domenica 13 novembre 2016

Il Gobbo di Notre Dame II (The Hunchback of Notre Dame II)




Anno 2002
Lungometraggio direct to video

fonte: la tana del sollazzo
(...)
Poco dopo aver prodotto gioiellini come Lilli e il Vagabondo 2 o Estremamente Pippo, ecco il grande passo falso della Disney Television, con un film che sembra esser stato prodotto non dalla sezione lungometraggi (i futuri Toon Studios) ma dagli stessi autori delle serie televisive. (...)
I personaggi hanno un aspetto molto televisivo, e ne fanno le spese specialmente i personaggi femminili tipo Esmeralda e Madellaine, che appaiono a dir poco brutte. Ma non è nel disegno vero e proprio che il film è scadente, bensì in tutto il resto. Questi poveri personaggi che in sé potrebbero anche essere decenti, vengono a dir poco deturpati dal chinaggio pesante. Vedere Clopin coi contorni in stile Superchicche non è certo piacevole, come non lo è vederlo muoversi in maniera troppo veloce, per colpa di intercalatori pigri o inesistenti. Ma la cosa peggiore di tutte restano i fondali e la colorazione. Mai si era vista una colorazione così brutta, e qui si può affermare senza dubbio alcuno di esser di fronte a una colorazione ben più scadente di quella delle peggiori serie televisive. Un abuso di rosa e violacei detestabili aggredisce l'occhio sin dalle prime scene di film, in stile acido solforico sugli occhi. Ma per capire cosa intendo bisogna descrivere passo passo l'overtoure. Si inizia con una carrellata su Parigi dal punto di vista di due piccioni, con una qualità degli sfondi assolutamente televisiva ma comunque entro il livello di guardia, per poi passare all'interno di Notre Dame dove da una finestra filtra una luce rosa shoking, che stona incredibilmente con le superfici scure della cattedrale. Sui fotogrammi c'è della polvere. E poi arriva il Walt Disney Pictures presents seguito dal titolo, tutto rigorosamente in rosa violento. E poi c'è la campana, la Fidèle che larga parte avrà nella trama del film. Mentre appare il titolo la telecamera ci fa entrare dentro questa campana apparentemente normale ma cosparsa di pietre preziose al suo interno. E qui il disgusto si rivela in tutto sé stesso: al di là della colorazione che sembra fatta a pennarello da un bambino di otto anni, i riflessi di luce presentano un fastidioso bordo nero e le gemme preziose tremano tutte, spostandosi di momento in momento, come se fossero state disegnate a casaccio fotogramma per fotogramma. I personaggi nel film non saranno disegnati poi troppo pessimamente, ma solo male, eppure subito dopo la campana la prima cosa che si vede è Quasimodo volare da una finestra all'altra in stile Uomo Ragno attaccando festoni per la giornata dell'amore. E triste a dirsi ma il suo aspetto raggiunge un livello di schifo che non avrà eguali per tutto il resto dei 63 minuti di durata, contribuendo a fornire al film film un disgustoso biglietto da visita.
La storia non è malaccio. O meglio, può essere riassunta con un "Il Gobbo trova la morosa". Idea che se per alcuni costituisce un completamento del primo film, che da questo punto di vista non aveva lieto fine, per altri è stato un vero e proprio tradimento del Classico del '96. Tutto gira intorno a questo, e la storia da epica che era stata nel primo film, diventa qui una commediola poliziesca medioevale. Madelleine, la ragazza di Quasimodo, è infatti al soldo di Sarouch, il capo del circo, che brama di impossessarsi della campana ingioiellata. Il cammino di redenzione di Madellaine costituisce un po' il corpo del film giungendo a compimento con la sua ribellione poco prima della battaglia finale. Storia minimalista, certo, ma che obiettivamente non si può stroncare, dal momento che rimane, al di là di tutto, ben sceneggiata.
E neanche contro il comparto sonoro ci si può scagliare più di tanto, dal momento che il film contiene un discreto numero di canzoni...discrete. Si parte con la bella Le Jour D'Amour cantata da Clopin che ci mostra una sequenza popolaresca per certi versi simile alla festa dei folli. E c'è poi il corrispettivo di Out There, l'ottima An Ordinary Miracle, in cui Quasimodo,ancora con la voce di Massimo Ranieri, esterna il suo disagio interiore e i suoi desideri. Però c'è anche la pessima I'd Stick With You, duetto demenziale tra Quasimodo e Zephyr che col suo ragù appiccicoso e blu si becca il titolo di canzone peggio tradotta della storia del cinema. Fa La La La Fallen in Love è la canzone cantata dai Gargoyles per celebrare Quasimodo e la sua fidanzata. Inspiegabilmente tagliata dal film è invece la canzone di Madelleine I'm Gonna Love You, che trova spazio nei titoli di coda, anche loro colorati orridamente di quel rosa-violaceo epilettico.  (...)

Pubblicato in:
DVD - Il Gobbo di Notre Dame II

Nessun commento:

Posta un commento