mercoledì 23 marzo 2016

In Viaggio con Pippo (A Goofy Movie)



Anno 1995

fonte: Disney Compendium
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n Viaggio con Pippo non ha niente a che vedere con le altre produzioni della Disney Television o dei DisneyToon Studios, qualitativamente zoppicanti e rivolte ad un target ingenuo e infantile. Il suo DNA è puramente WDAS e questo traspare in ogni sequenza. Una regia consapevole, una sceneggiatura fluida e dei dialoghi arguti rendono la storia raccontata assolutamente universale, come nella miglior tradizione dei classici Disney.
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Visivamente parlando, In Viaggio con Pippo è un film con un suo stile. Diversamente dalle future produzioni Disney Television, i cosiddetti “cheapquel” che cercheranno senza successo di riprodurre con scarsi mezzi lo stile dei film originali, qui non c'è alcun modello da rincorrere. Al massimo si prende le distanze in tutto e per tutto dallo stile della serie televisiva e questo non fa che nobilitare il design di ogni personaggio, realizzato ai WDAS durante la preproduzione. Quanto all'animazione, il lavoro svolto dagli studi francesi è ottimo, di certo non esente da sbavature, tuttavia appagante per l'intera durata del film. Ci sono tuttavia un paio di scene in cui alcuni virtuosismi saltano decisamente all'occhio, ad esempio quella ambientata a Possum Park e quella con Pippo e Pietro nell'idromassaggio, che qualitativamente stanno al di sopra del resto del film. Potrebbero essere le famose sequenze australiane supervisionate da Steve Moore, o persino un contributo all'animazione degli stessi WDAS, in ogni caso non fanno che aumentare l'effetto di essere di fronte non ad un film minore della filmografia disneyana, ma ad un vero e proprio classico d'animazione.
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Passato e presente non fanno che rincorrersi e bisticciare per tutto il corso del film, incarnati dai due protagonisti, l'antiquato Pippo e il moderno Max. È quindi normale che si sia voluto dare alla colonna sonora del film una doppia anima. Sono presenti infatti canzoni nel più classico stile musical, composte da Tom Snow, che per Disney già lavorò a Oliver & Company (Streets of Gold), ma anche canzoni intradiegetiche di natura pop, che nel film si immaginano essere cantate dalla rockstar fittizia Powerline, ricalcata su Michael Jackson. L'effetto è quello di una commistione armonica di generi, che contribuisce a rendere il film un compendio culturale americano.
  • After Today - La prima canzone del film fonde con maestria due tipologie di canzoni tipiche dei musical di Broadway, l'I want song con la quale il protagonista illustra al pubblico i suoi desideri e le sue frustrazioni, e l'happy village song, canzone collettiva che serve a immergersi nell'ambiente dove avrà luogo la storia. Si tratta della canzone che un Max scornato canta a sé stesso l'ultimo giorno di scuola sognando di riscattarsi dall'immagine di “goof” che è convinto di avere. La sequenza è adrenalinica e meravigliosa, anche perché rappresenta con ironia l'intero microcosmo scolastico delle high school americane.
  • Stand Out - È la prima delle due canzoni pop di Powerline, che Max sceglie come colonna sonora dell'esibizione che dovrà riscattarlo agli occhi della scuola. La sequenza è davvero bella, e pur rappresentando in tutto e per tutto lo stile dei videoclip di quegli anni, non risulta datata. La canzone viene bruscamente interrotta dall'arrivo del preside, ma avrà modo di completarsi in un secondo momento con un frizzantissimo reprise.
  • On the Open Road - L'allegra canzone di Pippo in autostrada è uno dei gioielli del film. Non solo grazie alle sue sonorità country richiama a meraviglia la sua natura di personaggio vintage, legato ad un contesto sociale che non c'è più, ma è perfetta nel suo creare un contrasto con il malumore di Max. Inoltre è l'occasione di far sfilare i tanti compagni di viaggio che affollano l'autostrada, ognuno rappresentante un pezzo di America (e non solo): le cantanti dirette a Nashville, la limousine che va a Beverly Hills, il cameo di Topolino e Paperino, la vecchia gattara, per non parlare del cadavere che come se niente fosse si rianima per ballare tra la folla. Una sequenza veramente straordinaria.
  • Lester's Possum Park - Qui si fa intelligente auto citazionismo e parodia. Il riferimento all'attrazione di Disneyland Country Bears Jamboree è evidente, come anche la citazione alle origini campagnole da hillbilly di Pippo. Si tratta della canzone di presentazione che un gruppo di animatronic scassati fa del decadente Lester's Possum Park, lasciando Max senza parole e accentuando così il divario con il padre. Si tratta di una sequenza demenziale, probabilmente la più divertente del film, ma dal retrogusto tragicomico. Nel cd della colonna sonora ne è presente una versione estesa.
  • Nobody Else But You - Una delle più importanti leggi del musical è che quando i personaggi finiscono le parole, allora è il momento di usare una canzone. E non poteva essere applicata meglio che in questo film tale legge, dal momento che la canzone in questione arriva solo dopo che Pippo e Max hanno litigato furiosamente, dicendosi in faccia tutto quello che si erano tenuti dentro sin dall'inizio del film, fino a svuotarsi completamente. Si tratta della lenta e tenera canzone di ricongiungimento tra padre e figlio, un duetto che avviene in un contesto poco consueto, visto che i due stanno appollaiati sul tetto dell'auto, che galleggia nel fiume tra i canyon.
  • I2I - Ed ecco la seconda delle due canzoni di Powerline, che fornisce al film il suo climax. È la sequenza in cui Pippo e Max finalmente riescono a infiltrarsi sul palco per tenere fede alla promessa fatta da Max a Roxanne, ed è l'occasione per mettere finalmente in scena il personaggio della rockstar, citato indirettamente sin dall'inizio del film. E senza mezzi termini si tratta di una sequenza esplosiva, nella quale gli artisti parigini hanno riversato ogni studio fatto sulla pop culture anni 90, riuscendo a darne un ritratto sentito ma non per questo ruffiano o ridondante.
Va inoltre citato l'uso che viene fatto di musica preesistente in un paio di casi. Nell'autoradio di Pippo è possibile sentire High Hopes di Frank Sinatra, nella sequenza del Big Foot invece viene accidentalmente acceso il walkman di Max dal quale proviene Stayin' Alive dei Bee Gees.
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Pubblicato in:
DVD -  Dingo et Max 
VHS - In Viaggio con Pippo


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