Anno 2017
fonte: Disney Compendium
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Nei suoi venti minuti di durata Olaf's Frozen Adventure racconta una storia molto semplice. È il primo Natale da quando Arendelle ha riaperto le porte e Anna e Elsa si accorgono con dispiacere di non avere una propria tradizione familiare. Olaf decide di porvi rimedio andando a intervistare tutte le famiglie del regno per raccogliere idee. Lo spunto di partenza è decisamente pretestuoso, tuttavia l'esito finale e la rivelazione a cui la trama conduce ha senso e carica il personaggio di Olaf di un significato che nel film originale veniva appena accennato. In un certo senso Olaf's Frozen Adventure è la risposta a chi all'epoca vide nel pupazzo una spalla comica forzata e priva di significato.
Lo stile narrativo WDAS è come sempre compatto, dinamico e reso fluido dalla sua anima musical. Questo è di certo molto importante al fine di evitare quello sgradevole effetto “serie tv” che può scaturire dal vedere i personaggi di un lungometraggio incastrati nel classico formato di mezz'ora. Eppure il rischio non viene scongiurato fino in fondo. Come accaduto già con Frozen Fever, le perplessità sorgono anche qui. Frozen era un film di un certo registro, a tratti drammatico, con una storia ben precisa e in grado di veicolare dei contenuti non banali. Prendere un universo narrativo così concepito e limitarne il respiro, ridimensionandone ogni sfaccettatura e riconducendolo agli stilemi della favola natalizia, non è un'operazione indolore. È un compromesso che può funzionare in alcuni casi, ma far storcere il naso in altri, apparendo come una banalizzazione, sia pur di qualità.
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Nell'ottica di riprodurre in piccolo ogni caratteristica importante di Frozen, anche questo mediometraggio viene concepito come un musical. La partitura strumentale vede il ritorno di Christophe Beck, aiutato qui da Jeff Morrow. Per quanto riguarda le canzoni, ce ne sono quattro, scritte non dai Lopez, bensì da due esordienti assolute in campo disneyano: Elyssa Samsel e Kate Anderson. Si tratta di una colonna sonora di buon livello, che ha avuto pure l'onore di essere venduta su CD, strategia insolita per un mediometraggio.
- Ring in the Season - Uno dei migliori brani è la canzone di apertura di Anna ed Elsa, che stabilisce il tono del film sin dai primissimi minuti. La sequenza mostra i muscoli del reparto animazione, mettendo al centro dell'attenzione le due figure femminili, fiore all'occhiello della CGI dei WDAS.
- The Ballad of Flemmingrad - Kristoff non ha un ruolo molto ampio nel film, per cui si ricava questa breve particina comica, in cui lo vediamo tessere le lodi della propria tradizione natalizia. È un momento molto breve, quasi trascurabile, tuttavia nel CD lo stesso brano è presente anche nella “versione tradizionale”, decisamente più estesa.
- That Time of Year - Il brano centrale del film è affidato ad Olaf. That Time of Year accompagna la sequenza musicale che racconta il suo vagare per le case del regno, a caccia di tradizioni natalizie. Musicalmente parlando, si tratta di una canzoncina semplice semplice, ma la sequenza è quella che più di tutte offre motivi di interesse. Gag a profusione, una carrellata di situazioni varie e fantasiose, e soprattutto una curiosa parentesi animata... in forma di ricamo, con i personaggi composti da “pixel” in stoffa. Sicuramente il momento più creativo.
- When We're Together - Visivamente suggestiva ma musicalmente abbastanza convenzionale, la sequenza musicale conclusiva è corale e raccoglie quanto seminato nei minuti precedenti.
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DVD - Frozen Le Avventure di Olaf
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