilizzato per una scena analoga nel cortometraggio di Paperino e Pippo Polar Trappers nel 1938. Altri brani inclusi nella colonna sonora sono Playful Polar Bear (Dans Humoresque) di George J. Trinkaus e Ballet Egyptien
di Alexandre Luigini. Piuttosto insolita è la chiusura del corto, in
cui il volume della musica lentamente diminuisce mentre ci si allontana
da quel mondo e i pinguini spariscono dietro un iceberg, conclusione che
per certi versi ricorderà quella di Funny Little Bunnies (1934).
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DVD mancante - Walt Disney Treasures - More Silly Symphonies
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