domenica 16 agosto 2015

Dinosauri (Dinosaur)



Anno 2000
39° lungometraggio Disney

fonte: Disney Compendium

Affascinante, atipico, rivoluzionario, noioso e immaginifico, Dinosauri è uno dei film più controversi mai prodotti dalla Disney, e la più grande anomalia dell'intero canone disneyano. L'idea iniziale risale al 1988, quando i vertici Disney si videro proporre un progetto per un lungometraggio in stop motion, dai toni drammatici e dal finale tragico. Il progetto venne lasciato a decantare per oltre un decennio, prima di rivedere la luce, profondamente modificato, tanto nella sostanza quanto nella forma. I toni drammatici erano rimasti, ma di certo il clima era stato notevolmente alleggerito, e ripensato in funzione di un finale positivo. L'idea di realizzarlo senza dialogo venne inoltre scartata dallo stesso Michael Eisner, allora CEO della company, nell'ottica di renderlo più adatto al pubblico, e meno simile ad un documentario naturalistico. Ma il cambiamento più importante fu senza dubbio la tecnica utilizzata. Sebbene si consideri Chicken Little il primo Classico Disney realizzato in animazione computerizzata, fu con Dinosauri che il canone disneyano conobbe per la prima volta la CGI.
I primi tentativi di utilizzo di questa tecnica da parte degli studios risalgono al 1987, col cortometraggio Oilspot & Lipstick. Da allora la computer grafica divenne sempre più presente nell'animazione disneyana, usata prevalentemente per animare veicoli e materiale inorganico, senza mai sostituirsi all'animazione tradizionale. Fu solo grazie alla Pixar (in quegli anni ancora uno studio esterno) che la CGI fece il grande salto, diventando la tecnica per eccellenza del cinema d'animazione del nuovo millennio. Nel 2000 alla Walt Disney Feature Animation (gli odierni WDAS) non c'erano nemmeno le attrezzature per potersi avventurare in questo campo. La conversione forzata alla CGI sarebbe avvenuta solo nel 2005, per cui nel frattempo venne escogitata una soluzione differente. La Disney aveva da poco acquisito un team esterno, chiamato Dream Quest, famoso per aver realizzato degli effetti speciali sbalorditivi per alcuni film in live action. Il team venne ribattezzato “The Secret Lab” e si vide affidare l'animazione e gli effetti di Dinosauri, sia pur sotto l'attenta sorveglianza degli artisti Disney. Gli scenari vennero invece realizzati ricorrendo a riprese dal vero avvenute in svariate località naturalistiche quali il Venezuela e le Hawaii, rendendo Dinosauri un curioso ibrido fra animazione e live action.

Dinosaur è diretto da Eric Leighton e da Ralph Zondag, che aveva già avuto in passato esperienze a tema, curando la regia di Quattro Dinosauri a New York e supervisionando l'animazione di Alla Ricerca della Valle Incantata. Di sicuro il film vanta un primato nel mondo della computer grafica: è infatti la primissima volta che questa tecnica viene utilizzata per portare sul grande schermo una storia dal registro drammatico, e dall'ambientazione non contemporanea. I lungometraggi Pixar prodotti fino a quel momento avevano infatti privilegiato la commedia e i toni più leggeri, distaccandosi dalle tematiche del cinema d'animazione Disney anni 90. Dinosauri ha un tono serioso e differente che viene reso esplicito sin dalla sua spettacolare ouverture, un'epica sequenza musicale che ci mostra il travagliato viaggio di un uovo di iguanodonte, sballottato dalle circostanze, in uno scenario imprevedibile e pericoloso. Questa sinfonia naturalistica viene però interrotta quando l'uovo si schiude e il piccolo Aladar viene adottato da una famiglia di lemuri. Col sopraggiungere del dialogo parte dell'aura di sacralità del film si perde, e narrativamente si ripiega su percorsi più convenzionali.
La storia vede infatti Aladar e famiglia unirsi, dopo una spaventosa catastrofe naturale, ad un eterogeneo branco di dinosauri, diretti verso i nuovi territori di cova, un rigoglioso paradiso naturale in grado di posticipare di parecchio l'inevitabile fine della specie. Il presupposto è fin troppo simile a quello di Alla Ricerca della Valle Incantata, tuttavia il road-movie che ne deriva lancia un messaggio inedito. Aladar entra infatti ben presto in contrasto con il capobranco Kron, portatore di una mentalità nazista secondo cui è giusto che il gruppo mantenga un'andatura svelta, senza curarsi delle specie più deboli e lente, che devono essere lasciate indietro a morire. Di sicuro si tratta di tematiche di un certo spessore, che vengono tuttavia banalizzate da alcuni dialoghi non all'altezza e soprattutto dall'ingenuo contrappunto umoristico, costituito in gran parte dai siparietti del goffo lemure Zini, personaggio isterico e poco funzionale alla trama. (...)
Probabilmente la presenza di canzoni avrebbe potuto alleggerire notevolmente il film, favorendo una maggior distinzione fra le sequenze e le fasi della storia, ma con Dinosauri il cinema d'animazione disneyano imbocca il cammino che lo porterà verso un decennio improntato alla sperimentazione, in cui i musical verranno messi da parte. Il film ha però una validissima colonna sonora strumentale, scritta dal bravo James Newton Howard, qui alla sua prima collaborazione con gli studios. Howard firma alcuni pezzi veramente potenti e significativi, come la già citata ouverture che accompagna il viaggio dell'uovo, e anticipa molto lo stile che adotterà anche per le successive avventure disneyane di cui si occuperà: Atlantis e Treasure Planet. Inoltre i cori diretti da Lebo M, che già aveva lavorato a Il Re Leone, restituiscono quel sapore tribale che ben si adatta ad una storia ambientata nella preistoria. (...)

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BluRay - Dinosauri


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