domenica 30 novembre 2014

Mulan (Mulan)



Anno 1998
36° lungometraggio d'animazione

fonte: Disney Compendium
Questo 36° Classico Disney vede la regia di Barry Cook, già regista di Off His Rockers e Trail Mix-Up, e Tony Bancroft, supervisore di personaggi amatissimi come Pumbaa e Kronk. Pochi sanno che inizialmente il progetto del film prevedeva che venisse realizzato in forma di cortometraggio, intitolato China Doll, ma l'intenzione cambiò quando gli artisti Disney vennero a conoscenza dell'antica leggenda cinese di Hua Mulan, che raccontava di una ragazza che per salvare al vita del padre malato, prendeva il suo posto nell'esercito cinese. Fondere i due progetti sembrò la cosa più ovvia.

Conciso. Non esiste modo migliore per definire Mulan, la cui sceneggiatura è quanto di più schematico, sintetico ed efficace si possa trovare nella filmografia disneyana. La trama è perfettamente scandita da un ritmo impeccabile che valorizza ogni fase narrativa lungo tutti gli 88 minuti di durata della pellicola. Questa perfetta sintesi narrativa trova un corrispettivo ideale nel comparto grafico: i personaggi appaiono geometricamente stilizzati e gli scenari, spogli, sembrano vuoti. Eppure l'effetto è ottimo, anche grazie agli eccelsi colori che valorizzano non poco la resa generale e che, con un abile gioco di contrasti, rendono immediatamente distinguibili gli elementi su cui si dovrebbe soffermare l'attenzione dello spettatore. Mulan porta quindi ai massimi livelli uno dei dodici principi dell'animazione, codificati da Frank Thomas e Ollie Johnston nel loro libro del 1981 The Illusion of Life: per la precisione il terzo, chiamato Staging, che suggerisce di disporre gli elementi sulla scena nel modo più chiaro possibile, in maniera da indirizzare l'attenzione dello spettatore nei punti desiderati.

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Mulan - BluRay








Contiene:
Mulan (Mulan) (min.87.50)
36° lungometraggio d'animazione

Contenuti Speciali:
- commento di produttrice e registi
- scene eliminate (min.20.06)
- documentario: fatti divertenti di Mulan (min.02.13)
- documentario: scoprendo Mulan (min.06.48)
- documentario: la ballata di Hua Mulan (min.05.18)
- documentario: prima presentazione 1995 (min.02.20)
- documentario: prima presentazione 1996 (min.01.59)
- documentario: alla ricerca di Mulan (min.07.04)
- documentario: concfronto storyboard/film (min.01.24)
- documentario: disegno artistico (min.05.33)
- documentario: disegno personaggi (min.03.47)
- documentario: ballata di colori (min.04.27)
- documentario: il risveglio di Mushu / introduzione alla bozza (min.00.46)
- documentario: il risveglio di Mushu / bozza (min.00.53)
- documentario: il risveglio di Mushu / introduzione all'animazione di prova (min.00.45)
- documentario: il risveglio di Mushu / animazione di prova (min.00.53)
- documentario: il risveglio di Mushu / introduzione alla pulizia dell'animazione ed effetti (min.01.05)
- documentario: il risveglio di Mushu / pulizia dell'animazione ed effetti (min.00.53)
- documentario: il risveglio di Mushu / introduzione ai colori finali (min.01.18)
- documentario: il risveglio di Mushu / colori finali (min.00.53)
- documentario: la mezzana incontra Mulan / bozza (min.01.04)
- documentario: la mezzana incontra Mulan / animazione di prova (min.01.04)
- documentario: la mezzana incontra Mulan / pulizian dell'animazione ed effetti (min.01.04)
- documentario: la mezzana incontra Mulan / colori finali (min.01.04)
- documnetario: la carica degli unni (min.04.50)
- documentario: Dim Sum in versione digitale (min.04.01)
- video musicale: I'll make a man out of you di Jackie Chan (min.03.18)
- video musicale: Reflection di Christina Aguilera (min.03.34)
- video musicale: Reflejo di Lucero (min.03.33)
- video musicale: True to your heart di Raven (min.03.39)
- video musicale: True to your heart di Stevie Wonder & 98 (min.04.23)
- documentario: canzoni di Mulan (min.05.13)
- documentario: viaggio internazionale di Mulan (min.05.44)
- documentario: presentazione multilingua (min.03.12)




 

Il Gobbo di Notre Dame (The Hunchback of Notre Dame)



Anno 1996
34° lungometraggio d'animazione

fonte: Disney Compendium
[...] rappresenta senza dubbio uno degli apici dell'animazione disneyana: serioso, cupo e aulico come non sarebbe stato più possibile in seguito, il 34° Classico Disney è un riadattamento del tragico romanzo di Victor Hugo Notre Dame de Paris.

Il Gobbo di Notre Dame racconta della segregazione del deforme Quasimodo per mano del bigotto giudice Claude Frollo, e della persecuzione da parte dello stesso Frollo della comunità gitana presente a Parigi, in pieno medioevo. Si tratta di un intreccio ricco e articolato che rende il lungometraggio complesso e multisfaccettato, in grado portare alcune delle tematiche care al cinema d'animazione disneyano ad un livello più alto. La leggera e addirittura tenera “diversità” già vista in Dumbo si traduce qui nell'orribile deformità di Quasimodo, la xenofobia già affrontata in Pocahontas si colora pesantemente di razzismo. C'è spazio anche per moltissimi riferimenti religiosi e vengono addirittura fatte delle velate allusioni al desiderio sessuale, percepito come peccato. Infine, per la prima volta in un lungometraggio animato disneyano, il protagonista deve affrontare e infine accettare una fortissima delusione amorosa: la bella zingara Esmeralda finirà infatti assieme all'aitante capitano delle guardie Febo, mettendo Quasimodo di fronte all'orrore della sua condizione.

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BluRay - Il Gobbo di Notre Dame
VHS - Il Gobbo di Notre Dame



Il Gobbo di Notre Dame - BluRay




Contiene:
Il Gobbo di Notre Dame (The Hunchback of Notre Dame) (min.90.49)
34° lungometraggio d'animazione

Contenuti speciali:
- documentario: making of (min.28.02)
- canzone multilingua: fuoco d'amour (min.3.23)

Qua la Zampa (Lend A Paw)



Anno 1941

fonte: la tana del sollazzo
Remake di Mickey's Pal Pluto, cartone dei primi anni 30 che presentava per la prima volta la coscienza di Pluto, che avrebbe poi fatto capolino anche in Mickey's Elephant. Non si capiscono bene le ragioni di questo secondo remake, che tralaltro vince pure l'Oscar di quell'anno, certo è che le differenze con l'originale sono molte. Non si tratta più di un update come nel caso del corto precedente ma di un corto nuovo di zecca, che riprende dall'originale solo la trama e certi dialoghi, e che a quanto pare è dedicato alla fondazione Tailwagger, come si apprende dalla title card. Per il resto il nugolo di gattini che vogliono rubare il ruolo a Pluto sono qui un gattino solo (che nella locandina viene sostituito da Figaro), e Minni è assente. Vengono invece conservate l'interazione tra il Pluto angelo e il Pluto diavolo, la scena del pozzo e molti altri particolari rilevanti. Il corto è assai più riuscito del predecessore, anche solo per la scena nuova di zecca dell'interrogatorio che Topolino (qui munito nuovamente di calzoncini, forse per omaggiare l'originale) fa a Pluto con il pesce rosso a far da testimone. Anche questo corto è spesso ascritto erroneamente alla serie di Pluto.

Pubblicato in:
BluRay -  Oliver & Company  
DVD - Walt Disney Treasures - Pluto la Collezione Completa (vol. 1)
VHS - I Capolavori di Topolino 

Puss-Cafè



Anno 1950

fonte: la tana del sollazzo
n questo periodo vengono creati avversari animali di ogni tipo che durano anche pochi corti, [...] vengono creati questi nuovi gattoni dal corpo simile ad un cuscino, uno dei quali (presumo il più piccolo, chiamato Milton) avrà modo di tornare anche in Plutopia e Cold Turkey l'anno prossimo. In questo corto i protagonisti sono loro, che uscendo da un bidone improbabilmente capiente, si fanno strada nel giardino guardato da Pluto per impadronirsi di uccellini, pesci e bottiglie di latte. Ovviamente il modo in cui cercheranno di attuare ciò è divertente, vista anche la deformabilità di questi personaggi, graficamente assai morbidosi, ma nel complesso non si tratta di un corto particolarmente memorabile.

pubblicato in:
BluRay -  Oliver & Company 
DVD mancante - Walt Disney Treasures - The Complete Pluto (vol. 2)


Oliver & Company (Oliver & Company)



Anno 1988
27° lungometraggio animato

fonte: la tana del sollazzo
Quale modo migliore di dare l'addio al trentennio Xerox se non con un film che, coerentemente con la tendenza dell'epoca, parla di gatti, cani, bambine e rapimenti?
L'accusa principale che viene mossa ad Oliver & Company è infatti quella di non essere un film molto originale. Cosa non del tutto falsa. Si tratta infatti della trasposizione Disney dell'Oliver Twist di Dickens, seppur con un'impostazione radicalmente differente: il setting è la New York dei giorni nostri e Oliver, anzichè un orfanello, è un gattino randagio. E' probabile che scegliendo ancora una volta queste tematiche la Disney abbia voluto congedarsene, mostrando una volta per tutte il modo "Disney" di trattarle dopo un decennio di manierismo Donbluttiano. E infatti in Oliver & Co. non mancano elementi di modernità, che donano al film quella freschezza che i vari Fievel Sbarca in America e Charlie - Anche i Cani Vanno in Paradiso non hanno: innanzitutto la tecnica xerox è ridotta al minimo, e quasi soltanto i fondali ne risentono. In compenso, cominciano a notarsi i primi vistosi accenni di computer grafica, nell'automobile del gangster Sykes, villain del film. Ma la freschezza risiede anche nella caratterizzazione dei personaggi, non solo nella grafica: non che Fagin, Dodger e il resto della banda brillino per originalità, tuttavia nei loro comportamenti e nella loro recitazione è possibile riconoscere quell'inconfondibile estetica Disneyana che conferisce loro una buone dose di appeal.
I pezzi musicali questa volta sono cinque, due dei quali davvero notevoli: Once Upon a Time in New York City è un inizio delicato, che riesce a rendere magico il clima caotico della metropoli, Why Should I Worry? è invece lo scatenato tema di Dodger, autentico manifesto programmatico dello spirito del film. C'è poi Perfect Isn't Easy, cantata dalla barboncina Georgette, un pezzo gradevole supportato da un'animazione curatissima. In tutto questo stonano però la moderna-a-tutti-i-costi Streets of Gold, assolutamente insipida e disarmonica, e la mielosa Good Company, cantata da Jennifer, padroncina di Oliver e personaggio assai poco interessante. A proposito di questa bambina, va ricordato che il suo ruolo avrebbe dovuto svolgerlo Penny, la piccola protagonista del primo Bianca & Bernie, idea lasciata da parte, per il timore di creare confusione pasticciando coi concetti di spin-off e crossover, piuttosto alieni al mondo Disney.
Fra i personaggi che si ricordano più spicca però Fagin, capolavoro di espressività, e soprattutto il massiccio Sikes, modellato da Glen Keane, che per l'occasione visualizza un ideale corrispettivo umano di Rattigan, confermandosi come l'animatore più bravo per i personaggi massicci e accattivanti. L'era Xerox si chiude così, con questo audacissimo adattamento di un'opera letteraria, esperimento che si sarebbe ripetuto solo 15 anni dopo, con Il Pianeta del Tesoro, in cui però il drastico cambio di ambientazione avrebbe regalato al pubblico uno scenario così irreale che non sarebbe invecchiato tanto presto, a differenza dell'ormai obsoleta New York anni '80. Era tempo di voltare pagina, e tornare alle grandi fiabe, ai grandi drammi con umani, ai meravigliosi musical: era tempo di ricreare il kolossal animato.

Disney Compendium
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Pubblicato in:
BluRay -  Oliver & Company 
VHS - Oliver & Company