lunedì 17 agosto 2015

La Luna (La Luna)



Anno 2012

fonte: la tana del sollazzo
Tra un corto di Cricchetto e un Toy Story Toon ormai la Pixar ci aveva disabituati alla tradizione dei suoi corti vecchia maniera, curiosi, sperimentali e collocati immancabilmente prima dei suoi nuovi lungometraggi. Ma dopo due anni ecco finalmente un nuovo gioiello, uscito abbinato a Brave e diretto - udite udite - da un italiano, tale Enrico Casarosa. I Corti Pixar avevano da sempre avuto uno scopo principalmente umoristico: a volte era humor accompagnato ad una punta di amarezza (Geri's Game, Red's Dream), altre volte c'era tenerezza (Partly Cloudy) o saggezza (Boundin', Day & Night), mentre più spesso si trattava di esercizi di stile e sperimentazioni slapstick (Lifted, Presto). Stavolta si cambia musica, perché non è più l'umorismo la finalità bensì la narrazione. Si tratta di un corto muto, che però prende lo spettatore per mano e lo porta in un'improbabile realtà, nella quale tra i mestieri che possono essere tramandati da tre generazioni di bottegai italiani, può esserci anche quello di spazzini della luna. E poi c'è Giacchino che ha capito tutto, e ci immerge musicalmente nella storia con una colonna sonora magica, epica e fascinosa, che ci restituisce tutto il sense of wonder che questo corto ha come motore.
Il protagonista è un bambino che viene per la prima volta portato per mare dal padre e dal nonno, desiderosi di insegnargli la loro professione. E' attraverso i suoi occhi pieni di meraviglia che vediamo accadere ogni prodigio: l'arrivo sulla luna tramite una scala, lo schiantarsi sulla sua superfice di una moltitudine di stelle luminose, e persino i battibecchi continui tra i suoi due maestri, ognuno intenzionato a trasmettergli il suo metodo di lavoro. La cosa geniale è che questi battibecchi avvengono assolutamente senza parlato, ma solo come buffi biascicamenti, e non potranno non stampare un ghigno di soddisfazione nel viso di qualsiasi spettatore. Per non parlare poi della bellissima gag in cui il bambino, più confuso che mai, si accorge che i baffi del padre e la barba del nonno somigliano rispettivamente allo scopettone e alla scopa, loro personali arnesi di lavoro. Insomma, stiamo parlando di un corto che come esperienza somiglia a quella di un piccolo lungometraggio con dentro tutto: un fascinoso universo narrativo, una trama divertente ma anche significativa che parla di crescita, di passaggio del testimone e di come trovare una propria identità, sia pur nel solco della tradizione, e che regala allo spettatore tanto stupore, risate e lacrime di gioia. E come se tutto questo non bastasse c'è persino il colpo di scena finale che spiega il vero motivo per cui la famigliola fa questo lavoro, che è una delle cose più poetiche che si possa immaginare. Capolavoro, insomma, di una Pixar al suo massimo storico.

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BluRay - Ribelle - The Brave 
BluRay - I Corti Pixar - vol. 2

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