sabato 26 marzo 2016

Toy Story of Terror (Toy Story of Terror)



Anno 2013

fonte: la tana del sollazzo
Cambiano i tempi, e i cortometraggi trovano modo di riemergere nel panorama attuale, abbinati a lungometraggi animati, sottoforma di contenuti speciali per l'home video oppure come contenuti per il web. I mediometraggi invece, che negli USA vengono chiamati featurettes, cioé "filmetti", hanno trovato a partire dal 2009 una collocazione ancora diversa. I WDAS con Prep and Landing hanno infatti aperto la strada degli "holiday special" televisivi e da quel momento in poi tutti i principali studi di animazione come la Dreamworks o gli stessi DisneyToon Studios hanno detto la loro, confezionando dei segmenti lunghi una ventina di minuti, di qualità assolutamente cinematografica, da collocare strategicamente nei palinsesti in occasione delle festività, rinforzando così i propri brand. E infine è toccato anche alla Pixar, che col formato ibrido dei venti minuti non aveva ancora mai realizzato nulla. Il soggetto non poteva che essere il cast di Toy Story, che reduce dalla propria trilogia cinematografica, era da un po' di tempo a questa parte utilizzato per dei cortometraggi, prodotti prevalentemente dalla succursale canadese della Pixar. Diversamente da essi, questo Toy Story of Terror è invece stato realizzato ad Emeryville, a causa della recente chiusura della sede di Vancouver.
Il cast coinvolto è solamente una parte di quello che conosciamo: mancano Slinky, Hamm, Mrs. Potato e altri, ma era inevitabile. Una durata minore significa anche dover ricalibrare i ritmi e trovare un equilibrio tra un cast in continua espansione e un minore screen time per ognuno di loro. E considerando che sono riusciti a inserire un po' di vecchie glorie, una selezione di giocattoli di Bonnie (tra cui l'ottimo Mr. Pricklepants) e alcuni personaggi nuovi di zecca come Combat Carl, il lavoro che è stato fatto è sicuramente egregio. Oltre alle ovvie citazioni horror, l'approccio metacinematografico di Mr. Pricklepaints, e al solito umorismo di alto livello, c'è anche una strutturazione niente male del tessuto narrativo. Infatti ad una prima parte mistery, segue una seconda più action che trova anche il tempo di raccontarci la sottotrama, che tanto secondaria non è, di Jessie e della sua claustrofobia. Il superamento dei traumi di Jessie e l'esito della storia, che riguarda un ladro di giocattoli, intenzionato a venderli a caro prezzo su ebay, potrebbe dare adito a certe critiche che hanno visto in questo speciale una riproposizione di tematiche già trattate nel secondo lungometraggio. Ma è anche vero che questi aspetti del mondo di Toy Story non venivano mostrati da tanto, e la stessa Jessie dopo il suo esordio non aveva mai avuto un momento di vero protagonismo, per cui non può che far piacere questo revival.
Insomma, l'approdo Pixar al mondo dei mediometraggi è avvenuto in modo assolutamente positivo, per cui non c'è alcun dubbio che se si continuerà su questa strada (e a quanto pare accadrà) ne vedremo ancora delle belle.


Pubblicato in:
DVD - Toy Story of Terror - Toy Story Tutto un Altro Mondo

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